Pensieri sulla sua ex ragazza

Buonasera Gentili Dottori,
Desisererei avere un Vostro parere.
Vivo una bellissima storia con il mio ragazzo di quattro anni più grande da ormai due anni. Sono davvero molto felice con lui, è un ragazzo premuroso, attento, amorevole e mi fa star bene.
Da qualche tempo lui mi ha confidato che il suo rapporto con la ex ragazza durato un paio d'anni, si è concluso tre anni fa perchè le è stato offerto un lavoro all'estero e di conseguenza lei ha lasciato l'Italia; qualche mese dopo la ragazza è rientrata per una decina di giorni, lo ha ricontattato e sono usciti insieme diciamo non come semplici amici.
Io sono consapevole che il passato sia passato e che ora stia con me, mi ami e che non gli interessi minimmente nessun'altra, come lui mi ripete rassicurandomi, ma i sentimenti non sono del tutto razionali, no? Ho paura che una storia conclusasi non per cause interne (es non andare più d'accordo, non stare più bene insieme...) ma per cause esterne (quindi la partenza di lei) possa avero fatto restare con il pallino del "Ma come sarebbe andata se...?" dal momento in cui si trovavano bene insieme. Tutte queste paure esistono anche per il fatto che non è da escludere ,non si sa mai nella vita, che questa ragazza possa un giorno rientrare permanentemente in Italia.
Mi piacerebbe ricevere un Vostro parere.
Grazie per la disponibilità.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, leggendo le sue parole mi sono chiesto se la confidenza di lui circa il suo rapporto con la sua ex non abbia creato in lei qualche sospetto.

La sua narrazione mi fa pensare che è importante intuire i sentimenti di chi amiamo e, se sentiamo amore, è importante avere fiducia.
Certo garanzie non ce ne sono quando si vive un amore, anzi quando si vive. "Non si sa mai nella vita", lei dice in proposito, e non ha tutti i torti. Non è da escludere che questa ragazza rientri, così come non possiamo escludere che non ne arrivi un'altra.
Con le mie parole ci tengo a suggerire una distinzione che ritengo importante tra l'avere fiducia e l'avere garanzie certe.

Come le dicevo, mi sono chiesto se ha cominciato a porsi delle domande dopo la sua confidenza. Se così fosse, potrebbe essere utile capire come mai di recente lui ha scelto di raccontarle questo suo passato. Se ha voglia di dire, lei che ne pensa in proposito?

Accanto a questo, vorrei anche chiederle se le sembra di avere qualche timore o insicurezza in generale, magari legati a certi vissuti delle sue esperienze esistenziali. La mia domanda è legata alla possibilità che il modo in cui leggiamo le cose intorno a noi possa essere in parte condizionato dalle nostre esperienze del passato e dal nostro mondo interiore.

Infine vorrei aprire una riflessione legata a una mia suggestione sull'intensità di un sentimento, e quindi mi chiedo se il suo ragazzo e la sua ex si siano davvero lasciati solo ed esclusivamente per la distanza.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
La ringrazio per la celere risposta.
Innanzitutto conoscevo da tempo la storia della ex partita per l'estero, quello che non sapevo e che mi ha detto non molto tempo fa è che nel brevissimo periodo in cui è tornata si siano rivisti. (ovviamente lui in quel periodo non mi conosceva ancora). La motivazione del perché me lo abbia raccontato è probabilmente che alcune volte tendo a dire alcune piccole cose, anche se in modo sempre discreto, che lo inducano, certamente solo se ne ha voglia, a parlare del suo passato; non lo faccio spesso, solo talvolta. I "pensieri" ovviamente mi sono sorti quando ho saputo l'ultima parte.
Per quanto riguarda la domanda secondo cui i miei timori potrebbero derivare da esperienze passate, sì è vero; ho avuto un ragazzo per qualche anno in precedenza di cui inizialmente mi fidavo davvero molto ma che purtroppo ha ripetutamente tradito la mia fiducia con tradimenti, mancanze di rispetto, etc... Dalla fine di quella relazione che mi ha segnata molto faccio fatica a fidarmi, anche se sono consapevole che non tutte le persone siano così e che in una relazione come dice Lei non si possano avere garanzie certe e che non abbia nessun senso cercarle. Quello che ci tengo a precisare è che la mia non molta fiducia non si ripercuote sulla relazione in quanto, a parte volermi sentire rassicurare ogni tanto, tendo a non darlo a vedere perché so in cuor mio che i miei timori non hanno senso di esistere.
Alla sua ultima domanda non saprei rispondere, non so se effettivamente la decisione della separazione sia stata esclusivamente per la partenza, so che lui ha deciso sin dall'inizio di non provare ad avere una relazione a distanza. Quello che so è che si trovavano bene insieme, non di più.

Cordiali saluti
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Se è stata lei ad aprire il discorso mi sento più sereno nel dire che non mi preoccuperei. Diverso sarebbe stato se lo avesse introdotto lui, perché mai lo avrebbe fatto era la domanda che sarebbe stato necessario porsi.

Ma non è così, quindi forse in parte ci sono alcuni timori suoi, che non riguardano però lui, legati a un passato che, da come dice, sembra essere stato purtroppo doloroso. E può avere generato alcune insicurezze in lei.

Posso chiederle se sente una qualche forma di disagio nel dire che suggerisce a lui di parlare del suo passato? Teme che possa essere sbagliato farlo?

Glielo chiedo perché non vorrei che si sentisse fuori luogo a cercare rassicurazioni. Senz'altro se non c'è motivo di avere dubbi, dobbiamo chiederci come mai a volte viviamo un senso di incertezza. E se questo vissuto affonda nel nostro passato, è giusto non coinvolgere chi non c'entra, anche per proteggere la propria coppia attuale, che mi sembra di capire si fonda sull'amore.

Tuttavia, se lei ha delle ferite, non deve farsene carico da sola, tenendosi tutto dentro. Potrebbe essere una ricchezza condividerle nel modo delicato in cui sono sicuro sappia porsi, affinché possa prendersene cura.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#4]
dopo
Utente
Utente
Il mio disagio nel chiedere del passato riguarda soprattutto il fatto che sono consapevole di farlo per conoscere più cose che mi portano a credere in modo illusorio di avere maggiormente il controllo.
Di solito tendo a non condividere pienamente queste mie paure con lui in quanto non vorrei che se ne facesse carico e pensasse che non mi fido di lui per qualche strano motivo, dal momento in cui le cause hanno un'altra origine.
In ogni caso La ringrazio davvero molto, mi ha rassicurato sulle mie paure e d'ora in poi cercherò con tranquillità di avere molta più fiducia in lui essendo consapevole che non ha senso in una relazione la ricerca di garanzie certe.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Ha ragione, è giusto che sia lei a farsi carico di se stessa e condivido la sua riflessione sull'illusorietà del controllo.

Certo avere qualche rassicurazione è anche umano, soprattutto se è consapevole, come mostra, che non si tratta di sfiducia verso di lui, ma di qualche paura personale.

Il fatto di poter condividere il suo mondo interiore, nel modo garbato e riflessivo con cui lo ha fatto qui, potrebbe essere anche una ricchezza. Non con l'obiettivo di addossare a lui una responsabilità che non ha, ma con l'intento di aprire il proprio cuore e alcune personali vulnerabilità, che tutti noi possiamo avere. Significa anche aprire la narrazione delle sue memorie insieme a lui.

Le mie parole, inoltre, volevano essere anche un suggerimento affinché lei non si tenga tutto dentro e non porti un carico emotivo tutto sulle sue spalle. Magari potrebbe anche valutare, se la situazione lo richiederà, di parlare con uno psicoterapeuta.

Grazie a lei per il nostro scambio,
Enrico de Sanctis