Ansia, stress e paura lavoro

Buonasera sono un ragazzo di quasi 28 anni.
Mi sono laureato 3 anni fa, a dicembre 2012. Negli ultimi 36 mesi ho dovuto affrontare, come tutti i miei coetanei, il problematico periodo post laurea, reso ancor più difficoltoso dalla situazione attuale del mondo del lavoro. Il mio problema è stato quello di iscrivermi ad una facoltà generica come scienze politiche, che non sta portando molta fortuna anche ai miei ex colleghi. A 18 anni non avevo la minima idea di cosa voler fare nella vita ed ero reduce da 5 anni di liceo in cui me l'ero cavata ogni anno per il rotto della cuffia, perciò la mia decisione è stata sbagliata e senza motivo preciso. All'università me la sono cavata benino, alla triennale sono andato un anno fuori corso e mi sono laureato con un modesto 90, mentre alla specialistica sono riuscito a prendere 110 e laurearmi in tempo. Il primo anno dopo la laurea sono stato praticamente disoccupato, negli ultimi due ho avuto la fortuna di esser stato iniziato da un parente alla grafica ed al web design, settori a cui mi sono notevolmente appassionato. Mi sono dovuto fare le ossa in tale settore al fine di imparare un mestiere che mi appassiona ma per cui non possedevo basi teoriche e pratiche, lavorando, studiando da solo e seguendo corsi di formazione. Tale lungo simposio è dovuto al fine di farvi inquadrare il mio percorso di formazione altalenante e privo di specializzazione, al fine di arrivare al punto cardine del discorso.
In quanto persona priva di grande ego, sicurezza ed intraprenza in questi tre anni ho sempre avuto il folle terrore di inviare curriculum e sostenere colloqui di lavoro. Solo in 3 occasioni sono stato chiamato e solo ad una sono riuscito a presentarmi ma non mi è stato fatto sapere nulla. Nell'ultimo anno sono stato praticamente incapace di inviare altri cv, un pò perchè convinto di non esser appetibile per il mercato del lavoro con la sola laurea in scienze politiche, un pò perchè non mi ritenevo pronto per presentarmi come grafico / web designer. Adesso credo di aver fatto esperienza sufficiente, ed essendo che purtroppo nella mia situazione attuale non ho prospettive di crescita e ricevo rimborsi spese forfettari una tantum, sento la necessità di dover trovare un altro posto in cui lavorare, anche per acquisire un minimo di indipendenza economica, visto che non sono più propriamente un neolaureato. Il problema è che sono completamente paralizzato nell'atto di inviare mail di candidatura. Essendo conscio di ciò avevo deciso di compiere tutti gli atti preliminari come nuovo cv, portfolio, lettere di presenzazion ecc prima di inviarli, cosi come ho stilato una lista di possibili agenzie da contattare. Il problema non credo sia nell'allegare un file o scrivere la mail, ma il fatto che sono già proiettato con la testa al terrore di un'eventuale colloquio o all'idea di non esser considerato anche in questo settore, o di non essere all'altezza di lavorare in tale ambito
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
se lei teme di fallire tenderà ad evitare, il che non la aiuta a trovare occasioni.
Le premesse su se stesso, la paura di non ricevere riscontri,. rischiano di trattenerla nell'impasse.
Lei fa previsioni catastrofiche di cui non può essere certo, non possiamo in alcun modo conoscere il futuro.
la paura di affrontare può essere vinta proprio affrontando, dando alla propria vita delle possibilità, tenendo in conto che non a tutti possiano essere utili o piacere, ma a qualcuno sì, se crediamo in noi stessi.
Si dia la possibilità di tentare, se si ferma non farà altro che confermare le sue paure. Non crede?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Gentile dottoressa lei ha perfettamente ragione ed il mio io razionale crede di esserne conscio, il problema è che tale razionalità fugge quando il problema si presenta e passo le ora con il client di posta aperto e 0 mail inviate :D.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
La "sindrome della valutazione" non riguarda solo Lei! E' una delle condizioni nelle quali si trovi chi deve affrontare una prova.
Potrei chiederLe di ricordare come si preparava agli esami perche' la matrice e' sempre la stessa. Il rapporto fra l'investimento e il risultato.
Se e' riuscito a laurearsi con 110 alla specialistica penso che alla fine del percorso universitario Lei abbia acquisito un metodo. E una sicurezza.
Cerchi di recuperarlo e attualizzarlo.
L'invio del CV e' il primo passo per potere davvero dire di stare cercando un lavoro.
Se dovesse continuare ad avere dei problemi in questo senso bisognerà cercare di comprendere cosa questo "atto mancato" significhi per Lei a livello inconscio.
Nel modello psicodinamico infatti le cose che "non si riesce a fare" hanno un notevole carico emozionale sopra e bisogna valutarlo.
Ci mandi Sue notizie!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie per la risposta. La buona notizia è che stamattina ho mandato tre cv stamattina, dopo solo 2 ore avanti allo schermo del pc, che paragonate a 14 mesi non sono molte.
Mi farò prendere dal panico poi se mai sarò contattato :D
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

concordo con le Colleghe e con i loro pareri; aggiungo che la laurea in scienze politiche si presta a molte occasioni di ricerca di lavoro e che comunque sembra che Lei abbia in qualche modo inconsapevolmente deciso che questo tipo di laurea non sia "gettonata".

Come detto dalle Colleghe, sono le nostre idee molto spesso a metterci i bastoni tra le ruote e per modificarle possiamo partire proprio dalle azioni concrete che mettiamo in atto. Non mi riferisco solo all'invio dei cv e al trovare il coraggio di sostenere le interviste di selezione in azienda. Mi riferisco anche al fatto che è indispensabile creare una rete sociale per alimentare il passaparola, che è il canale più efficace nella ricerca del lavoro.

Inoltre, più si affrontano le paure (es sostenere le interviste di selezione) e più ci si perfeziona. Moltissimi sono gli aiuti pratici che può trovare per prepararsi sempre meglio, ma chiaramente può vedere anche queste occasioni come fossero una palestra per affinare le Sua capacità di self-marketing.
Insomma, parliamo di qualcosa che è del tutto imparabile.

Ciò su cui invece mi soffermerei di più sono le paure che La paralizzano, perché se non esce dall'impasse, non risolve la problematica legata al lavoro.
Quindi potrebbe essere utile una consulenza psicologica diretta.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Dottoressa buongiorno grazie per la risposta. Ho sostenuto per diverso tempo delle sedute di psicoterapia cognitivo comportamentale a causa della mia insicurezza. Ho dovuto interrompere per una serie di motivi ma le assicuro che ho risolto molto per quanto concerne i rapporti interpersonali, sconfiggendo una discretà incapacità sociale e nel relazionarmi alle altre persone ed ai miei coetanei. Sulle abilità di self marketing non ci siamo proprio mi sa.
per quanto concerne la laurea in scienze poliiche non ho l'arroganza di fare un'indagine di settore, ma semplicemente esperienza personale e testimonianze dirette di ex colleghi, che come me hanno tutti dovuti fare un master o cercare di formarsi in un altro settore pur di trovare almeno uno stage
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"Sulle abilità di self marketing non ci siamo proprio mi sa."

Se può interessare ci sono delle Guide de Il Sole 24 ore che sono molte pratiche, utili e che possono guidarLa passo a passo per capire come fare.
Oppure può andare in una qualunque biblioteca alla ricerca di testi specifici.
Consideri, infine, che la parte più divertente del self-marketing potrà affinarla poi nelle Sue relazioni sociali.

Per quanto riguarda la laurea in scienze politiche, così come altre lauree, io credo sia un pregiudizio che molti giovani hanno e cioè quello di considerare che non ci siano degli sbocchi occupazionali una volta conseguito il titolo.
Però perché non pensa a lauree quali filosofia, lettere, ecc...?

Sa perché penso sia un pregiudizio? Perché è il neolaureato che ha il timore di non essere pronto per il mondo del lavoro e quindi inizia ad iscriversi e a frequentare molti corsi di specializzazione, di perfezionamento, master, ecc...

Vi è anche un errore molto frequente tra i giovani che è quello di abbassare le aspettative e quindi questo spiega anche perché molti laureati oggi svolgono lavori più bassi rispetto a quelli che dovrebbero avere per quanto hanno studiato...

Cordiali saluti,
[#8]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Dottoressa francamente non credo sia un pregiudizio per il semplice fatto che a differenza della mia attuale condizione, ossia quello di tirocinante grafico/web designer, per cui ho mandato i cv per la prima volta stamattina, in qualità di neolaureato in scienze politiche ne ho mandati per 2 anni senza quasi esser mai stato degnato di risposta. Non solo semplici annunci di lavoro, ma anche progetti del governo come garanzia giovani, in cui il tirocinante è pagato dallo stato.
Non credo di rappresentare il caso campione credo di aver magari attuato stratregie sbagliate nella ricerca del lavoro, ma ho visto colleghi, anche brillanti, avere tutti le stesse difficoltà.
L'abbassamento delle aspettative e dello svolgimento di lavori più "bassi", se cosi vogliamo definirli" credo derivi da una problematica di tipologia politco sociale più che di attitudine psico sociale del giovane laureato, in quanto l'attuale mercato del lavoro e la crisi finanziaria purtroppo hanno portato ad un abbassamento delle aspettative ed una ricerca di un qualsiasi posto di lavoro piuttosto che dell'impiego nel settore per cui si è studiato
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Direi che in parte la crisi ha determinato questa situazione, ma c'è anche chi -nonostante la crisi o grazie alla crisi- ha avuto successo.
Poi, i fattori da considerare sono moltissimi: come viene scritto un cv, a chi viene inviato, quanto è accattivante e quanto "commerciale".
Tutti questi fattori, uniti al modo di proporsi alle Aziende, può determinare un successo o un fallimento.

Cordiali saluti,
[#10]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Gentili dottori/esse, incredibilmente sono stato convoncato per un colloquio lunedi.
NOn è mia intenzione fare fesserie e non presentarmi, ma magari avete qualche consiglio a riguardo?
E su come gestire il panico pre colloquio, visto che già sono in ansia? :D
[#11]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Ovviamente è importante preparare la risposta alla domanda iniziale, riassuntiva delle pregresse esperienze o, per chi non ne avesse, agli studi. E' molto importante parlare in maniera fluente e con un ordine preciso, è importante anche aver chiari:

-aspettative
- motivazioni
- self-marketing
- idee sull'azienda (mission e vision, ecc...)

In bocca al lupo!!
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto