Ansia, genitori, relazioni

Gentili dottori,
Ho 23 anni, non ho mai avuto una relazione più o meno stabile, per alcuni problemi di timidezza che tuttavia, crescendo, si sono dissipati abbastanza. Le poche relazioni che ho avuto sono sempre durate pochi mesi, pertanto non ho mai avuto modo (né voglia, sinceramente, poiché ancora non mi sentivo pronta), di andare "fino in fondo" sul piano fisico.
Adesso sono single da un paio di anni, tuttavia in questo periodo sto conoscendo un ragazzo che mi piace molto.
I problemi iniziano qui. Ho un buon rapporto con i miei genitori, tuttavia sono molto all'antica. Sono entrambi arrivati vergini al matrimonio, si sono sposati piuttosto giovani, non hanno mai fatto vacanze insieme da fidanzati, eccetera. Per quanto riguarda la sessualità non sono mai riuscita ad avere un dialogo chiaro e schietto con loro: per loro il sesso si fa dopo il matrimonio, punto.
Mia madre, quando nei discorsi lascio intendere o dico apertamente che la vedo in modo differente, "mette il muso", chiude il discorso, va via. Questo suo modo di fare mi ferisce (ho provato a fargliene parola, inoltre, ma non c''è stato nulla da fare), ma lo sopporto. Il problema è un altro.
Da ventitreenne ancora vergine, questa condizione "familiare" un po' mi pesa. Perché da un lato so che vivere la propria sessualità (in maniera consapevole e responsabile) è un passo naturale nella vita di tutti. Dall'altro questa visione estremamente "chiusa" da parte della famiglia mi blocca. Al solo pensiero di avere un rapporto sessuale, pur con una persona a cui voglio bene, mi viene l'ansia, mi viene quasi da piangere. Non solo pensando al "durante", ma anche, e soprattutto, pensando al "dopo". So che verrei assalita dai sensi di colpa, so che soffrirei moltissimo. Tutto questo "blocca" qualunque mio approccio nei confronti dell'altro sesso, perché so che pure se intraprendessi una relazione non riuscirei a viverla come vorrei e fino in fondo. È molto frustrante.
Cosa devo fare per riuscire a superare questi blocchi? A volte penso che, se andassi via di casa, per forza di cose sarei più "libera", ma purtroppo per adesso le mie condizioni economiche (sono una studentessa) ancora non me lo permettono...

Vi ringrazio.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Questa Sua ILLUSIONE di potere mutare in modo cosi' radicale le Sue convinzioni solo per effetto della NON PROSSIMITA' sarebbe da analizzare profondamente.
Nel modello psicodinamico a cui faccio riferimento esiste un GENITORE INTERIORIZZATO che guida il comportamento del soggetto FIGLIO.
Cio' PER FORTUNA direi, oppure il modo di comportarci sarebbe gestito al 100% dal contesto e dalla societa'. E mi permetta di essere un po' disperata pensando che cio' possa accadere!
La famiglia non la si perde mai. E' una struttura all'interno della quale si e' costruita la nostra struttura individuale.
Quindi si interroghi profondamente sulle Sue convinzioni e su quali valori poggino!
Una cosa di cui occorre essere davvero consapevoli sono i propri principi perche' sono questi i veri costrutti su cui possiamo contare per vivere soddisfatti di noi stessi!
I miei saluti e auguri.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, esiste infatti.. il genitore interno.. di cui teniamo conto e che a volte ci disapprova, nasce come interiorizzazioni dei divieti, delle norme dei valori con cui siamo stati educati..Però è possibile rileggere con un Collega dal vivo, la nostra storia ed anche comprendere perciò che i nostri genitori ci hanno cresciuto ,educato alla luce di modelli culturali che ora possono essere rivisti, compresi e superati, perchè il nostro mondo è diverso, e perchè spesso i figli hanno più strumenti culturali per gestire le proprie storie e le proprie emozioni..
Tenga conto dei valori che le sono stati trasmessi, ma anche cerchi di diventare più autonoma nelle scelte della sua vita, il che non vuol dire essere ribelle ed irriconoscente, ma diventare più forte, capace di proporre letture diverse della realtà, non una brava figlia obbediente che rinuncia a vivere..
E studi , bene e tanto , la libertà si conquista , insieme alla credibilità anche attraverso il lavoro..
Cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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