Insicurezza del partner

salve, sono una ragazza di 24 anni, sto insieme al mio ragazzo da ormai più di 2 anni, ufficialmente. Premetto che è stata sempre una storia burrascosa, fin da quando ci siamo messi insieme. Io sono stata fidanzata per molti anni con un altro, 3 dei quali ho avuto una doppia vita con il mio attuale ragazzo. Era una storia senza impegno, ci vedevamo solo nei fine settimana e nel momento in cui ho deciso di troncare con il mio ex e avevo deciso di troncare pure con lui, si è fatto avanti e ci siamo messi insieme. Il suo comportamento è stato sempre infantile,espansivo, forse troppo. Ha sempre ricercato l'attenzione di altre ragazze, senza farci nulla, con messaggi, inviti per studiare, andare a correre insieme o semplicemente è sempre stato il primo a cercare il saluto, lo sguardo o l'abbraccio. Dopo molte discussioni 6 mesi fa ci siamo lasciati in modo molto brusco, diceva di sentirsi sempre sotto controllo e proprio in quel periodo scopro, guardando il suo pc, che andava sempre su fb sulla bacheca di una mia amica che gli avevo presentato io. Dopo una lunga litigata mi ha confessato di provare attrazione per lei e che ha fantasticava su di lei e che andava su fb a guardarle il sedere. Questa cosa ha incrementato ancora di più la mia mancanza di fiducia ed intaccato la mia autostima e dopo che siamo ritornati insieme riscopro, dopo due/tre mesi l'ennesima mancanza di rispetto: lo trovo iscritto su un sito di incontri nel quale dava il suo numero di telefono, mandava le sue foto e organizzava di vedersi con coppie a casa sua. Ora mi da fastido tutto, con chiunque lo vedo parlare, scherzare, battere il cinque penso che possa essere il suo prossimo chiodo fisso. da un lato vorrei chiuderci, dall'altro io capisco che lui sia un cretino, che anche per il discorso del sito non si sarebbe mai spinto oltre e ho la certezza che quando ha avuto la possibilità vera di tradirmi non l'ha fatto. Non riesco più a vivere con questa angoscia,non riesco a capire se è una differenza di comportamento tra maschio e donna e non riesco a staccarmi da lui. Questa gelosia estrema come deve essere gestita ora? ho preso per diversi periodi anche tranquillanti, avevo attacchi di panico, tremavo, perdevo la sensibilità a mani, piedi e labbra. Questo rapporto mi sta distruggendo ma non capisco se la causa di tutta questa mia sofferenza sia prodotta solo dal mio carattere possessivo o se mi sento data per scontata.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, questo vostro storia in effetti lascia un pò a desiderare.. oltre che essere burrascosa.. lui che si organizza per vedersi con coppie a casa sua e va su fb.. per vedere.. il sedere .. della sua amica.. Lei che dice.. capisco che lui sia un cretino, infantile , espansivo..mi dà fastidio tutto..di quello che fa..
Mi domando cosa vi lega.. attrazione fisica, sessualità, abitudine..
Cara ragazza, si domandi cosa vuole per il suo futuro, che aspettative , sogni ,progetti ci sono nel suo cuore e nella sua mente, non si tratta di modo di pensare degli uomini o delle donne..ma del fatto che non vedo molto rispetto, complicità , fiducia.. siete giovani, certo, ma perchè buttare il tempo ? Parlatene insieme, giocare va bene, ma fino ad un certo punto.. non trova ?
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
credo ci sia tanto bene tra di noi, ci conosciamo fin da piccoli e abbiamo sempre avuto voglia di stare insieme. E' pure vero che lui non ha mai avuto una ragazza e che la sua situazione familiare non sia da esempio per come si vive un rapporto di coppia ma non mi sento compresa, non mi sento rispettata. Quando siamo da soli io e lui provo solo belle sensazioni ma ora, appena siamo circondati da altre persone, ogni suo comportamento mi infastidisce. Vedo malizia in tutto ciò che fa e sto sempre con paura di scoprire qualche altra "marachella". Io non mi sono mai fidata di lui, ma tante vicissitudini mi hanno portata all'esasperazione. Credo ci sia di mezzo anche un'incompatibilità di caratteri. Inoltre,ora partirò sei mesi all'estero e ho paura di passarli come ho passato questi due anni con lui: piangendo, non sentendomi la sua unica donna e non riuscendo a vivere bene le mie giornate. Io vorrei solo sapere che mi ama, che non ha bisogno di cercare altre e trovo ingiustificabile tutto quello che ha fatto con la scusa che lui è un ragazzo e sono tutti così. Inoltre quando mi vede pensierosa e che sto male ora mi evita, porta avanti le sue cose (si da esami e studia cosa che io non riesco più a fare perchè mi faccio coinvolgere troppo) e si comporta da egoista mentre io cerco sempre di pensare per due. Credo che l'amore sia anche questo, condividere i momenti felici e spalleggiarsi nelle difficoltà, non crede? e credo che le tentazioni subentrino quando ci sia un problema alla base. Per questa ragione ora non so come comportarmi, se fargli sentire la distanza o se continuare a riempirlo di attenzioni come ho sempre fatto.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Mia cara, si è risposta da sola , mi pare, sei mesi all'estero sono un bello spazio per riflettere e osservare come viene vissuta .. la distanza..che è una efficace chiave di lettura..
Le faccio molti auguri , investa bene questo tempo per studiare, guardarsi intorno , osservare un mondo .. altro..ascoltare le sue emozioni..
Cari saluti
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Vorrei proporLe di guardare questa storia da un altro punto di vista.
Lei appare enormemente piu' matura, piu' donna di questo "ragazzo".
Questo mette Lei in una posizione precaria: soffrire come una innamorata e tollerare le manifestazioni infantili come una mamma.
Le sembra il caso di fare questo? E' il Suo progetto di vita?
Si risponda con coraggio.
Che mamma ha Lei?
Ha dei fratelli che vengono "accolti" comunque?
Cerchiamo di capire da dove nasca la Sua abnegazione..

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Ringrazio entrambe le dottoresse per Le tempestive risposte.
Dr.Esposito è proprio così che mi sento ora.
Io vorrei veramente poter avere una lezione sana, serena e forte con questo ragazzo ma ora mi sento sempre nervosa, inquieta, lo attacco su tutto e me la prendo per ogni minima cosa (anche un saluto ad una qualsiasi altra ragazza, pensando che questa possa prendere il mio posto). Sento anche io di esser diventata pesante, continue domande, continui litigi..
E' semplice dire di lasciare una persona ma io sono ancora convinta che si può lottare per qualcosa e lui, come un bambino, ha bisogno di capire la vita di coppia e che la donna che sta affianco a te non può essere considerata nè un amico nè una mamma, che andrebbe continuamente corteggiata.. anche con un regalo, una cena fuori solo io e lui; non capisce che ogni tanto mi avrebbe fatto piacere invece di uscire sempre con altre persone. Ora mi chiedo solo come devo comportarmi: se farmi vedere debole e piagnucolona gli da ancora più sicurezza e mi tratta ancora più male o se vedermi forte anche non rispondendogli ai messaggi ed evitandolo è la cosa giusta da fare. Penso che tra meno di un mese parto e l'unica cosa che vorrei è passare belle giornate con lui..
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Capisco il Suo travaglio, ma la scelta e' solo Sua.
E' una scelta profonda, esistenziale.
Forse su essa lei mette in gioco il Vostro rapporto.
Quindi nessuno puo' aiutarLa.!
Si guardi dentro, pensi a quello che vuole davvero. E non solo per il breve tempo che la separa dalla Sua partenza!
Ci faccia sapere, se vuole!
Saluti e auguri!.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
" Ho preso per diversi periodi anche tranquillanti, avevo attacchi di panico, tremavo, perdevo la sensibilità a mani, piedi e labbra. Questo rapporto mi sta distruggendo ma non capisco se la causa di tutta questa mia sofferenza sia prodotta solo dal mio carattere possessivo o se mi sento data per scontata."

Credo che tu abbia già pagato un "prezzo" molto alto per portare avanti una relazione di coppia disfunzionale, l'assenza di reciprocità genera una sensazione di inadeguatezza che ti ha indotta a sminuirti, in altre parole hai messo in discussione te stessa per non mettere in discussione la relazione, cercando di mettere a tacere la tua sofferenza con i farmaci.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Salve dr Camplone, capisce, ho già avuto il modo di stare senza di lui e nonostante i continui litigi siamo ritornati insieme. Ora la mia soglia di tolleranza è pari a zero e lui ha iniziato a pormi mille domande per qualsiasi cosa che faccio proprio come io faccio con lui e capisco che la cosa è assolutamente pesante. Quello che mi chiedo io è come affrontare la mia rabbia, come riuscirmi a sfogare prima di scoppiare con lui e nel momento in cui esagero e litighiamo se continuare a scrivergli e non lasciarli i suoi spazi lo rendi ancora più oppresso e lo allontani ancora da me.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Io invece mi chiederei da cosa ti fa arrabbiare anziché cercare il modo di "sfogare" altrove questa emozione illudendosi che non "inquini" il rapporto di coppia.
La distanza da sola non è una soluzione bisogna comunque partire dalla disponibilità ad ascoltarsi le scelte e i comportamenti saranno una naturale conseguenza.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Io mi sento di consigliarLe di cercare un contesto terapeutico in cui Lei possa elaborare questa identita' di "mamma" cosi' invadente per Lei.
Temo che non elaborarla e non "volerla elaborare" sia nocivo per Lei, e forse non soltanto per il rapporto con il Suo ragazzo.
Ci pensi con calma, non e' urgente, ma lo faccia!
I miei saluti! E auguri!
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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
non esiste la ricetta per potersi fidare di una persona?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Se esistesse fidarsi non sarebbe più una scelta, ma il punto non è la fiducia nell'altro è la scarsa considerazione del proprio malessere, altrimenti non sarebbero passati anni prima di accorgerti di essere "arrivata al limite".