Divisa tra famiglia e amore

Salve , sono una ragazza di 26 anni fidanzata da 10 con un ragazzo che amo molto. La mia famiglia è una famiglia abbastanza complicata , il rapporto tra il mio ragazzo e loro non è mai stato dei migliori. Questo perché lui non aveva un lavoro non era di famiglia agiata ( a differenza loro ) e perche troppe volte mi aveva fatto soffrire. Dopo varie vicissitudini lui il lavoro L ha trovato e sembrava arrivata la calma . Una calma apparente .. All inizio ho raccontato di una famiglia complicata , loro infatti non hanno una mentalità aperta ( solo con le femmine di casa , i miei fratelli fanno ciò che vogliono) non sono mai andata a fare un week end da sola con il mio ragazzo ( con le mie amiche posso invece ) non posso mai ritirarmi troppo tardi ( orari ai limiti dell assurdo ) . Tutte queste chiusure mentali al mio ragazzo mai sono piaciute ovviamente nemmeno a me , ma dopo anni di insistenze per cambiare le cose senza ottenere successo mi sono rassegnata. Sabato sera dopo L ennesima litigata per le loro "chiusure " con il mio ragazzo lui sbotta davanti ai miei e iniziano a litigare con toni molto accesi fin quando mio padre non lo caccia di casa . Detto questo premetto che mi manca Un ultimo esame per la laurea e proprio non riesco a studiare. Da una parte amo la mia famiglia e non voglio deluderli non voglio che soffrono , ho da un anno perso mia nonna e il suo lutto non sono riuscita ancora a elaborarlo, da un lato amo il mio ragazzo perché sono tanti anni che stiamo assieme e non immagino una vita diversa senza di lui . Vivo in un limbo non so come affrontare questa situazione e mi sembra che io non abbia 26 ma 16 anni !
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

<<mi sembra che io non abbia 26 ma 16 anni !<<

Tutti questi dilemmi,
questi dubbi,
desideri di non scontentare nessuno..

sì, non sono confacenti per l'età anagrafica.

Ma si sa che la psiche ha un'altra età e ha bisogno di tempi di maturazione.

Il punto centrale mi sembra essere la necessità di fare un passo di allontanamento dalla Sua famiglia d'origine, per poterne fare uno di avvicinamento al Suo fidanzato che rappresenta la Sua prossima famiglia.

In molte famiglie ciò non avviene in modo indolore: i genitori criticano, impongono, suggeriscono, insinuano..; i figli non vogliono contrariarli. E tutto questo rende difficile un transito che - di per sè - sarebbe naturale.

Fortunatamente Lei è alla fine del percorso universitario, e dunque inizia a progettare il "dopo".
Occorre un ultimo sforzo per l'ultimo esame.

Ce la può fare.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Temo che la Sua situazione di contesto "remi contro" una Sua reale emancipazione.
Non e' forse una questione di eta'. E di questo e' bene Lei prenda atto.
Quale sia il contesto familiare e culturale delle Sue amiche conta poco ai Suoi fini.
Come avete stabilito di regolavi il Suo fidanzato e Lei?
Se ha "retto" 10 anni come avete pensato di proseguire la Vosta vita? Sposarvi? Combattere?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio la dr.ssa Brunialti e la dr.ssa Esposito per la vostra cortese risposta ,
Si dottoressa Esposito la nostra decisione anche prima di questa lite era quella di sposarci. Il fatto è che sento profonda insoddisfazione da parte dei miei genitori, come se io fossi la figlia che li avesse "delusi" e dall altra parte ho il terrore che i rapporti tra il mio fidanzato e loro non saranno mai idilliaci e questo mi ferisce . Le sembrerò una pazza , forse, ma è come se sentissi già da ora il peso dei loro rapporto conflittuali .
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Cara ragazza, la comprendo, ma quello che le conviene fare ora e studiare, studiare a prescindere dalla sua paura dei genitori, dalla sua rabbia , ora non ci deve pensare , più ci pensa e meno si salva..perchè quando si sarà laureata, automaticamente i rapporti coi suoi cambieranno, perchè si avvicina il lavoro, suo , e aumenta il suo, di Lei, potere contrattuale, lei ha paura di perdere i genitori , ma anche loro , mi creda, hanno paura di perdere Lei .
Ora dipende dai genitori anche economicamente penso, domani ..coi suoi soldi sarà meno ricattabile e potrà discutere , mediare..Potrebbe anche farsi aiutare da un Collega per sentirsi compresa e appoggiata, ci sono anche i Consultori che appunto si occupano di dinamiche familiari.. Coraggio, prenda in mano la sua vita..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Ci sono situiazioni nelle quali l'amore dei genitori per il genero (o nuora) non nasce con facilità.

Quali le cause?

La gelosia (nessuno può andar bene perchè porta via la figlia)
Le aspettative troppo elevate verso chi si deve "meritare" la propria figlia
Un ipercriticismo spinto
altro (a Lei completare)
altro ancora (a Lei completare).

E in ogni caso la strada dei figli è quella di staccarsi dalla famiglia d'origine per farne una propria; che piaccia o no ai genitori...
Anche se questo crea un inevitabile dolore in tutti.

Se non succedesse saremmo di fronte a forme patologiche di attaccamento o dipendenza.

Ma talvolta il tempo insegna ai primi ad apprezzare i "nuovi entrati".
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara Signorina,
Puo' darsi che i rapporti fra i Suoi e il Suo futuro marito non saranno mai idilliaci, ma a fare quadrare il tutto dovra' esserci il Suo equilibrio.
Se Lei non permettera' a persone "terze" di creare davvero problemi riuscirete a stabilire una vita accettabile. Il minimo comune multiplo e' Lei. Non lo dimentichi! Quindi equilibrio e non privilegiare alcuna delle due parti. Almeno inizialmente. Poi quando verranno i figli le scelte saranno per la famiglia che avrete creato.
E' normale questo! Non si scoraggi!
I miei auguri!