Relazione a distanza

Scrivo per un problema con il mio ragazzo.Eravamo al telefono, andava tutto bene, e poi lui ha lasciato cadere, così, che quando andrà all'estero per qualche mese, forse l'anno prossimo o forse quello dopo, farà la tal cosa. Non mi aveva MAI detto -lo sa da quando ha iniziato il dottorato- che l'università prevede dei mesi all'estero. Sono rimasta scioccata e lui era davvero stupito(?) Di solito siamo indipendenti tutti e due nelle scelte quotidiane, ma questo è diverso.. lui ha sempre detto che non avrebbe problemi se io dovessi trasferirmi altrove per un po', e già questo suo atteggiamento non mi rendeva molto felice: va bene seguire i propri obiettivi, ma non dovrebbe essere triste all'idea di starmi lontano? Tra l'altro anni fa diceva di non credere nelle relazioni a distanza, ora è "a meno che non siano per poco". Dice di non avere pensato a dirmelo prima perché è tanto lontano nel tempo che non l'ha ancora realizzato bene nemmeno lui. Quando gli ho fatto notare che avrei preferito saperlo "formalmente", ha riconosciuto di non essere stato carino, e si è messo a dire che mi ama tantissimo, che gli dispiaceva di avermi reso triste, ecc. Non una parola sul fatto che gli peserà stare lontano da me..Era solo preoccupato che IO ci stessi male. Ma è normale? Io ci soffro, oltre che per la cosa in sé, anche per l'"ego" ferito, perché mi sento malissimo al pensiero che lui possa staccarsi da me senza problemi per cinque mesi. Se mi avesse reso partecipe della decisione ci starei meno peggio, credo: ok, posso fare il dottorato, ma comporta...Tu te la senti? A parti invertite io gli avrei dato subito la notizia, presentandola come una cosa di cui dovevo "scusarmi", chiedendogli retoricamente se per lui andava bene (ovvio che anch'io avrei risposto di sì, sia pure con tristezza), e avrei parlato di modi per tenerci in contatto. Sono pazza o è effettivamente grave che non me l'abbia detto? Mi sembra che faccia progetti come se fosse da solo, anche se stiamo insieme da anni e si parla di matrimonio appena avremo stabilità lavorativa. Se non fosse così direi che è stufo e sta cercando un modo per lasciarmi, ma parla spesso di quanto sarà bello vivere insieme. Non capisco. Io sono molto fisica, affettuosa, e ho paura che quando tornerà saremo due estranei, oppure che semplicemente io ce l'avrò così tanto con lui per avermi combinato questo scherzo che la relazione non tornerà più come prima. Ovviamente ho anche paura di eventuali tradimenti (lui no, non è per niente geloso, si fida..mi fa rabbia che non abbia neanche un motivo per preoccuparsi quando se ne andrà). Non so neanche se ci vedremmo durante... E ho tempo, PRIMA che arrivi quel momento, per sentirmi malissimo e chiedermi se andrà a finire bene o se sto sprecando anni. Ho sempre trovato patetiche le ragazze i cui ragazzi partivano, non capisco come qualcuno innamorato possa fare a meno del sesso e della vicinanza. Forse perché per me il lavoro viene dopo gli affetti? Grazie se potrete rispondere.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buongiorno,
È difficile dirle cosa prova davvero il suo ragazzo, ma gli amori a distanza, e per distanza intendo per lungo tempo a distanza, hanno dei veri talloni d'Achille.

La gelosia,
La mancanza del quotidiano
La solitudine.
La mancanza di tutto.
La mancanza del progetto.


Di contro aumenta il desiderio dell'altro, che se straripa - dipende da quanto accorcerete le distanze, da quante volte vi vedrete, dalla struttura di personalità, dalle voragini d'infanzia, ecc..- diventa insopportabile, e dal dolore si scappa.


In questa lettura troverà, , anzi troverete, parecchi spunti di riflessione

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6358-amore-pendolare-le-coppie-lat-costo-zero-o-impegno-infinito.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Sono ancora confusa... oggi abbiamo parlato, lui non ha fatto cenno alla questione, e io non mi sentivo abbastanza sicura di cosa dire per parlargliene.
Stavo riflettendo, può essere che lui faccia così perché nella sua famiglia ha avuto quel modello? Suo padre durante la sua infanzia non c'era mai per lunghi viaggi di lavoro (un lavoro diverso da quello che farà il mio ragazzo, per fortuna). Anche quando c'era non aveva praticamente un rapporto con il figlio, e alla moglie (casalinga) è sempre andato bene così. La loro famiglia in generale è meno legata della mia, non passano tempo insieme, anche adesso che il padre lavora vicino a casa. Può essere correlato all'atteggiamento noncurante del mio ragazzo oppure sono io che sto cercando di giustificarlo a tutti i costi?
Lui in diverse occasioni ha detto che quello fra i suoi genitori non è il tipo di rapporto che vorrebbe avere con me (parlava del fatto che il padre tende ad essere condiscendente verso la madre, lui crede di aver preso più che altro da lei come carattere). Può essere che per questa cosa invece lo stia replicando?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Non so dirle, non conosco lui, lei, la vostra coppia, i vostri passati familiari.

Le dico però per certo che i rapporti amorosi distanza non durano, e destabilizzano psiche e soma.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

il percorso di studi oggi prevede piuttosto frequentemente delle "separazioni" geografiche: Erasmus, stages, borse di studi all'estero, talvolta un ambito incarico universitario di qualche mese in altro continente...

Eppure molte coppie ne escono rafforzate.

I voli low cost aiutano, a dire il vero, a "spezzare" il periodo,
ci si ritrova in mete a metà strada,
ci si vede spesso su Skype,
ci si inventa cioè forme creative dello stare insieme oggi.

"Non una parola sul fatto che gli peserà stare lontano da me..Era solo preoccupato che IO ci stessi male."
Forse lui - protagonista della scelta - è più preso dall'avventura culturale,
Lei, che è spettatrice, soffre anche del ruolo passivo a cui è relegata...

Eppure potrebbe iniziare a riflettere su come, quando ci si dimostra troppo fragili, in realtà si porta l'altro a evitare fino all'ultimo certi argomenti, con l'effetto di impoverire la relazione e causare problemi ancora maggiori.

Dunque varrebbe la pena iniziare a cambiare ottica, chiedendosi cosa inventerete per continuare a volervi bene.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Grazie delle risposte. Sì, sicuramente lui è molto contento del lavoro che sta facendo e si appassiona alla ricerca (pur essendo comunque parecchio stressato). In generale io sono molto più chiusa alle nuove esperienze, lui ha molti interessi che esulano anche dal suo lavoro, mentre io ho solo poche cose che mi piace davvero fare e odio viaggiare. Già tre anni fa sembrava dovesse andare all'estero per ricerca. Allora sarebbe stato per poco (due settimane), e quando me l'ha detto non mi ero mostrata esattamente entusiasta. Forse anche per questo stavolta non ne ha parlato subito? La cosa allora era andata a monte per motivi indipendenti da tutti e due, e io ne ero stata estremamente felice e sollevata.
Nel concreto adesso dovrei ritirare fuori io l'argomento? Lui lasciato a se stesso non ne parla, mentre io avrei un gran bisogno di rassicurazioni. Domani ci vedremo e temo che passerò la sera abbattuta e con il muso se le cose non cambiano, non ho così tanto autocontrollo da fingere che vada tutto bene...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
"..avrei un gran bisogno di rassicurazioni.."

Le rassicurazioni le trova dentro di sè, nella consapevolezza della Vostra storia, nel trovare iuna forza che forse neppure sa di avere.
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dopo
Utente
Utente
Grazie di avermi un po' rincuorato. Al di là dei problemi oggettivi connessi alla distanza, a cui potrei un po' fare fronte nei modi da Lei suggeriti, il dubbio che mi rimane è: non è di per sé un campanello d'allarme il fatto che lui non mi coinvolga in decisioni così importanti? Mi ha parlato a suo tempo del fatto che pensava al dottorato, ma senza scendere nelle implicazioni (che io non potevo conoscere).
Mia madre sostiene che ora mi dà per scontata perché in questo periodo (diversamente da quando frequentavo l'uni) sono a casa e quindi faccio ruotare la mia vita attorno a lui. E' un'osservazione che fino a un certo punto condivido. Mi sono resa conto ieri che ad esempio comprando vestiti ho un retropensiero costante su cosa ne dirà lui, e cerco di prendere quelli che gli piacerebbero. Se per caso poi mi dice che una cosa non lo convince mi sembra quasi uno spreco averla comprata, anche se a me piaceva. Tendiamo anche a farci dettare gli orari in cui ci vediamo dal suo lavoro, visto che io sono sempre libera. Secondo mia mamma dovrei semplicemente uscire, andare da qualche parte, tenermi occupata. Ma per me la vita sociale è sempre stata una sofferenza e i miei hobby li coltivo meglio da casa. Dovei sforzarmi e ad esempio andare a fare spese, qualche passeggiata ecc.?