Genitori ansiosi e e isolamento

vorrei avere altri punti di vista, sono un ragazzo di 20 anni, studente universitario, vivo con i miei genitori e il mio unico fratello maggiore, sono sempre stato un ragazzo timido, non credo che i miei genitori mi abbiano aiutato a migliorare questa situazione, (per me non è un fastidio essere così, ma a loro reca un po' di fastidio). Sono persone alquanto asociali, o per meglio dire, non sanno precisamente come comportarsi con le persone,
sto scrivendo questo perchè ancora a 20 anni non mi è permesso passare la notte fuori, è se uscivo la mia ritirata è sempre stata ai loro comodi, qundi spesso a scuola ero quello emarginato,( premetto che una cerchia di amici l'ho sempre avuta), o strano, che non faceva cose normali, non mi era concesso andare alla maggior parte delle feste o uscite, quindi passavo molto tempo a casa, spesso da solo, perchè i miei di pomeriggio dormivano e poi avevano da fare, alle elementari sempre preso in giro, e i miei non mi aiutavano concretamente, sia con i compagni sia con lo studio(sono abbastanza ignoranti e mio padre non ha idea di come si utilizzino le "H") inoltre le mie pagelle erano comunque tutti 10, e un9, a differenza dei miei compagni, comunque i miei mi tartassavano per quel 9 pretendendo un 10, alle medie la voglia di studiare si era abbassata,(studiavo per far contetni loro) e alle superiori scelsi il liceo, al secondo anno volevo cambiare scuola, ma non mi fu permesso, e in questi periodi io comunque uscivo poco, non con gli amici, ma facevo arti marziali e freerunning, finchè i miei non me lo imperdirono, arrivato finalmente in 5 superiore la mia ritirata era arrivata alle 23:00 a differenza dei miei amici che dormivano fuori, infatti, alla cena a di fine anno, fui sgridato perchè tornai all 1 di notte ,.
comunque l'apice l'ho raggiunto adesso quando insistendo sono riuscito a passare la notte fuori casa (una) e alle richieste successive mi veniva detto di no, poiche dicevano "non è che noi non ci fidiamo di te, ma non ci fidiamo degli altri poi hai gia dormito una volta fuoi, che bisogno c'è di una seconda? è pericoloso,. fine. a queste risposte ino non credevo poichè mi ritiravo all'1 di notte, da solo e a piedi,a lla fine mi veniva detto "è la vita che è così ti devi abituare", così senza avvisare un giorno sono uscito di casa senza dire nulla,non so come mi hanno trovato e ora non posso più uscire, ho chiesto a loro di mandarmi da uno psicologo e hanno acconsentito, ma ho scoperto avere paura e non riesco a entrare negli studi, ora dopo tutte queste vicende mi sono reso conto che a volte parlo da solo e la notte non dormo perchè penso al suicidio(non ho la minima idea di farlo, ma è un pensiero ricorrente)appure di alzarmi per picchiarli nel sonno, comunque all'inizio credevo di voler un rapporto con loro, ora sto pensando di volere solo vendicarmi, così dopo varie ricerche ho scoperto che mio padre ha tradito mia madre e ho intenzione di rovinare la famiglia , cosa devo fare?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazzo,
scrivendoci stai esprimendo una richiesta di aiuto per un disagio che si è sviluppato negli anni e che è arrivato il momento di affrontare, nonostante la disponibilità dei tuoi genitori da parte tua c'è un'ambivalenza comprensibile: da un lato vorresti il cambiamento e dall'altro ti spaventa l'incognita di un percorso che non è prevedibile e che implica la possibilità di entrare in contatto con le parti "scomode" del tuo modo di essere e che sono proprio quelle che meritano uno spazio d'ascolto perché hanno qualcosa di importante da dire su di te.
I pensieri suicidi e di aggredire i tuoi genitori sono espressione del desiderio di rompere un equilibrio disfunzionale che è venuto a crearsi e inizia a renderti insofferente nel rapporto con te stesso e con i tuoi familiari.
Il bisogno di emanciparti dalla tua famiglia di origine ti induce a trasgredire le regole imposte e a rifiutarti di andare dallo psicologo perché loro sono consenzienti.
In alternativa dato che sei maggiorenne puoi agire in autonomia rivolgendoti al Consultorio Familiare della tua ASL di appartenenza così come in autonomia ti sei rivolto a noi senza alcun timore.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Purtoppo i genitori non si possono scegliere e Lei forse e' stato generato da una coppia piuttosto rigida.
E' comprensibile la Sua rabbia, anche se credo che la sua espressione sia un po' esagerata.
Non riesce a pensare che appena possibile potra', magari con l'aiuto economico di un lavoro e perche' no, anche dei Suoi, potra' trovarsi una piccola casa per Suo conto o con qualche amico per dividere le spese?
Che ne dice?

Piuttosto che rifugiarsi in pensieri autolesionistici, non varrebbe la pena ideare una soluzione?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132