Troppa presunzione?

Buonasera, vi illustro brevemente, se riesco, la mia situazione. Ho 36 anni e mai avuto una relazione stabile. Non ne ho l'esigenza e questo mi porta spesso ad avere fugaci e brevi relazioni. Questo, attenzione, non è da confondersi come un sintomo di "leggerezza" nel "darsi" agli uomini perché spesso nemmeno arrivo ad avere un contatto con l'uomo che mi piace. Non credo di non piacere anzi, ma non ho avuto nella vita tante occasione per incontrare uomini e spesso chi incontro semplicemente non raggiunge le mie aspettative. Sono onesta e non ipocrita: non mi piace chiunque e anche l'occhio vuole la sua parte. Mi sono adeguata alla situazione del momento: l'uomo spesso vuole essere corteggiato ed a me, se da un lato mi rattrista perché credo che a qualsiasi donna piace essere apprezzata e corteggiata, dall'altra mi rende "cacciatrice" perché in fondo ora che sono donna adulta e indipendente, voglio essere io a scegliere con chi voglio passare serenamente il mio tempo. Se poi sarà per tutta la vita non sò, non sono così ottimista. Non dovessi trovarlo, sto bene anche da sola. Questo è sintomo di arroganza ? Perché ho paura che questa mia "indipendenza" e attitudine a fare il primo passo mi sta portando a far scappare le persone e mi dispiace perché ho conosciuto una persona che mi sta piacendo veramente. Non capisco perciò se lui non si fa avanti perché oramai sto facendo tutto io e si aspetta quel qualcosa in più, se è timido , o se semplicemente conoscermi in fondo poco gli interessa. Ci ho passato un estate intera a leggere i suoi comportamenti, tra un caffè ed una chiacchiera ... lui sempre molto gentile e predisposto verso di me cosa che lui stesso mi ha dichiarato (...." mi fa molto piacere conoscerti ed avere il tuo numero "...) ma per via del suo lavoro i nostri incontri sono sempre stati veloci e inconcludenti e soprattutto non mi ha mai contattata. Ragion per cui dopo tutti questi mesi (lo conosco a Luglio e gli ho scritto a Gennaio) mi son decisa a fare io il grande passo: messaggino cordiale al cellulare. Ho ottenuto gentile risposta. Appunto ... gentile. Ma nulla di pù. Ad ogni mia domanda una sua risposta ma da parte sua nessun altro interesse o domanda o un qualcosa che potesse farmi capire un interesse per me. Capirlo mi risulta difficile ma temo di aver davvero peccato di presunzione nell'aver pensato che anche lui davvero fosse attratto da me e che volesse davvero conoscere quella ragazza carina, dai modi gentili che tutta l'estate gli girava intorno. Ringrazio chi volesse aiutarmi a capire qual è la chiave di lettura per la mia situazione. Saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
dove c'è strategia non ci può essere la possibilità di scoprirsi a vicenda in modo autentico, ma solo uno sterile e logoro gioco delle parti che oggi vede i ruoli invertiti: la cacciatrice è la donna e la preda è l'uomo, ma alla fine resta tutto confinato nel "recinto"della strategia e poco importa chi sia a cacciare e chi si nasconde.
Il corteggiamento è un rituale profondamente in crisi nel quale ogni possibilità di entrare in relazione con l'altro viene accuratamente sottoposta ad un controllo costi-benefici che ne compromette sul nascere ogni forma di spontaneità e quindi di autenticità.
Non ho chiavi di lettura da offrirle perché viviamo in un'epoca nella quale il narcisismo e l'insicurezza stanno "soffocando" la possibilità di essere se stessi anche quando entriamo in relazione con l'altro.
Tuttavia vorrei offrirle un piccolo spunto di riflessione:
provi a rileggere la sua richiesta provando a sostituire il verbo "penso" con il verbo "sento" e forse troverà da se le risposte che sta cercando.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

dal momento che non ha mai avuto né voluto una relazione stabile e che ora si trova alle prese con il decifrare le intenzioni e i comportamenti di una persona che Le piace, vorrei chiederLe se ha mai pensato a ciò che non Le permette di avere una storia sentimentale profonda? Forse qualche paura? Forse, nel dire a se stessa che non ne ha avuto l'esigenza, c'è una difficoltà sua?

Per quanto riguarda quest'uomo, mi pare importante che Lei già abbia riconosciuto che lui non La cerca, pare gentile ma non interessato davvero. Secondo Lei che cosa trova attraente in quest'uomo? Forse il fatto che lui abbia uno schema completamente diverso dagli altri e quindi Lei si sente confusa e presuntuosa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Ringrazio la dott.ssa Camplone per la celere risposta.
Tutto ciò che mi scrive in effetti non mi è nuovo ed ha descritto benissimo cio che volevo dire in fatto di "strategie moderne" se mi passa i termini.....
Vorrei mettere in pratica il suo suggerimento ma rileggendo il mio scritto temo di non aver usato la parola "penso" o "pensare" .
Ad ogni modo il punto e un altro: il mio è un comportamento ostile? Arrogante nel voler fare sempre la prima mossa? L essere per tanto tempo sola e indipendente puo nuocermi contro? Perché quando conosco qualcuno che mi piace e mostrandomi sincera vado dritta al punto ..l'uomo scappa? Al di là del singolo caso che ho descritto mi sta capitando anche in altre circostanze...
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Utente
Utente
Grazie anche a lei Dott.ssa Pileci. Davvero mi creda, non so se ci sia qualcosa di sbagliato in me...non capisco. La chiave di lettura mi serve a capire proprio questo. Attraverso il mio racconto volevo appunto illustrarvi il mio modo di vedere le cose. Non mi ritengo una bisognosa di attenzioni ma ahimè spesso cado in questo dubbio....specialmente se davanti ho "un uomo che mi piace" anche solo un piacere acerbo e fisico come è giusto che sia agli inizi di una conoscenza.
Di lui mi attrae proprio la riservatezza e la timidezza che riserva nei miei confronti ....è questo che mi sta legando a lui.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Nulla di male nell' essere sincera e diretta, ma comprenderà che essere diretta o "troppo diretta" e sincera (riguardo cosa e con chi) non appena conosciamo qualcuno... sì, potrebbe anche spaventare il nostro interlocutore!

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Il mio suggerimento si riferisce proprio alle strategie derivanti dalla nostra razionalità che, a volte, ci distraggono dalla possibilità di entrare in contatto con le sensazioni/emozioni che stiamo vivendo e ci inducono a polarizzare gran parte della nostra attenzione sull'altro.
Ascoltarsi è possibile se siamo disposti a sospendere il giudizio sia verso noi stessi sia verso l'altro, rinunciando alla tentazione illusoria e fuorviante di tenere tutto sotto controllo.
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Utente
Utente
Buongiorno, ... dott.ssa Pileci ma cosa ci sarà mai da spaventarsi per aver fatto capire molto discretamente ad un uomo che ci piace ?
Dicono che la vita è una sola, non bisogna avere rimpianti, e allora ... " su dai! glielo devi dire prima che sia troppo tardi ! "

Dott.ssa Camplone... più che avere tutto sotto controllo mi piacerebbe davvero entrare nella mente di certe persone, capire cosa distingue gli uomini dalle donne perché obbiettivamente io non creo ci siano chissà quali differenze .........


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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
" più che avere tutto sotto controllo mi piacerebbe davvero entrare nella mente di certe persone, capire cosa distingue gli uomini dalle donne perché obbiettivamente io non creo ci siano chissà quali differenze ........"

Purtroppo o per fortuna le differenze ci sono e le evidenze scientifiche provenienti dalle neurosciense ce lo confermano quotidianamente. A tal proposito le consiglio di leggere
"Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere" di John Gray.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Lei toglie ad un uomo il privilegio di corteggiarLa; questo, se non spaventa, certamente toglie il gusto della sfida.
Essere dirette in alcuni ambiti va bene, in altri decisamente no!

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Grazie ad entrambe dei consigli.
Dott.ssa Pileci però... se un uomo contraccambia la "simpatia", trova affascinante una ragazza, gli fa piacere il mio interessamento ... viene meno il "gusto della sfida" nel senso che non sta li a pensare "eh però avrei voluto corteggiarla e ora non mi piace più "
Mi spiego ? Se piaccio ... piaccio. Punto. non credo si metta tanti problemi anzi ... ha già la strada spianata e avrebbe colto l'occasione per conoscermi meglio, scrivermi e da li iniziare una conoscenza.
Il vero problema secondo me è un altro: è stato carino e gentile, gli fa piacere ricevere apprezzamenti chiunque glieli faccia perché probabilmente lui è fatto così. Riceve, apprezza e ringrazia.
Io sarò una delle tante.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Certamente sono considerazioni condivisibili. Però vede che da qui possiamo solo fare ipotesi.
Magari lui la trova carina ma non scatta la scintilla...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Di solito è la donna a scegliere e incoraggiare, e l'uomo a cogliere o a non cogliere) i segnali, rispondere e farsi avanti. E su questo lei ha fatto la sua parte.

Non c'è niente di male a mandare un messaggio amichevole a un collega, ma se lui non coglie il segnale... le alternative che restano sono 1) reiterare il tentativo oppure 2) lasciar perdere e continuare a guardarsi d'attorno.

Ha detto qualcuno: com'è che esistono uomini capaci di far atterrare un cacciabombardiere su una portaerei, basandosi solo sui segnali luminosi che gli operatori gli mandano dal ponte della nave, magari di notte, e che questi stessi uomini non riescono ad accorgersi di una donna che gli si sta praticamente buttando addosso da 2 metri di distanza?

È la vita, che ci vogliamo fare. Ad alcuni piacciamo, ad altri no.

Aggiungo però una cosa: supponiamo che quell'uomo fosse davvero interessato a lei, ma talmente timido e impacciato da non avere il coraggio di farsi avanti in modo deciso. Lei vorrebbe un'uomo così?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Grazie per le gentili risposte.
Si dott. Santonicito, mi trovo di fronte proprio ad un ragazzo impacciato e timido. E diverse volte me ne ha dato conferma. Ciò non toglie che se avesse voluto COMUNQUE mi avrebbe contattato perché si sa che dietro allo schermo di un telefono si possono celare anche persone timide che solo grazie ad un messaggio escono piano piano fuori dal guscio.
Io nn so cosa voglio è questo il punto.
Però so cosa non voglio.
Mia madre mi diceva sempre: "tu sarai una eterna indecisa. Non ti va mai bene niente."
Ecco perché ho iniziato a scegliere piuttosto che aspettare che mi scelgano. Ho considerato anche i rischi.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Non ha però risposto alla mia domanda, che è piuttosto semplice: lei lo vorrebbe un uomo così? Oppure preferirebbe un uomo deciso, che si facesse avanti con garbo ed educazione ma senza troppi problemi?

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Utente
Utente
Buonasera....in ripresa da una brutta influenza rispondo alla domanda.
Dott.Santonocito se voglio o no un uomo così non posso saperlo ora anche perché solo frequentandola una persona posso capire e conoscere il suo vero carattere ed apprezzarne pregi e difetti...
Posso però dire che la sua timidezza (se così fosse) mi incuriosisce non poco ed anche se strano, rappresenta per me un buon biglietto da visita. Lo rende interessante. Ancor di più che non usa il suo bell' aspetto fisico per "attirare" le donne..arma che potrebbe di gran lunga renderlo sicuro di se.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
come le dicevo nella prima replica: "alla fine resta tutto confinato nel "recinto"della strategia e poco importa chi sia a cacciare e chi si nasconde", è proprio sicura di non aver voglia di uscire da questo "recinto"? Credo sia l'augurio migliore che posso farle.
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Utente
Utente
Dott.ssa Camplone ...recinto? Quale recinto? Io nn mi sento chiusa da nessuno o dentro nessuna strategia.
Anzi credo di non attuare nessuna strategia ....espongo solo i fatti per come son successi e cerco di esporre le mie emozioni nel modo più chiaro e sincero che posso perché credo che se ho fatto in questo sito una domanda è perché ho bisogno di un punto di vista forse più esperto e di gran "larghe vedute" e se non son sincera mente scrivo a voi a cosa mi serve tutto ciò??!
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Nessuno sta mettendo in discussione la sua buona fede, ma la realtà è percepita e decodificata in modo soggettivo da ognuno di noi in funzione di aspettative, bisogni affettivi e tutto ciò che sentiamo avere un significato.
Entrare in relazione con l'altro può essere un'esperienza affascinante se siamo disposti a fare un viaggio di scoperta reciproca, ma si tratta di un viaggio da condividere per il quale nessuno dei due ha una "mappa", al contrario se i ruoli sono assegnati in partenza, la sceneggiatura è già scritta, colpi di scena compresi.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> la sua timidezza (se così fosse) mi incuriosisce non poco ed anche se strano, rappresenta per me un buon biglietto da visita. Lo rende interessante
>>>

Io credo a questo punto che il ventaglio di ipotesi si possa ridurre a due soltanto.

La prima è che lei davvero non ha l'esigenza di una relazione a lungo termine, e in tal caso perché porsi troppi problemi? Prenda quello che la vita le manda. Faccia anche lei dei primi passi verso gli uomini che la attraggono e viva questo suo aspetto con soddisfazione. E se con un uomo non funziona, aspetti il successivo. Non ci sarebbe nulla di male.

La seconda ipotesi, invece, è che lei stia confondendo in se stessa due atteggiamenti inconciliabili. In sostanza si troverebbe nella trappola in cui molte donne cadono: vorrebbero essere allo stesso tempo preda e predatore. Vogliono l'uomo "uomo", però lo vogliono timido. Vorrebbero che lui la facesse sentire donna, che la guidasse, che le facesse sentire la sua energia maschile, ma allo stesso tempo vorrebbero essere loro a condurre i giochi. Si tratta come dicevo di una posizione contraddittoria, non riuscendo a uscire dalla quale il risultato può solo essere una perenne insoddisfazione.

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dopo
Utente
Utente
Dott. Santonocito e se così fosse....come si esce dalla "trappola"? Come ci si salva dal mare dell'insoddisfazione?
Come si inverte la rotta? ?

A volte mi sento come se volessi tornare indietro, ma tanto....e poter riuscire a cambiare il verso delle cose.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Come si esce dai problemi di salute? Rivolgendosi al medico.

Come si risolvono i problemi psicologici di lunga data? Rivolgendosi allo psicologo, di persona.

È evidente che lei ha un problema che le crea disagio o fastidio. Ma è altrettanto scontato che non è riproponendo le stesse questioni qui, online, che riuscirà a risolverlo.

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dopo
Utente
Utente
Sono assolutamente d'accordo con lei e consapevole, non ha idea di quanto.

Non è certo questa la sede adatta, ma ritengo che questo sito sia un buono strumento che da un buono spunto di inizio per intraprendere seriamente un cammino psicologico dentro ognuno di noi.

Mi dispiace di averla spazientita ma non era mia intenzione abusare del vostro, di tutti, prezioso tempo.

Saluti a tutti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Nessuna perdita di pazienza. D'altra parte non possiamo nemmeno far finta che gli spunti di riflessione abbiano più valore di quello che realmente hanno. Perché da soli non servono a nulla, se non sono seguiti dalle azioni opportune e necessarie.

In altre parole: per onestà professionale non possiamo permetterci di dare l'illusione che i problemi relazionali, che riguardano la vicinanza, si risolvano a distanza.

Se ritiene di avere un problema di questo tipo, è nella vita "reale" che deve adoperarsi per reperire la soluzione.

Le faccio molti auguri

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Come ci si salva dal mare dell'insoddisfazione?
Come si inverte la rotta? "

Non certo colpevolizzando il presunto partner o se stessi, ma identificando i bisogni affettivi che chiedono una gratificazione e che sono sostanzialmente due: il bisogno di amare e il bisogno di essere amati, in secondo luogo è importante individuare le modalità relazionali (le famose strategie) che alimentano l'insoddisfazione anziché eliminarla.
I bisogni affettivi appartengono ad ogni essere umano e non vanno "patologizzati", ma per esprimerli in modo autentico, è necessario esserne consapevoli non soltanto conoscerne l'esistenza.
La consulenza on line come ha già compreso può offrirle uno spunto per avviare questo percorso di crescita personale, ma non può sostituire l'esperienza che si realizza all'interno della relazione terapeutica.
La finalità di questo portale è fornire all'utenza le informazioni necessarie ad orientarsi quindi non ha affatto abusato del nostro tempo, ma tra i nostri compiti c'è anche quello di aiutare le persone ad utilizzare le informazioni nella realtà vissuta e non in quella virtuale.

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Utente
Utente
È ovvio che ho esposto un mio caso come tantissime persone fanno trall'altro in questo portale, per avere uno spunto di riflessione da professionisti del settore.
Ed è ovvio che lo scopo sarà quello poi di adoperare le informazioni ricevute nella vita vissuta....
Mi sembra anche scontato sottolinearlo.

Ringrazio e rinnovo i saluti.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75

"Ed è ovvio che lo scopo sarà quello poi di adoperare le informazioni ricevute nella vita vissuta...."

Se da un'occhiata alle richieste che riceviamo scoprirà che da parte degli utenti l'aspettativa di ricevere la soluzione/risposta che salvi dall'insoddisfazione/disagio è molto diffusa. Purtroppo tra i nostri compiti c'è quello di smentire quotidianamente la leggenda metropolitana dello psicologo che da consigli/pillole di saggezza sia nella vita reale che nella comunicazione virtuale, fortunatamente non è il suo caso quindi come si dice: chi ben comincia...
Disturbi di personalità

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