Obesità grave

Buongiorno, ho 37 anni e peso più di 90 kg, per un'altezza di 1,65 mt. Il mio stato di fortissimo sovrappeso mi comporta più di un problema, certamente a livello fisico vista la fatica che faccio a portarmi dietro tutti i miei chili, ma soprattutto a livello emotivo. Mi vergogno ad uscire e non riesco neanche più a vestirmi. In teoria so che questo dovrebbe essere un ottimo incipit per iniziare una diet, e lo faccio. Il problema è che dopo neanche un giorno, senza neanche rendermene conto, mi ritrovo a mangiare l'impossibile, per sentirmi subito dopo una fallita. Non sono sempre stata così, fino a dieci anni fa il mio peso era di circa 62-63 kg, poi mi sono assestata sui 70, che già era tanto, ma da un anno a questa parte mi sembra di essere caduta in un buco nero. Ho indubbiamente bisogno di aiuto, ma non posso permettermi di andare da uno specialista, e le liste di attesa per i consultori nella mia regione sono devastanti. Cosa posso fare per riuscire a riprendere in mano la mia vita? La situazione è davvero molto grave, da sola non posso farcela.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
come Lei ha evidenziato le problematiche descritte si "rinforzano" reciprocamente e, proprio per questo, andrebbero affrontate insieme, seppur dalle differenti prospettive.
Sarebbe a mio avviso efficace rivolgersi ad un Servizio di Dietologia dell'Asl, dove potrebbe essere presa in carico da un'équipe interdisciplinare (dietologo nutrizionista, endocrinologo, cardiologo, psicologo psicoterapeuta...) che l'accompagni nel raggiungimento di questo importante obiettivo che -comprensibilmente- da sola fatica a perseguire.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Alla Risposta della Collega, che condivido, aggiungo una lettura specifica per il Suo problema,
dove troverà anche la mappa dei "Centri per i disturbi del Comportamento alimentare".
Vi si accede com l'impegnativa del medico di base.

Una volta diagnosticato il disturbo, il trattamento è del tutto gratuito.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Intanto grazie di cuore per la risposta tempestiva ed esaustiva. Il suo consiglio è indubbiamente il più sensato, ma se avessi la forza di ammettere con mio marito che ho bisogno di andare in terapia perché non sono più in grado di prendermi cura di me stessa, mi creda, non avrei un problema di questa portata!
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dopo
Utente
Utente
Se dovessi fare una sorta di autoanalisi direi che il mio modo di mangiare è dettato dallo stress e dalle difficoltà che ho dovuto affrontare in questo ultimo anno: separazione, stress per il lavoro, per i soldi che non bastano mai e, prima di tutto, un aborto subito al quinto mese di gravidanza, evento psicologicamente devastante avvenuto circa due mesi fa. Ma sembra evidente che il problema c'era già prima, solo che adesso mi rendo conto di non essere pronta a gestirlo anche se la motivazione che ho è validissima: voglio provare ad avere un altro bambino, ma prima mi sono auto-imposta di scendere almeno sotto gli 80 kg. Talvolta mi ritrovo a mangiare e neanche me ne accorgo, o alla fine della giornata non riesco a tenere il conto delle cose sbagliate che ho mangiato, un cioccolatino, un pezzetto di pane, una manciata di patatine e così via..tutte cose che, immagino, a fine giornata incidono "pesantissimamente" sul conteggio delle calorie. Ho letto che tenere un diario alimentare può aiutare in questi casi, io so che da qualche parte in me c'è ancora la forza per riuscire, cosa potete dirmi in merito? Può davvero essere utile e, se sì, come va strutturato? Inoltre chiedo, mezz'ora al giorno di work at home fatta con mio figlio, che me la rende più semplice, seguendo un tutor su youtube, può essere utile per me che faccio un lavoro, anzi due, estremamente sedentari? Grazie mille per l'attenzione e la cortesia.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora, le rispondo utilizzando le parole con cui Lei ha chiuso il primo post: " La situazione è davvero molto grave, da sola non posso farcela."
Il mio parere sincer è che non sia sufficiente un diario alimentare autogestito o i tutorial di YouTube.
La vita è la sua ed è Lei ad averne responsabilità.
La chiave per uscire dalla gabbia è di sua proprietà e di nessun altro.
Andare in terapia non significa non essere più in grado di prendersi cura di sé, ma avere l'onestà (con se stessi più che con gli altri) di riconoscere che in quel particolare momento della propria vita si ha bisogno di un sostegno.
Legga qui in merito:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
Ha letto, inoltre, l'articolo suggerito dalla dott.ssa Brunialti?

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa Scalco, di nuovo grazie per la risposta. Ho letto l'articolo da lei suggerito e mi rendo conto che parla di me, ha ragione lei..credevo che le mie sensazioni fossero strettamente personali, e invece riguardano evidentemente una cerchia di persone con il mio stesso disturbo. Sono sincera quando parlo di potercela fare da sola, ci credo davvero, ma mi fido di un consiglio medico, altrimenti non sarei qui a chiedere. Non escludo affatto la possibilità di rivolgermi ad uno psicoterapeuta, e non ho problemi ad ammettere di avere un problema, mi perdoni il giro di parole, soffro molto però all'idea di doverlo dire al mio compagno. Credevo che la motivazione forte di volere un altro figlio potesse aiutarmi a riuscire in questa sorta di battaglia, ma forse avete ragione voi. Devo dire però che, seppure mi senta spesso molto triste per aver perso da poco mio figlio, e a volte stanca dei problemi che in fin dei conti affliggono un po' tutti, non sono certa di essere depressa. Conduco una vita normale, vado a lavoro tutti i giorni, passo serate piacevoli con il mio compagno e con i miei figli, ne ho già due. Vedo volentieri le mie amiche e rido spesso, il che in questo momento mi sembra anche un po' strano devo dire. L'unico problema che ho di certo è accettare il mio corpo, non mi piaccio così ma non trovo la spinta vera per cominciare..non so se si può parlare di depressione o no. Aggiungo infine che ho grande rispetto per la figura dell'analista, o psicologo o psichiatra. Solo per chiarezza. :)
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

".. non mi piaccio così ma non trovo la spinta vera per cominciare..non so se si può parlare di depressione o no. ..."

Sarebbe veramente importante fare una diagnosi per poi impostare una terapia integrata, come descritto in
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html

Ritiene veramente di non avere l'energia necessaria?

"La situazione è davvero molto grave, da sola non posso farcela..."... Chiedere aiuto è un atto di coraggio, non di viltà.
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