Disturbi psicosomatici?

Salve,
mi chiamo Anna Chiara, sono qui per chiedere un parere su ciò che mi sta succedendo. Ho 33 anni, sono un'insegnante di scuola primaria. Sono una persona molto emotiva, lunatica, sensibile, dinamica. All'età di 20 anni ho sofferto di gastrite nervosa, per motivi lavorativi; qualche anno dopo, nel 2009, ho iniziato ad avere problemi intestinali,dovuti sempre a cambiamenti lavorativi. Mi è sempre stato detto che non ho nulla,se non un'ipersensibilità intestinale, dovuta anche dall'ansia e devo dire che negli ultimi anni inizio a pensare che sia così, poiché mi sono accorta che nei periodi di stress o preoccupazioni, quando mi agito avverto mal di pancia o di stomaco. Vengo da un anno e mezzo di intense preoccupazioni lavorative, ho dovuto affrontare un periodo in cui sono stata depennata dalle graduatorie ( che mi permettono di lavorare) ingiustamente e questa cosa l'ho vissuta molto molto male, perché è come se mi avessero svuotato di tutti i miei sacrifici di anni e anni che avevano in qualche modo costruito un po' la mia autoaffermazione. Ora mi ritrovo a combattere per i miei diritti tramite avvocato, concorsi su concorsi per poter fare il mio amato lavoro. Attualmente lavoro,ma lontano; faccio parecchia strada, anche se sono più tranquilla. Mi sono accorta però, che i cambiamenti creano in me vari disagi, poiché quando devo affrontare alcune situazioni,che non sono propriamente quelle che desidero,fatico ad adattarmi ed entro in uno stato di non totale tranquillità, con disturbi di pancia annessi, che creano in me stati di paura e forte autocontrollo al fine di non stare male; mi spiego meglio: lavoro fuori, so di non essere vicino a casa, dunque faccio colazioni misere, al lavoro mangio cose leggere per paura di sentirmi male all'improvviso. Mi è successo una mattina di partire con un po'di agitazione da casa, arrivata a scuola mi sono sentita poco bene,andando in bagno 2/3 volte; il fatto che fossi lontano da casa e che fossi andata al bagno al mattino( cosa che non mi succede mai),ha creato in me il panico. Da quel giorno sto sempre" sull' attenti", come se aspettassi mal di pancia o l'arrivo di chissà cosa . Non riesco a controllare queste sensazioni e il pensiero di potermi sentire male all'improvviso mi terrorizza,tanto che spesso rinuncio anche a cene o giornate intere fuori casa. Sono consapevole che non va bene questo atteggiamento, sono anche consapevole che sto sprecando tanti giorni della mia vita, rinunciando a cose piacevoli, ma non riesco a cambiare. Ho provato fitoterapia, senza effetto; meglio con l'omeopatia,che mi fa stare un po' più serena. Come mi devo comportare? E' il caso di rivolgersi ad uno specialista come lei, oppure posso lavorare su me stessa? Mi creda, lo faccio continuamente,ma è come se avessi stabilito una connessione forte con il mio apparato gastrointestinale, da cui non riesco a scindere. Attendo con "ansia" la sua risposta.
Anna Chiars
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Buonasera,
casi come il suo sono trattabili dalla psicoterapia, spesso con successo. La terapia strategica breve in particolare ha casistica e protocolli specifici
Le consiglio perciò di consultare uno psicologo che possa valutare più da vicino il caso, anche perchè a quanto sembra il suo è un problema ricorrente in diverse occasioni di stress e rischia perciò di vederlo rispuntare più volte.
cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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Disturbi psicologici e mente-corpo