Anaffettività, attaccamento al denaro

Salve, vi scrivo perchè mi rendo conto di avere un eccessivo attaccamento ai soldi accompagnato da anaffettività nei confronti di chiunque.
Mi spiego, trovo soddisfazione nel contare i soldi e nel tenerli in casa, fastidio nel depositarli in banca, fastidio nel doverli prestare. Provo piacere nell'acquistare cose e nell'offrire cene al ristorante, ma subito un senso di disagio nel non possedere più il denaro speso. Insomma mi piace accumularli e vedere come aumentano. Non voglio usare il termine ossesivo, ma subito dopo aver speso il denaro, il pensiero diventa molto presente nella mia mente per un bel po' di tempo.
Al contempo mi rendo conto di non essere affettuosa, nel provare fastidio quando le persone mi abbracciano o si avvicinano per darmi baci. Non ho la spontaneità di abbracciare o manifestare affetto in generale. Ma quando sono da sola sento che mi manca l'affetto e vorrei darlo.
Nei confronti di mio padre sono molto aggressiva verbalmente, spesso il dialogo con lui mi genera irrequietezza e mi destabilizza, visto il carattere ansioso che ha.
Anche a livello sessuale non riesco a lasciarmi andare a pieno con il ragazzo con il quale sto da più di 3 anni. Forse in passato riuscivo ad abbandonarmi di più, ma adesso ho quasi fastidio quando facciamo sesso.
Non so come risolvere la cosa ma mi rendo conto di provare emozioni spiacevoli.
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Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro Psicologo, Psicoterapeuta 43 2
Gentile Utente,
come mai collega questa sua gestione dei soldi al notare di non essere affettuosa e provare fastidio al contatto con le altre persone? Pensa ci sia un nesso tra le due cose?
Non ha la spontaneità di manifestare affetto, ma dentro di sé lo prova?
Esistono diversi modi e gradi per esprimere i sentimenti, l'affetto e l'attaccamento, e non tutti lo fanno alla stessa maniera. Ci sono persone più espansive, altre meno, ma se il proprio modo genera disagio, allora è il caso di interrogarsi.
Se sente che l'affetto le manca e vorrebbe darlo, allora sente anche che il suo è come un blocco verso l'espansività. Cosa potrebbe essere a bloccarla, si è mai interrogata?
Dice che suo padre è molto ansioso e il suo comportamento le genere irrequietezza. Potrebbe darsi che l'essere così apprensivo le genera un senso di soffocamento e, quindi, per una reazione inversa lei ha sviluppato un atteggiamento per certi versi opposto?
Ha mai parlato di queste sue dinamiche affettive con uno psicologo?

Cordialmente,

Dr. Gabriele Vittorio Di Maio Cucitro - Psicologo Psicoterapeuta
www.gabrieledimaio.com