Dopo aver scoperto di soffrire di un disturbo ossessivo compulsivo e di un disturbo di

Ringrazio MEDICITALIA per il servizio che offre agli utenti ,e i medici iscritti, sebbene io sia scettico nei confronti di questo tipo di approccio. Dopo aver scoperto di soffrire di un disturbo ossessivo compulsivo e di un disturbo di depersonalizzazione ,e dopo aver inizialmente cercato senza sosta possibili terapie, mi sono chiesto: è possibile che una malattia mentale debba essere per forza reputata un caso clinico da schematizzare, analizzare e risolvere e non un semplice indice che caratterizza la nostra stessa personalità? Immaginando di soffrire di questo disturbo, e di conseguenza identificando in me sintomi come alienazione e frequenti fughe mentali, mi domando se in realtà il mio unico tratto caratteriale sia quello di non avere alcun tratto caratteriale e se in tal caso sia più opportuna la tentata cura o meno(questa è una mia considerazione filosofica che ho appena scoperto essere analoga a quella di Pico Della Mirandola) . In sostanza, come mi è appena successo, mi capita spesso di pensare di non essere io ad agire e di comandare semplicemente il mio corpo a fare certe cose. Mi capita, inoltre, spesso di assumere differenti comportamenti e di dare diverse risposte ad ogni persona con la quale io parlo. Ho notato anche come le persone con cui parlo non se ne accorgano sebbene io lo faccia in maniera molto evidente. Ad esempio se sono appena uscito da scuola con i miei amici di classe e incontro i miei amici "del sabato sera" vado in tilt e per un lasso di tempo variabile mi sento in colpa e penso di essere inevitabilmente falso. Adesso... poichè sono pervaso da un improvviso senso di orgoglio, chiedo gentilmente una conferma per quanto riguarda il disturbo di depersonalizzazione per semplice curiosità personale, anche perchè non ho la possibilità di richiedere un consulto diretto ad uno psicologo avendo una madre che ad una tale richiesta potrebbe delirare e reprimersi sempre più , oppure a causa della mancata possibilità di spendere migliaia di euro in psicologia quando esiste l'autoanalisi (scherzo), ma, soprattutto, poichè non sopporto l'idea che qualcuno mi legga nel cervello come io faccio con gli altri.
P.s. non pensavo che i dati personali fossero visibili solo agli specialisti, quindi ho inserito dati falsi. Sono alto 1.84, peso 73 kg, vengo da Napoli e ho 17 anni, tra 4 mesi 18.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente

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Devo dire che lo psicologo non ha la finalità di etichettare le persone e richiuderle in casi da manuale. I manuali sono schematica. Le persone no. Ogni persona è unica.
Per rispondere alla tua domanda non ho capito se ti è stato diagnosticato un doc ma è chiaro che può capitare a tutti di estraniarsi. La nostra attenzione è fluttuante.
Così come se controllo le procedure da seguire prima di una azione non significa che ho l ansia e sono ossessiva. Magari sono responsabile e osservo la procedura.
Tale confine può essere superato ma proprio per questa ragione serve il medico o lo psicologo. Altrimenti chiunque passa all' autoanalisi!!!

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica