Depresso o ansioso

Buonasera,sono una persona cardiopatica che purtroppo sta passando uno dei momenti più brutti della sua vita,è da fine luglio che non riesco a stare più bene,frequenti ricorsi al p.soccorso x pressione minima e massima ,un paio di episodi di frequenza 115,continue extrasistole palpitazioni sbalzi di pressione,una vita d'inferno continuo ad imbottirmi di lexotan e mi tranquillizza x qualche ora ,vari episodi di tachicardia molto forti,insomma una vita d'inferno non so più che cosa fare,ho dei momenti che mi vien da piangere anzi spesso sono disperato,assumo dei farmaci x la pressione e anche x il cuore Atenol---losartan----ascriptin---e tanto lexotan,da luglio ad adessso ho fatto 2 visite cardiologiche di controllo,il medico continua adirmi che i miei problemi sono di natura ansiosa,ho fatto holter cardiaco ,buono,adessso faccio holter pressorio e poi fra una 15 di giorni ho in programma un loop recorder da tenere una 15 di giorni x capire da dove partono queste aritmie,il cardiologo tre g.fa mi ha consigliato un incontro con psicologo anche se continuo ad avere in testa il cuore notte e giorno,quando sento qualche palpitazione vado in crisi e sale la pressione non so più che santi chiamare,oltre che stare male io sta male anche il resto della mia famiglia nel vedermi in queste condizioni,vi ringrazio sin daora con tutto il cuore se mi potete dare qualche consiglio grazie e buonasera.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
sarebbe opportuno seguisse il consiglio del suo cardiologo, dato riferisce presente una certa quota di ansia che contribuisce a mantenerla in uno stato di allarme sovrapponentesi alla sua sintomatologia, magari amplificandola.

D'altra parte le patologie cardiache possono essere non infrequentemente associate anche all'ansia,abbassamento del tono dell'umore; il pregresso infarto occorsole seppur tanto tempo fa, unitamente alla sintomatologia attuale, contribuirebbe a mantenerla in uno stato di preoccupazione, paura, tensione.

In questi casi oltre alle cure mediche, un supporto psicologico sarebbe opportuno. Per quanto riguarda i farmaci la competenza è medica- medico specialistica / psichiatra.

Cari auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie x la sua gentile consulenza ,buongiorno.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
La sintomatologia che ci descrive sembrerebbe psicosomatica, cioe' dovuta all'ansia che si esprime sul soma.
E' accaduto qualcosa di particolare nella Sua vita nel periodo antecedente l'inizio della sintomatologia? Preooccupazioni ad esempio?
Svolge un'attivita' lavorativa?
Il Suo temperamento usuale come e'?
Ci aggiorniamo quanto prima.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Spett.Dottoressa,
rispondendo alle sue giuste domande ,preciso che ho 63 anni e non eseguo più attività lavorativa,se non volontariato come accompagnatore dei pulmini dell'asilo del mio comune di residenza da 4 anni e le garantisco che è un impegno che mi da molte soddisfazioni essendo nonno di un bimbo di 3 anni che purtroppo risiede lontano da me per l'esattezza a Bolzano ,questo x me è già una sofferenza,la mia vita è sempre una preoccupazione essendo io una persona purtroppo che cerca sempre la perfezione quindi sempre alla ricerca del meglio cioè non sono mai soddisfatto di niente,i miei problemi sono iniziati dopo la morte di mio padre risalente al 1985 e da allora il mio cuore ha cominciato a far le bizze e dopo qualche anno l'infarto a 38 anni ,mai fumato ,mai bevuto,una vita casa figlie e lavoro,in effetti il mio infarto è stato diagnosticato visto che le coronarie indenni esami a posto ,come infarto da stress,da allora un calvario la mia vita è cambiata completamente ho sempre lavorato però sempre con problemi di salute di tutti i tipi,e la mia vita è proseguita sempre col terrore del cuore ,continui ricorsi al p. soccorso x motivi pressochè sempre uguali,a parte qualche episodio di fibr.atriale.risoltasi sempre spontaneamente,sono una persona molto attiva ma piuttosto solitaria altruista al massimo ma se posso stare da solo preferisco,ho avuto diverse tragedie a casa mia la morte di una mia nipote,il suicidio di mio fratello papà della ragazza e altre ancora ,ho provato x vario tempo il supporto di uno pschiatra però siccome prendo diversi farmaci x tutti i miei problemi no assumo molto volentieri farmaci se non parecchie gocce di lexotan,scusi se mi sono allungato tanto ma non finisce è solo un sommario della mia vita queste poche righe ,la ringrazio sin da ora buonasera.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Da quanto mi dice di se' penso che il ricorso ad una terapia psicosomatica potrebbe esserle di aiuto.
In particolare mi ha colpito il Suo infarto a 38 anni per causa di stress.
E' possibile che Lei accumuli e abbia accumulato tanto stress con tutto ciò che ha dovuto fronteggiare nel tempo.
Il Lexotan puo' continuare a prenderlo tranquillamente se risponde alle Sue esigenze.
Ma forse sarebbe piu' efficace appoggiarsi ad uno psicoterapeuta dinamico che tramite i colloqui e essendo in grado di decodificare la sintomatologia che Lei esprime tramite il corpo, sia in grado di alleggerire davvero il carico che Lei non ha mai smesso di portare su di se'.
Ci pensi un po', spero di averLe fornito una indicazione utile.
Buona serata!
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Utente
Utente
Gentile dottoressa,
probabilmente questa sua diagnosi è come si dice-----ha colpito nel segno ---è la prima volta in tutti questi anni di calvario ,e le garantisco e lo giuro più che qualche volta ho pensato di seguire mio fratello in quella sua scelta scellerata x tutti ma non x lui che non aveva alternativa di questa vita terrena,quando il male fisico o mentale che sia si appropria di te e senti solo male male e niente altro,non riesci a gioire neanche quando vedi la più bella cosa della tua vita ,tuo nipotino meraviglioso ti rendi conto che non ce la fai più ,non servi più ,lei mi ha detto---che il mio corpo ha portato con se un carico troppo pesante ,sono d'accordo è la parola che non ho mai sentito da nessuno mi abbia detto ,a parte mia moglie ---lei sdrammatizza tutto---,il guaio è che adesso non so a chi rivolgermi,vorrei glielo dico con quel cuore capriccioso che ho che non so a chi rivolgermi..Riconoscente grazie.
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