Aiutare persona depressa

Buongiorno a tutti, non so più dove sbattere la testa e spero in un vostro consiglio esperto.

Io vorrei da voi sapere come è meglio comportarsi con una persona che soffre di depressione. Si tratta di una carissima migliore amica, a me molto vicina, siamo amiche da molti anni e, nel corso di questi è successo più volte (3/4) che lei cadesse in questo stato.

Vi elenco i motivi e la sua reazione:
Pene d'amore ---> difficoltà a stare prima a scola poi al lavoro ---> abbandono di scuola poi lavoro
Sentirsi inadeguata, poca autostima, TANTA FATICA NEL SCEGLIERE COSA FARE NELLA VITA....

Tutto questo la portaad ISOLARSI COMPLETAMENTE DAL MONDO, rinchiudersi a casa, nella sua camera e TAGLIARE TOTALMENTE I PONTI CON IL MONDO FUORI (amici...etc)
quindi rifiutare inviti per una pizza, rifiutare qualsiasi idea proposta (sia in gruppo che con me).... questi periodi duravano anche mesi....
L'ultima volta, 3 anni fa.... seguito il tutto da psicologa e terapia con gocce (non chiedetemi quali)..... sembrava stare meglio...finche l'anno scorso.... ha iniziato a prendere sempre meno gocce (seguita da specialista naturalmente) fino a smettere.... LEI FELICE ...NOI FELICI.... Pensavamo che fosse finita.

Vi spiego la ricaduta:
Test d'ingresso a laurea andato male - si trova di fronte ad una scelta.... cosa faccio della mia vita visto che non sono riuscita ad entrare al corso che desideravo? VUOTO.
Cosa vorrei fare della mia vita di alternativo? NIENTE - NON LO SO - -NON MI PIACE NEINTE ALL'INFUORI DI QUELLO.

Conseguenza dello stare a casa senza fare niente? RICADUTA GRAVE nell'oblio...
ISOLAMENTO.
Ha iniziato a non rispondermi al telefono, a rifiutare di incontrarci, a rifiutare i miei inviti.... già da un mesetto.... una volta sono riuscita tirarla fuori di casa, è venuta a trovarmi e inizialmente SGUARDO NEL VUOTO, E PIANTI...poi.... abbiamo iniziato paino piano un contatto...parlando.... anche del più e del meno...in un due orette era cambiata e tornata quasi la solita persona (allegra , buona disponibile che è quando è normale).... la sera mi ha scritto che passare con me quelle orette l'aveva fatta stare molto meglio ed era anche più "carica"....

Questo però...non ha servito a farla stare meglio, visto che ora siamo alla situazione iniziale.... evita qualsiasi approccio, rifiuta tutte le cose che - nella situazione normale - ama fare... dicendo che NON SE LA SENTE.
Da quel che so ha iniziato nuovamente terapia (non so se solo psicologica)

E IO NON SO COA FARE.
è giusto lasicarla in pace in attesa che stia meglio, non insistere, non cercarla....
è giusto spronarla? con inviti...
è giusto stimolarla mandandole le cose che potrebbe fare (io solitamente vedo qualcosa che potrebbe interessarla tipo corso/annuncio lavoro) e glielo mando.... ma forse è sbagliato...

qualsiasi cosa sopraelencata io provi a fare, mi sembra di sbagliare....quindi alterno giorni in cui le scrivo a giorni di silenzio.... non so. mi aiutate?


GRAZIE DI CUORE IN ANTICIPO.
[#1]
Psicologo attivo dal 2016 al 2016
Psicologo
Carissima,
la sua preoccupazione è più che lecita e dalle sue stesse parole si evince cosa sia meglio fare per l'amica.
Credo che si stia parlando di una persona molto giovane ed il suo allarme è ancora più fondato.
La situazione è molto delicata, sicuramente la sua amica è "reattiva" all'evento appena accaduto ed è giusto che lei faccia fi tutto per non portarla alla luce (tanto più se già seguita da un collega) quindi eviterei gli annunci su corsi e lavori, potrebbero frustrarla maggiormente.
Quello che è corretto fare, secondo me è spronarla con i vostri interessi comuni, invitarla ad uscire (rispettando anche i no e i silenzi, nella misura in cui non diventano preoccupanti..) e passare del buon tempo insieme, come avvenuto l'altra volta.
Non sappiamo quale sia la reale situazione interiore della sua amica, ma delle ricadute per un problema non chiuso definitivamente (specialmente per le problematiche dell'umore) sono normali..
Un caro saluto e mi faccia sapere come procede.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie davvero per il suo parere! Davvero mi ritrovo molto preoccupata e triste.
Età 25 anni.
Il tutto è iniziato dall 4° superiore.
Quindi da molti anni.

Il problema è che, lei mi dice di rispettare i suoi NO e i suoi SILENZI... dovessi fare questo, non la vedrei e sentirei più....per vederla e sentirla devo CONTINUARE AD INSISTERE...DIVENTANDO SICURAMENTE PESANTE... è giusto?
I suoi silenzi e le sue azioni sono già preoccupanti, anche per la famiglia.... che ho sentito...non sanno come comportarsi.... hanno anche loro le mie stesse domande.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
La depressione, lo tenga presente, si nutre degli altri.
Le illustro la prospettiva psicodinamica di tale patologia:
Se la persona "depressa" non riuscisse a creare pena e preoccupazione negli altri avrebbe fallito.
Perché? Perche' la pena e ancora di piu' la preoccupazione, la cura, la sollecitudine degli altri , confermano al 100% che si sta proprio male!
E questo e' il solo obiettivo del depresso che cosi' realizza la sua strategia: farsi compatire.

E' una patologia antipatica soprattutto per chi come Lei sia "amica". Lei e' la "vittima" migliore.
Non puo' fare nulla ma puo' preoccuparsi!

Quindi cara ragazza, inverta la Sua modalita' di preoccuparsi per la Sua amica.
Se davvero vuole aiutarla le consigli di curarsi con una terapia integrata psicofarmaci e psicoterapia.
Lei da amica e' la miglior cosa che possa fare!
Auguri! E forza!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Psicologo attivo dal 2016 al 2016
Psicologo
Certamente non intendo di lasciare che si isoli, ma se ad esempio la invita per un aperitivo e il suo è un no particolarmente sofferto le consiglio di proporre un altro giorno, così da fissare un appuntamento.
Se invece le sembra che possa essere più un no mascherato, ovvero che in realtà vorrebbe, insista pure ma non diventi pesante altrimenti la sua amica si sentirà sorvegliata e non la cercherà più.
Faccia l'amica.
Con silenzi preoccupanti mi riferisco a giorni e settimane, non momenti, chiaramente stiamo parlando di una persona affetta da depressione per cui è in carico da uno specialista. Questo significa che sta male e non basta la presa in carico per risolvere immediatamente il problema ma ci vuole del tempo che trascina con se una serie di sintomi.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Comunque riflettendo col fratello abbiamo capito che questi periodi arrivano sempre quando lei si trova a casa A NON SAPERE COSA FARE....

è possibile, anche stando bene, non trovare quualcosa che possa essere un'alternativa? è possibile non sapere, a 25 anni, cosa si vuole fare?
è possibile non sapersi "adattare" serenzamente...in attesa di trovare "la giusta strada"... è una cosa che abbiamo affrontato un pò tuti...perchè lei cade?
[#6]
Psicologo attivo dal 2016 al 2016
Psicologo
Certo, potrebbe essere, ma non sta a noi trovare la causa, piuttosto possiamo capire cosa potete fare voi, amici a famigliari.
è una cosa che abbiamo passato tutti, ma tutti i modi diversi, ogni individuo è unico e irripetibile.
Non si focalizzi sul perché, ma pensi ad aiutarla come amica.
Come ha detto la dott.ssa Esposito, l'unica cosa che può fare è comportarsi come amica e consigliare di continuare il percorso di cura,
a presto.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le vostre dritte e spiegazioni.
Ora dovrò cambiare anche io il modo di vedere questo stato e capire che la persona è malata e agisce in questo modo involontariamente. è molto difficile per chi sta bene, capire questo...e tante volte si sprona la persona e così facendo si fa ancora peggio..

Anche chi sta vicino a queste persone con queste problematche, dovrebbero avere la possibilità di confrontarsi con qualcunio di istruito per "imparare" cosa è meglio fare....

Vi ringrazio e vi auguro una buona giornata.
[#8]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

la depressione una "brutta bestia", che, se non viene curata adeguatamente, tende a ripresentarsi.

Nel Suo ruolo di amica, comprendere e incoraggiare sono le chiavi importanti.
Incoraggiare non significa nè giustificare, nè spronare; bensì, mano nella mano, percorrere insieme un percorso irto di ostacoli.
Talvolta significa stimolare un esame di realtà più adeguato: può essere un gesto da vera amica, anche se talvolta provoca risposte aggressive.

Sulle possibilità terapeutiche, Le proprongo di leggere.
Depressione: psicoterapia è più efficace dei soli farmaci nel lungo periodo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html

Saluti cari.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/