Ansia depressione

Buonasera dottori,vi scrivo per avere un consulto per quanto riguarda l'ansia che sto vivendo,soprattutto nel rapporto con la mia compagna.
Premetto che sono figlio di una madre che soffre di un grave stato di depressione,da quando sono nato, salvo una piccola parentesi durata circa 10 anni (dai miei 3 ai miei13 anni).
Dopo anni di trattamenti farmacologici,elettroshock ecc...ora vive in una casa famiglia,dato che non è stato più possibile sostenerla in casa.
Mio padre è sempre stato poco presente e non c'è mai stata molta comunicazione tra di noi.
Avrei molto da dire sul mio passato,ma vorrei soffermarmi sui problemi che vivo nel presente.
Convivo da circa tre anni con una ragazza che ho conosciuto al lavoro.Purtroppo dopo pochi mesi ho scoperto che è una persona estremamente agitata (anche lei con una situazione familiare difficile),la notte si sveglia spesso e prende ansiolin.Durante le discussioni è sempre aggressiva,sia verbalmente che nella gestualità,non mi lascia finire un discorso,non aspetta che finisca di parlare prima di rispondermi.
Mi chiede in continuazione baci,carezze, abbracci.Non riesco a ritagliarmi spazi per me stesso
Per l'onore del vero,io sono una persona che non sempre riesce a dare queste attenzioni,presumo per il fatto di non avere avuto molto contatto con i miei genitori(lei invece molto viziata dalla madre e dal nonno materno).
Ho iniziato ad avere problemi con la sessualità,difficilmente riesco a rilassarmi con lei,da parte sua c'è subito stato un atteggiamento aggressivo riguardo a questi miei problemi,mi ha offeso verbalmente,crisi isteriche ecc....Questo ha fatto si che mi inibissi sempre di più,fino ad entrare in una spirale dalla quale non so come uscirne,nella quale lei mi accusa di essere la causa dei suoi malesseri,ma so che questi atteggiamenti aggressivi erano rivolti anche verso la madre.
Dopo aver riflettuto a lungo,un paio di mesi fa avevo deciso di troncare la relazione,nonostante tenga molto a lei e le voglia un gran bene,ma entrambi soffrivamo e dato il fatto che lei mi ritenesse il solo responsabile dei suoi problemi.
Purtroppo dopo una settimana è venuta a mancare la madre,alla quale era legatissima,ed io sono tornato indietro sui miei passi le ho dato tutto il mio appoggio e sostegno per affrontare e superare questo dramma.Dopo circa un mese,sono un po' crollato per la stanchezza e lo stress,ed è ricominciata la solita routine tra di noi.Vorrei chiedervi un consiglio riguardo al tipo di terapia da seguire e se è il caso di affrontare i problemi in coppia o singolarmente.Non so cosa mi/ci riserverà il futuro,ma vorrei affrontarlo consapevolmente.
Grazie mille e scusate la lunghezza.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67


Gentile utente,

situazione complessa, nella quale problemi individuali, di coppia e sessuali si intrecciano.
Se la ragazza è disponibile potete iniziare un percorso IN coppia;
sarà poi il/la terapeuta a suggerirvi - dopo qualche seduta - se sarà DI coppia oppure due individuali.


Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
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Grazie per la risposta dottoressa.
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