autocontrollo

Salve,
Vi scrivo perché ho un problema.
Il fatto è che mi manca l’autocontrollo. Tra poche settimane ho gli esami e non riesco a concentrarmi nello studio perché mi distraggo spesso, penso troppo a tutto ..
In più ho preso una cotta per un ragazzo del mio corso e quando lo vedo arrossisco molto
e non capisco nulla .. Sono già tanto timida di mio e quindi ho paura per gli esami a non riuscire
a concentrarmi. Continuo a mangiare fuori pasto cibi che fanno male per il nervoso e ultimamente
sto ingrassando tanto. Non riesco a trovare un equilibrio e portare a termine i miei obiettivi perché
mi lascio coinvolgere da quello che mi succede intorno ..
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
Quando parla di mancanza di autocontrollo, si riferisce all'assunzione sregolata di cibo oppure c'è dell'altro?
Che intende per "mi faccio coinvolgere da quello che mi succede intorno"?
Si tratta di primi esami che deve sostenere o ne ha già sostenuti altri?
Il pensare "troppo a tutto" avviene sotto forma di preoccupazione? Glielo chiedo per capire se magari possa eventualmente trattarsi di ansia scaturita magari da una insicurezza di fondo.

Cordialmente

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Le diro' una cosa che forse non Le piacera', ma devo, se Lei vuole essere davvero aiutata.
Per migliorarsi DEVE IMPARARE A SOFFRIRE.
L'impegnarsi nello studio, il mantenimento di un regime alimentare corretto sono SFORZI.
Che Lei non riesce a fare.
Mi chiedo che educazione abbia ricevuto, che stili di vita abbia appreso.
La Sua famiglia? I genitori cosa fanno? La seguono?
E' stata allenata da bambina a raggiungere degli obiettivi?
Cerchiamo di inquadrare il Suo contesto familiare, poi se crede ci aggiorniamo.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, concordo con la Collega, sono i primi esami, Lei è giovane, anche a fare la studentessa universitaria si impara, che è diverso da quando si è al Liceo, bisogna imparare a gestirsi il tempo diversamente , l'ambiente diverso , nuovo, le leggi non scritte , quindi sarà preoccupata, anche in ansia, come no, è normale suvvia, forse non si sente tanto sicura, tanto in pista e così via.. un pò alla volta vedrà che ingrana anche Lei, pasticciare e mangiare sciocchezze malsane .. capita.. si dia tempo e fiducia, cerchi di fare alleanza e amicizia con qualche suo collega.. se guarda bene intorno, vede che è pieno di ragazzi imbranati che fanno finta di niente , di ragazze che stan da sole o con una sola amica .. tutti che aspettano che Lei sorrida, che chieda di quel libro di quell'orario..propri a ..buttarsi , senza tanta autocritica..
Auguri per tutto , ci riscriva se vuole, restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
I miei genitori mi vogliono bene , mi incoraggiano spesso ..
Ho già sostenuto degli esami. Nel senso che basta poco per farmi mandare in tilt. Ho spesso la testa tra le nuvole. Se sbaglio qualcosa ci penso per ore.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Talvolta i genitori sono disattenti alle debolezze dei figli. Talvolta tendono a giustificarli per amore, temendo di fare loro male esibendo maggiore severita' o richieste piu' incisive.
Ma questo non e' sempre una buona strategia.
Ora Lei si sta rendendo conto di cio'.
Ne parli con loro. Chieda aiuto.
Perche' la vita bisogna essere in grado di fronteggiarla .
Auguri!
[#6]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Ok, va bene. Vi ringrazio per le risposte .