enuresi infatile come sintomo di disagio

Non so se sia corretto rivolgermi a degli psicologi, ma ho un problema con la mia bambina che non so bene come affrontare e credo possa essere interpretato come un disagio.
Si tratta della mia primogenita di 3 anni e mezzo. Un anno fa è nata la sorellina, lei sembrava tranquilla e un mese dopo ha scelto di sua spontanea volontà di togliere il pannolino.
A settembre ha iniziato la scuola materna e la bambina che è sempre stata con tutti senza problemi e che andava al nido sorridendomi quando la lasciavo (specifico però che frequentava solo alcuni giorni a settimana), ha iniziato a mostrare segni di sofferenza: "non voglio andare, non mi piace etc.." ho pensato fosse una fase del tutto normale, fino a quando a novembre ho ripreso il lavoro, alla scuola la accompagnavano i nonni e lei ha iniziato a soffrire ogni tanto di enuresi/encopresi sia di giorno all'asilo che di notte. Potendo usufruire delle ore di allattamento, ho provato a cambiare il mio orario e sono tornata ad accompagnarla ecco quindi che il problema è sparito quasi totalmente.
Dal primo aprile però ho iniziato nuovamente a lavorare a tempo pieno e puntualmente sono ritornati gli episodi descritti sopra, i primi giorni ho pensato "passerà" ma l'altro giorno a scuola (dopo 20 giorni dal rientro), si è addirittura fatta la pipì addosso per due volte nell'arco di 10 minuti.
Ho sempre cercato di non sottolineare troppo gli accaduti, spiegandole però di cercare di fare attenzione, lei risponde che a volte si distrae giocando e non si accorge che le scappa, a parole e negli atteggiamenti sembra serena, ma il mio timore è che possa in realtà soffrire la situazione.
Per questo vi chiedo un consiglio o un parere, non so se siano fatti a cui non dare troppo peso e legati a fasi dell'età, se sia meglio cercare di trovare il modo di tornare ad accompagnarla almeno ogni tanto o cosa fare..
Il tempo che riesco a dedicarle purtroppo non è moltissimo:
La mattina la accompagno dai nonni che la portano a scuola, alle 15.15 vanno a riprenderla e alle 18.15 vado a prendere lei e la sorella per tornare a casa, a volte si addormenta nel rientro in macchina quindi non resta proprio spazio per lo stare insieme salvo il sabato e la domenica ovviamente però sempre con la presenza della sorella...
Quando arriva a casa sveglia, ceniamo insieme, guardiamo un cartone e per la fiaba e le coccole prima della nanna lasciamo che decida lei se condividerle con me o con il papà.
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione e l'aiuto che saprete darmi
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
intanto fa benissimo a non sottolineare con la sua bimba gli episodi citati.
Ha parlato con gli insegnanti di sua figlia? Tutto bene alla materna?

Sorellina, inizio scuola materna con inserimento in nuovo contesto, ripresa di lavoro della mamma, cambiamenti ecc.possono essere fattori che hanno un peso sul problema in essere.

Senza allarmismi, sentirei il parere del pediatra e chiederei anche un consulto con un nostro collega esperto in età evolutiva per avere suggerimenti su come regolarsi con la sua piccola.
Quando si occupa della nuova nata cerchi di coinvolgere anche la più grande, se ha notato che il problema si riduce con una sua maggiore presenza, sarebbe opportuno magari cercare di trovare spazi da dedicare alla maggiore usando naturalmente il suo buon senso di madre per dosare bene le cose.
Per il resto tutto bene in famiglia, il clima è sereno?

Ci faccia poi sapere se crede.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio,
sì con le maestre ho parlato un pochino ma mi descrivono la bambina tranquilla e serena, anche se si sono stupite di questo "passo indietro".. appena possibile comunque proverò ad approfondire un po' di più il clima scolastico.
Anche a casa è tutto tranquillo, il papà mi supporta e cerca di ritagliare anche a lui dei momenti esclusivi con lei..infatti quando siamo tutti insieme il sabato o la domenica per lei è il massimo e il lunedì al contrario è il giorno più "a rischio incidenti".
Devo dire che invece di coinvolgere la grande con la piccola, soprattutto all'inizio ho cercato di mantenere spazi per una e spazi per l'altra, che però ora si sono ridotti all'osso e devono essere un po' condivisi..
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissima, molti cambiamenti ha dovuto assorbire questa sua bimba, pur con tutta la sua buona volontà , signora, qualche contraccolpo è inevitabile, fa bene a non drammatizzare , cerchi di avere qualche momento da sola insieme a questa bimba, che è normalmente gelosa, anche se non lo dice.. qualche volta una piccola uscita, una compera, un gelato voi due.. e cerchi se ce la fa di accompagnarla Lei .. sono nubi che passano , la bimba certo rimpiange il tempo quando eravate tutti per lei.., sono atteggiamenti regressivi, inconsci .. ci vuole pazienza , coccole e serenità ..
Cari auguri..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it