CRISI CONIUGALE

Salve. sono una persona apparentemente tranquilla, non meno fortunato di altri, spesso ottimista e con l'esperienza che mi sono fatto ho capito che essere fiducioso nelle persone porta quasi sempre a tremende delusioni.
A questo punto della mia vita sento che qualcosa, anzi molte cose non vanno. Con 2 figli già adolescenti con tutto il loro corredo bellicoso e dissacrante verso tutto e tutti. Ci può anche stare. Un terzo di 9 anni affettuoso, affezionato e direi pure ruffiano che con molta tranquillità ottiene quasi tutto dai suoi genitori, sopratutto da me. Premetto che mi rivedo in lui in quasi tutto, anche In alcuni sintomi. Ma di questo ne parlerò presto in altra circostanza.
Il coniuge.... questo è uno dei tasti dolenti; non troviamo nulla in comune tranne quei momenti che tutto e tutti ci concedono di stare insieme, momenti piacevoli per carità. ma che non mi fanno dimenticare i dissapori, le liti e i diverbi che affrontiamo.
Le nostre crisi di coppia stanno diventando sempre più grandi pesanti e molto spesso coinvolgono i nostri figli
Premetto che mi reputo una persona odiosa. sono capace di rispolverare vecchi dissapori e usarli come rimorsi a mio vantaggio. E se non posso farlo ne faccio credito per avvalorare la mia posizione. Pessimo carattere vero? però e cosi.
Sarebbe lunga la sfilza delle premesse nell'esposizione del mio problema ma ne faccio alcune delle più significative (sempre dal mio punto di vista ovviamente). 5 anni fa mia moglie ha avuto la sfortuna di avere diagnosticato il cancro alla mammella. Intervento di mastectomia e asportazione di linfonodi ascellari inserita protesi a espansione a detta del chirurgo provvisoria; e che tutt'oggi ha; chemioterapia e fino maggio prossimo speriamo terapia ormonale. Il tutto per lei questa avventura le ha cambiato la vita sicuramente e non in meglio. ha accettato questo destino e va avanti per i figli e la sua "famiglia" le basta.Chi mi conosce mi reputa schiavo del lavoro forse per svincolarmi dagli affetti e nello stesso tempo avere cura dei loro bisogni. Per fare ciò in questi 5 anni ho svenduto la mia dignità per non perdere il lavoro, diventato prezioso a causa della crisi; ho curato tutti gli appuntamenti medici del protocollo oncologico di mia moglie, a volte anche intraprendendo controlli aggiuntivi. perché se fosse dipeso da lei.... lasciamo stare. Non pensa nemmeno a se stessa, il suo seno ovviamente asimmetrico, la sua totale dedizione ai figli e la leggerezza ( direi pure che ne farebbe a meno o quasi) con cui soddisfa i bisogni sessuali. Mi fanno sentire un'oggetto utile si importante ma pur sempre oggetto.
Non mi sento apprezzato. Provo odio per tutto.
Inoltre da un sospetto che mi frulla in testa, totalizzando 40 punti
sul: Test ADHD (sindrome da deficit di attenzione)
Ecco il tuo profilo: Probabile manifestazione di sintomi ADHD.Secondo Sanihelp.it
Per favore andateci piano con i giudizi sono pur sempre una persona sensibile
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

anziché buttarsi nel lavoro per non pensare a ciò che La fa soffrire, sarebbe opportuno che Lei si rivolgesse ad uno psicologo psicoterapeuta, proprio per prendersi cura di tutte queste ferite che non sono da trascurare.

Infatti, non è solo Sua moglie che sta soffrendo per quando successo dopo la diagnosi di tumore alla mammella con tutte le conseguenze subite. Anche i parenti più stretti e i caregiver hanno necessità di ricevere supporto. Lei appare in difficoltà e stressato nella cura dei Suoi figli, ho capito bene?

Posso chiedere se Sua moglie viene seguita da uno psicologo psicoterapeuta dopo l'intervento?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Cara Dott.ssa Pileci no mia moglie non è stata seguita da nessun psicoterapeuta. Ha avuto un supporto psicologico dell'oncologo e basta. Però doveroso citare che non è mai e dico mai lasciata sola dalle sue 3 sorelle. Sono orgoglioso di farle sapere pure che il figlio più piccolo, all'epoca poco più di 4 anni nei periodi in cui gli effetti della chemioterapia debilita vano del tutto mia moglie egli stava vicino tutto il tempo.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Lei ha mai avuto modo di parlare di questa crisi con Sua moglie?
Se sì, che cosa avete deciso?
[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Allora la crisi coniugale è vissuta singolarmente. Tendo a fare presente alcuni disagi, non facendone un dramma per la verità. Non mi si da la giusta importanza. Dimenticato di far presente ad un'escalation di disagi sessuali che mi addosso, diventati ultimamente degeneranti e che mi fanno sentire ancora più inappropriato la mia personalità. Prefetto che in passato sessualmente (sono )e stato sempre attivo, al punto di essere costretto ad intraprendere una tranquilla relazione extra ,stroncata dai tremendi sensi di colpa per la disavventura di mia moglie, adesso però scomparsi del tutto. Gestendo così la mia vita in maniera faticosa si vero, pero intensa gratificante e motivato tutti i probabilmente
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"la crisi coniugale è vissuta singolarmente..."

Gentile Utente,

da una parte Lei fa bene a non drammatizzare troppo; tuttavia potrebbe provare a mettersi nei panni di Sua moglie. Se ella non immagina il disagio che anche Lei sta provando, che cosa vuole che faccia? Rimarrà immobile nella stessa condizione, magari convinta che Lei sia in qualche modo sereno.

Tenga anche presente che, a causa della malattia, Sua moglie sarà probabilmente molto occupata o preoccupata dal voler stare bene soprattutto per i figli.

A questo punto, sia per fare chiarezza, ma anche per non pesare immediatamente su Sua moglie, Le suggerisco di rivolgersi direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta per poter capire come relazionarsi in modo più efficace e funzionale con Sua moglie e la Sua famiglia.

Cordiali saluti,
[#6]
dopo
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Lo credo anch'io. Perché avverto in me pregiudizievoli i giudizi che ne deducono, ma nello stesso tempo il disagio interiore aumenta. Chissà il problema in realtà sono io.... Vediamo che cosa si può fare per migliorarsi. Grazie di tutto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Non partirei a credere che Lei sia il problema: capita, soprattutto davanti a momenti così difficili della vita come può esserlo una seria malattia, di perdere la direzione e non sapere come orientarsi.

Cordiali saluti,
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Allora la crisi coniugale è vissuta singolarmente"

Buonasera,
Se la crisi coniugale è vissuta singolamnete, potrebbe essere una crisi individuale.

"Non mi sento apprezzato. Provo odio per tutto."

Un tumore al seno, più tutto il seguito non gradevole, è un evento destabilizzante, per lei e per sua moglie.

guardi questa mia video intervista su tumore al seno e sessualità

https://m.youtube.com/watch?v=AlmOGgeWmkg

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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