Crisi o altro?

Buon giorno,
spiego brevemente la situazione.
Sono fidanzata da un anno e mezzo con un ragazzo della mia età che amo.
Quando ho iniziato a frequentarlo è stata una ventata di aria fresca.. Uscivo da una storia malata in cui ho sofferto molto e con lui ho rivisto la luce.. Premuroso, dolce, affettuoso.. Cosa potevo chiedere di più? Sono rinata!!
Poco dopo il nostro rapporto si è "trasformato" in burrascoso, forse più per causa mia che sua.. Ho sofferto molto in passato e di conseguenza la paura che questo poteva verificarsi di nuovo mi portava a dubitare di ogni cosa. Specifico che anche fatti accaduti con lui mi hanno portato a diventare così.. Non mi ha mai tradito ma si è preso gioco della troppa fiducia che gli ho dato.
Fin da subito, mi ha portato a casa sua (vive solo) e mi sono sempre trovata bene anzi.. l'idea di andare a convivere ha iniziato a farsi sempre più insistente e anche il pensiero di avere un bimbo ha iniziato a solleticarci.
Finalmente a gennaio mi chiese di andare a convivere.. Ero felicissima, ho acquistato le ultime cose che mancavano e non vedevo l'ora di trasferirmi ma solo dopo una settimana di prova sono tornata a casa. Non mi sentivo a mio agio, era troppo il peso, troppa la responsabilità e troppi i cambiamenti.. Da allora le cose sono andate sempre peggio e spesso ci ritroviamo a discutere perché io non voglio più andare lì e quando vado, vado perché devo e non perché ne ho realmente voglia... quando sono lì mi sento in gabbia!!
Mi sta facendo soffrire moltissimo questa cosa tanto che ho iniziato a chiedermi se è davvero l'uomo giusto per me.. Com'è possibile che ora io abbia tutti questi dubbi? Com'è possibile che non vedevo l'ora di andare a vivere con lui e quando è successo sono "scappata"?
Vi prego aiutatami, non so più come venirne a capo.!!
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
La convivenza prevede una ristrutturazione importante. Vale a dire che alcune persone hanno bisogno di tempo per rimodellare il proprio spazio vitale e condividerlo con un'altra persona. Questo varia anche in base al tipo di rapporto che si è instaurato con i propri genitori. Lei vive da sola o con i suoi genitori?
Inoltre dovrebbe chiedersi se ha deciso di "camminare" davvero accanto al suo fidanzato oppure i problemi di cui lei ci parla sono più radicati e magari andrebbero risolti o perlomeno affrontati prima di pensare a una convivenza.
Cordialmente

Dr.ssa Marta Stentella - Roma e Terni
Psicologa Clinica e Forense, Psicodiagnosta
www.martastentella.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dott.ssa per il riscontro.
Vivo ancora con i miei genitori e il rapporto con loro è buono.. Mamma per me è una figura fondamentale!!
Credo che i problemi andrebbero affrontati ma mi rendo conto che quando ne parlo con lui definisce il tutto mie "paranoie" specificando che per lui non c'è nulla che non va!! Anche questa difficoltà nel convivere per lui è solo un mio problema..
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
E lei cosa ne pensa?
Crede che il suo ragazzo abbia ragione?
Cosa si aspetta da lui?
Ma soprattutto, lei è pronta per lasciare la sua famiglia d'origine e svincolarsi dai suoi genitori?
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dopo
Utente
Utente
Io penso che i problemi vanno affrontati insieme.. Ammetto a volte di essere paranoica e purtroppo ho un brutto difetto, quello di pensare troppo!!
Da lui vorrei solo più sicurezza e protezione, credo che è una cosa che mi manca per poter andare a convivere.. A dire la verità non mi piacciono nemmeno certe sue abitudini ma sono sciocchezze!!
Il distacco dalla mia famiglia la vedo come una cosa grande che prima o poi dovrò affrontare.. È come se mi mancasse un input per andare a vivere con lui!!
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Dr.ssa Marta Stentella Psicologo 355 5
Gentile utente,
All'inizio del suo consulto ha subito precisato di amare questo ragazzo. A questo punto le chiedo: ne è sicura?

Per fare chiarezza e conseguentemente la cosa giusta per lei, le consiglio di rivolgersi ad un collega della sua zona. Quando si è coinvolti è difficile capire e soprattutto prendere decisioni. Un professionista competente potrà aiutarla sia a far chiarezza sui suoi sentimenti, sia, eventualmente, a elaborare il distacco dai suoi genitori.