Insicurezza padre studi fidanzata solitudine

Sono un prossimo trentenne, ho avuto un padre presente solo nei week-end, che non faceva altro che lamentarsi di qualsiasi cosa facessi, amici hobby studio ore di sonno e come mangiavo ecc, ho cercato sempre di accontentarlo finché dopo i 18 anni le mie insicurezze mi hanno portato a diventare aanoressico, fumare cannabis , videopoker, distruggere oggetti e mettere in pericolo la mia vita, finché a 23 anni non mi fu diagnosticato in un letto d ospedale il diabete giovanile, dopo qualche mese accettai di farmi iniezioni per tutta la vita grazie al supporto di amici e famiglia. Sviluppai una corazza nascondevo le mie paure dietro una maschera sorridente, mi colsi qualunque vizio, feci viaggi, hobby, presi triennale e essendo un bel ragazzo avevo tante frequentazioni occasionali che interrompevo quando in cominciavano a farsi serie, nessuno riusciva a sapere i miei veri sentimenti. Circa due anni fa ho conosciuto una studentessa fuori sede che abitava vicino casa, mi interessava, mi affascinava come potesse una persona da sola, vivere in un mondo completamente estraneo e cavarsela, dopo 6 mesi di poco conto in cui, poche uscite tanto sesso, entro in crisi a causa di un esame che non riesco a prendermi, vorrei lasciarla ma in momento di debolezza le rivelo tutti i miei problemi e paure, cerco di essere il fidanzato che non ero mai stato capace di essere, ma in pochi mesi mi trasformo in una bestia , ossessivo, paranoico , pesante, critico, invidioso degli 8 esami che aveva fatto nel periodo insieme, e le chiedo costantemente prove d amore, sono convinto che frequenta altri ragazzi, lei sopporta e accetta tutto, continua a fare il meglio per lei, finché non prendo quel dannato esame e con una scusa ci lasciamo. La prendo relativamente bene, riesco a rituffarmi nel mio mondo, finché un giorno casualmente la incontro e mi dice che le manco, mi trova migliorato e che a breve andava via in quanto si laureava, nonostante non ero d accordo ci ritorno insieme, e da quel momento lei diventa l unica mia ragione di vita, in pochi mesi trascuro studi diabete famiglia e vado spesso a trovarla nella sua vera casa, le do tutto il mio tempo ma sono pazzo, insonnia, ossessioni, visioni e la tengo sempre sotto controllo ma le continuo a rovinare i momenti più belli con insinuazioni e distacco, sono li con lei ma la testa riflette ai dettagli che possono confermarmi che ha un amante, cerco più volte di lasciarla per non ammalarmi, ma non ci riesco finché un giorno a casa sua non le arriva un messaggio da un ragazzo che conosco di vista e scopro che è stato a letto con lei nel mese in cui ci siamo lasciati, racconto tutto ai suoi genitori e la abbandono al suo destino. Questa volta nonostante siano passati cinque mesi, nonostante da 2 mesi esco e ho rapporti sessuali con altre, nonostante da un mese ho chiuso qualsiasi comunicazione con lei, la penso sempre e immagino quante bugie mi ha detto, ho paura di me stesso, non credevo che abbassando le difese sareiimpazzit
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La sua richiesta di consulenza contiene tanti spunto di riflessione, da dover analizzare de visu, non online:

La sua infanzia.
Il rapporto con suo padre
La sua sofferenza
Le sue dipendenze
Il diabete e le sue cure in cronico..
Il suo amore
Gli studi
E così via...

"ossessivo, paranoico , pesante, critico, invidioso degli 8 esami che aveva fatto nel periodo insieme, e le chiedo costantemente prove d amore, sono convinto che frequenta altri ragazzi, lei sopporta e accetta tutto, continua a fare il meglio per lei, finché non prendo quel dannato esame e con una scusa ci lasciamo."

È consapevole del suo comprotamento e di come ha danneggiato ed appesantito questo amore...
Anche le "prove d'amore" sono la prova della mancanza di fiducia...

Il malessere di oggi è conseguenza di quello di ieri, si fermi davvero, e si faccia aiutare da un professionista a mettere ordine nella sua vita, non solo affettiva.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

se Lei ha sviluppato una corazza negli anni e si è così rifugiato dentro questa corazza perché ciò che c'è fuori probabilmente Le fa paura, non sorprende che -nel momento in cui arriva qualcuno di imprevisto nella Sua vita e nel Suo mondo- Lei abbia grosse difficoltà a togliere la corazza, aprirsi, fidarsi, essere "se stesso".

A dire il vero mi pare del tutto fisiologico, perché ha indossato tale corazza per tanti anni, per tutta la vita, fino a quando non ha incontrato questa ragazza.
Io la vedrei così: come il catalizzatore, l'occasione che ha fatto sì che Lei riuscisse a trovarsi spiazzato per poter cambiare.

E' di se stesso che deve occuparsi per poter poi stare bene anche con gli altri.
Essere diffidente nel Suo caso mi pare la logica conseguenza di ciò che probabilmente ha appreso da qualche parte, forse in famiglia o forse altrove.

Ma mi focalizzerei soprattutto sulle soluzioni al problema.
Quindi, se prima di ora non si è mai rivolto di persona ad uno psicologo psicoterapeuta, potrebbe essere una buona idea parlare delle Sue difficoltà relazionali, delle ragioni per le quali indossa una corazza, ecc...

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ho provato ad andare da una psicologa, ma parlare non è d aiuto, faccio un passo avanti e 2 indietro, ad un certo punto diffido di tutto, riesco a star bene solo quando indosso la maschera di sicurezza che mi sono creato, in fondo ammettere di avere problemi ti rende vulnerabile. Non vorrei che l unico modo possibile per curarmi fossero i farmaci, già quotidianamente ho insulina. Credo di aver passato il periodo brutto, e non rifarò mai più gli stessi errori con una donna. Infatti ho frequentato una ragazza in questi ultimi 2 mesi, le ho raccontato tutto di me, padre, diabete, ex ,studi, insicurezze e problemi e prima che potesse legarsi a me l ho lasciata, chiedole solo sesso occasionale. La testa cmq pensa sempre alla mia ex, è lei la mia ossessione da evitare.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

<<scopro che è stato a letto con lei nel mese in cui ci siamo lasciati<<

Realismo direbbe che in quel mese lei era libera, e dunque poteva avere le esperienze che riteneva più opportune.

Fu questo il motivo per cui Lei la ha lasciata?

In ogni caso l'esperienza non sembra elaborata; la mente è sempre lì, i comportamenti con le altre portano alla conclusione del rapporto.

>>provato ad andare da una psicologa...>> Per quante volte?
Un percorso psicologico non è "parlare", ma fare una esperienza.
Sicuramente La aiuterebbe, considerata la complessità della situazione caratterizzata anche da una patologia che La accompagnerà.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#5]
dopo
Utente
Utente
Sono stato a due sedute dopo la comparsa del diabete e due qualche mese fa e in entrambi i casi mi ha invitato a tornare solo quando ero pronto a collaborare, mostrando fiducia e voglia di cambiare.
L ho lasciata non per essere stata a letto con un altro, come ha detto lei stessa dott.Brunialti era libera di fare cio' che le pareva, ma mi sono allontanato perché nei 3 mesi successivi non ha mai avuto il coraggio di dirmi la verità, io avevo la certezza che nascondeva qualcosa, ma servivano prove, un giorno le feci anche il nome e cognome di questo ragazzo, perché avevo diversi indizi che portavano a lui, ma lei si professava una santa, e il mondo attorno la copriva, io stavo male e lei pur di salvare le apparenze non ha fatto nulla, aspettava solo il momento che la lasciassi.
Dipendevo da lei, non mi fidavo e credo che era la stessa voglia di scoprire la verità a legarmi a lei , e il tempo che trascorrevo mi serviva per controllarla e indagare. Oggi provo solo odio e spero che qualcosa di brutto le riservi la vita, per me l importante è restarle lontano per sempre.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Le resta lontano fisicamente, ma la porta dentro di sè.

Speriamo non <<per sempre<<...

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dopo
Utente
Utente
La distanza fisica è considerevole, precisando che dopo la rottura, lei nonostante avesse altre attività urgenti da fare qui, vi ha rinunciato per non incontrarmi, abbiamo cercato di ricucire i rapporti ma alla fine io ho deciso di non aver nessun tipo di contatto evitando di peggiorare le cose
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
....ma Lei la porta dentro di sè.

Speriamo non <<per sempre<<...


[#9]
dopo
Utente
Utente
Abbiamo deviato dal mio vero problema, mio padre ormai ha smesso di essere oppressivo, visto gli scarsi risultati; la mia patologia è fatta di alti e bassi, la mia ex è riuscita a raggiungere tutti i suoi obiettivi e farà sempre solo il meglio per lei... il problema sono io che mi sono perso e non ritrovo forze per combattere, posso illudermi un giorno che tutto vada bene : ho donne amici divertimento ma poi il giorno seguente ripiombo nella realtà in cui da solo devo rimboccarmi le maniche e combattere contro tutti i miei fantasmi
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