Confusione riguardo alla propria personalità in relazione all'altro sesso

Buonasera dottori. E' passato parecchio tempo da quando vi ho chiesto un consulto espresso in maniera maccheronica e un po' imprecisa sul rapporto con l'altro sesso.
Io mi sono recato da uno psicologo psicoterapeuta presso un consultorio e fin dall'inizio, non so perché, ma non mi ha convinto; io parlavo, parlavo, parlavo e lui stava zitto ad ascoltarmi senza dirmi tanto...... forse perché anche io parlavo un sacco. Il succo è che ho fatto tre o quattro sedute in un periodo di tempo parecchio lungo senza sentirmi dire tanto. Mi sono quindi arrangiato e ora sto meglio per molte cose, perché ho accettato ciò che prima non accettavo, cioè la condizione di famiglia, il carattere dei miei genitori, con il quale mi sono trovato sempre male.
Sono migliorato per diverse cose, ma per altre sono rimasto quasi lo stesso, incluso il rapporto con l'altro sesso. Sto facendo un lavoro su me stesso perché mi piacevano spesso belle ragazze (eh lo so, sono un po' esteta), ma ogni volta mi creavano disagio, per cui ho iniziato a lavorare su me stesso per non essere mai a disagio, prima con persone che non mi creavano attrazione e poi, dovrei lavorare per imparare a controllarmi anche con chi mi attrae. Il problema è che fino ad ora in ambito relazionale, specialmente nell'ultimo periodo, ho collezionato solamente insuccessi, perché ho rotto con un amica storica e con un'altra ragazza ho ugualmente rotto, perché nell'ultimo periodo non la comprendevo, ma soprattutto non accettavo che non dialogassimo come in un periodo poco recente, per cui ossessionato da ciò l'ho esasperata, pretendendo che si prendesse le sue responsabilità e mi dicesse chiaramente che non volesse sentirmi.
Io ci ho perso sotto parecchi fronti, perché mi sento molto inadeguato, soprattutto perché credevo che l'ultima ragazza fosse adatta a me, perché aveva dimostrato un interesse che, ha mostrato di non avere più in un periodo breve.
Dottori secondo voi è normale soffrire in questa maniera e prenderla in questa maniera, tenendo conto di quello che ho detto nel primo consulto?
In secondo luogo, dovrei cercare uno psicoterapeuta che mi ascolti e mi risponda prontamente?
In ultimo luogo secondo voi ho capito cosa vuol dire amare qualcuno e legarsi sentimentalmente a qualcuna in base all'età che ho? (20)
Vi ringrazio per l'attenzione e per le risposte.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

mi spiace se non ti sei trovato bene con lo psicologo che ti ha visto lo scorso anno, ma io credo che sarebbe opportuno cercare uno psicologo psicoterapeuta nella tua zona che riesca a capire insieme a te qual è il copione che metti in scena nelle tue relazioni e che ti porta a queste problematiche.
Per far ciò lo psicologo psicoterapeuta non resta in silenzio tutto il tempo, ma neppure commenta. Compito dello psicologo è aiutarti a capire, anche attraverso le domande giuste ed opportune, affinché tu possa prendere consapevolezza di come funzioni nelle relazioni e poi modificare quegli aspetti che le rendono problematiche.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Dottoressa Pileci, grazie della risposta......... la cosa che mi sta preoccupando ora è che tale psicologo, è pure psicoterapeuta. In teoria ci devo andare uno di questi giorni, perché ho notato che, per qualche ragione non è poi così preciso; Mi è capitat di chiamare raramente e di sentirmi dire spessissimo "Dott. x ha preso un giorno di ferie", oppure "dott. x aveva una visita medica". Non vorrei che questo avesse qualcosa e gli stesse passando la voglia di svolgere il suo mestiere.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ma infatti, come ti dicevo, se non ti sei trovato bene, vale la pena cambiare professionista. Però è importante mettere a fuoco quelle che sono le tue modalità relazionali che ti portano a fare sempre le stesse cose e che inconsapevolmente tu non riesci a gestire.
Prova a sentire un altro specialista.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Va bene. Lo farò
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
cerchi ancora..

Se si recherà privatamente, questo non le succederà.

Se opterà per la struttura pubblica cerchi garanzie, sulla formazione del clinico - alcuni parlano poco, altri di più e sono direttivi - e sulla puntualità delle sedute

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Capisco dottoressa Randone. Effettivamente io ho optato per il pubblico senza fare tante analisi, e ho fatto quelle poche sedute senza lamentarmi tanto con chi poteva portarmi dai medici - a quell'epoca i miei genitori, per via della mancanza della patente - ma ora dovrebbe essere diverso, soprattutto per l'importanza che ho cercato di dare alla risoluzione del problema. Vi dico che mi sono arrangiato con le poche cose che mi ha detto il medico che esattamente furono "tu non hai bisogno di farmaci, se solamente molto emotivo e devi crescere"; il resto sono state frasi rigiardanti argomenti specifici che non mi hanno spiazzato più di tanto. Mi sono ingegnato e ora sono molto diverso ma ovviamente non basta, perché non sarebbero successele cose che ho detto, o per lo meno non nello stesso modo. Questo va a sommarsi a una vera e propria confusione riguardo la personalità, poiché questa storia delle ragazze mi sta preoccupando ma noto che non sento il bisogno di completarmi, sento più il bisogno di essere amato, per cui questo mi impedisce di possedere ed alimentare quel desiderio necessario per intraprendere un percorso, ricco di tentativi, alla fine del quale si spera di trovare una persona che ci ami e che noi amiamo, sottolineo questultima affermazione; ecco perché ho scritto che secondo me non ho proprio capito il funzionamento delle dinamiche sentimentali.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
E' importante la comprensione del tuo modo di funzionare, ma è anche importante, subito dopo, imparare a fare ciò che ancora non sai fare, oppure modificare ciò che ti crea disagio.
La situazione che descrivi sembra chiara, ora è il momento di lasciarsi aiutare dal professionista.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Ho capito. L'importante è che sappia ordinare ed esprimere i miei disagi, perché in caso contrario potrebbero esserci frizioni tra me e il medico, che potrebbero portare a un rallentamento che io non voglio assolutamente. Cercherò il più presto possibile un'alternativa.
Grazie delle risposte
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Prego.
Cordiali saluti,