Seno ed autostima

Gentili dottori,
Scrivo per un problema che condiziona pesantemente la mia vita e che agli occhi degli altri può sembrare banale e superficiale. Vivo malissimo una mia caratteristica fisica, quella di avere poco seno, anzi nulla. La mia è diventata col tempo un'ossessione. Sono sempre triste ed angosciata, soprattutto d'estate quando frequentare spiagge per me rappresenta un'impresa immane, ma anche una semplice passeggiata per il centro per me diventa un problema, odio anche solo la vista di donne che, sotto quel punto di vista, sono state più fortunate di me.
Ho addirittura allontanato amiche con un seno prosperoso perché la loro presenza non faceva altro che accentuare il mio sentirmi "mutilata" e inadatta.
Con il resto del mio corpo invece sto bene, ho qualche difetto al qualche non do nessuna importanza perché so che contribuisce a differenziarmi dagli altri, mi reputo tutto sommato una bella ragazza.
So che oltre l'aspetto fisico e le apparenze sono altre le cose che contano nella vita. Non mi reputo una persona superficiale, ho una vita abbastanza appagante, frequento un corso di studi che amo e sono circondata da persone che mi vogliono bene. Questo problema mina "solo" il mio sentirmi donna, mi sento intrappolata nel corpo di una bambina o peggio ancora di un uomo. Per problemi economici non posso al momento rivolgermi ad un chirurgo e il solo pensiero che dovranno passare in media 5-10 anni per poterlo fare (frequento un corso di studi abbastanza lungo) e quindi vivere ancora nell'angoscia, mi butta nello sconforto più totale. Con grande amarezza ammetto che nei momenti più bui ho maturato brutti pensieri sulla mia esistenza.
Sento che mi sto dirigendo verso una strada senza uscita e il mio malessere aumenta di anno in anno, sono disperata.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Ho addirittura allontanato amiche con un seno prosperoso perché la loro presenza non faceva altro che accentuare il mio sentirmi "mutilata" e inadatta. "

Gent.le Ragazza,
ho scelto di citare la tua affermazione perché rivela quasi con violenza il senso di deprivazione che stai vivendo e genera una profonda sofferenza dentro di te, arrivando ad esprimersi attraverso pensieri negativi che interferiscono in maniera consistente nella tua quotidianità.
Il ricorso alla chirurgia estetica è facilmente identificabile come la soluzione definitiva al tuo disagio, tuttavia essendo un'opportunità percepita come inaccessibile contribuisce ad alimentare il tuo malessere.
Come riferisci tu stessa si tratta di un disagio che si sta trascinando da anni, forse è arrivato il momento di concederti uno spazio d'ascolto e di condivisione del tuo vissuto e delle emozioni che lo accompagnano, al fine di "metabolizzare" la tua sofferenza e individuare strategie efficaci per riconquistare una condizione di maggiore benessere psicologico.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signorina,
Il seno ha, per il mio modello psicoterapeutico, una forte simbologia:
E' la fonte del nutrimento materno
E' il simbolo della capacita' di nutrire e appagare il desiderio del bambino. La Kline fondo' tutta la sua teoria psicoanalitica sulla conseguenza per un bambino di percepire il seno come "buono" cioe' presente, nutriente, capace di appagare il desiderio del bimbo di essere centrale per la mamma, o "cattivo" cioe' assente, che rifiuta cio' che lui desidera.
Forse da questo breve quadro comprendera' che la valenza del seno e' simbolicamente qualcosa di diverso da una caratteristica fisica da esibire sulle spiagge d'estate. Anche se cosi' puo' essere rappresentato, brevemente, perche' e' un simbolo sessuale.
Vorrei che riflettesse su questo e cercasse di ricordare cosa fu il seno di Sua mamma per Lei.
Piu' che pensare ad un chirurgo estetico.
Ci pensi e poi se vuole ci risentiamo!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Aggiungo qualche riflessionie a quelle delle colleghe ed una lettura proprio sul seno ed i suoi significati simbolico per la donna.

Il seno, organo altamente simbolico, è il primo segnale di una "femminilità conquistata"....quindi il suo sentire, anche se estremo e forse amplificato, parte da lontano...

Oggi i media hanno sdoganato immagini di donne con seni grandi, come se abbondanza fosse obbligatoriamente sinonimo di bellezza.

Molte ragazzine infatti,mchiedono ai genitori un "seno più grande", come regalo per la promozione o per la loro maggiore età.
Il seno, soprattutto per le donne del sud, burrose ed abbondanti, rappresenta uno strumento di seduzione e di nutrimento e contribuisce enormemente a rinforzare immagine corporea ed autostima....ma la seduzione ed il benessere nin correla soprattutto con una quarta misura di Reggiseno...


Legga la lettera e se desidera ne riparliamo.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4865-il-seno-per-la-donna-simbolismi-sessualita-e-fragilita.html


Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottoresse, innanzitutto ringrazio infinitamente per il tempo che mi avete concesso.
Credo che forse dal mio scritto non traspare il problema principale, a turbarmi non è infatti la grandezza del seno ma la sua assenza. A tal proposito la mia purtroppo non è la semplice richiesta di un "seno più grande", come dall'esempio riportato dalla Dott. Randone. Sarei grata anche solo se madre natura mi avesse dotato di una prima piena. Non è una questione legata alla seduzione, è una cosa che voglio per me, non da mostrare agli altri. Mi ricollego dunque all'esempio della spiaggia da me citato, l'andare in spiaggia non rappresenta per me un'impresa immane perché non ho nulla da mettere in mostra, è tale perché, attraverso il confronto con le ragazze comuni, mi accorgo che mi manca una parte del corpo tipica dell'essere donna. Mi sento davvero mutilata, non con un seno piccolo.
Ho trovato interessante anche l'esempio riportato dalla Dott. Esposito che cita la Klein, che conosco bene in quanto condivido il vostro stesso oggetto di studi, ma anche in questo caso, pur riconoscendo la vera funzione del seno, proprio non mi ci vedo ad allattare un bambino con il torace di un uomo.
Detto ciò, io non mi sento inferiore alle altre donne perché hanno un seno più grande del mio, mi sento tale perché mi manca uno dei caratteri sessuali tipici del mio sesso.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Pur rimanendo convinta della valenza "simbolica" che Lei percepisce relativamente al Suo seno, se davvero Lei e' a conoscenza di non aver neanche una 1^ misura di seno, forse dovrebbe chiedere al Suo medico curante di consigliarla circa lo sviluppo delle ghiandole mammarie.
Una volta ricevuto il parere del medico di base deciderete il passo successivo.
Potrebbe essere opportuna una visita endocrinologica o delle analisi cliniche per verificare la presenza degli ormoni necessari a garantire tale sviluppo.
Ci faccia sapere! Buona serata.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, ho purtroppo già effettuato tutti i controlli medici possibili e l'unica soluzione che mi è stata proposta è l'intervento chirurgico, sono condannata a restare in questo corpo e con il mio malessere ancora a lungo.
La ringrazio ulteriormente.