Un problema mio o di relazione?

Salve,
Ho 27 anni e sono in piena crisi da relazione.
Premetto che sono una ragazza molto insicura e con poca autostima, che ha sempre cercato l'appoggio delle altre persone.
Da quanto ho 16 anni, ho sempre avuto relazioni sentimentali, e anche nel poco tempo che ho trascorso da sola la mia mente era sempre alla ricerca di qualcuno che mi completasse. Agosto 2013, conosco lui, 5 anni piu piccolo di me. ero veramente bisognosa di un rapporto, I miei genitori si stavano separando, e mia madre con dei problemi psicologici stava andando via di casa. Con lei avevo un rapporto quasi simbiotico, un rapporto di amore sfrenato e di litigate molto forti quando c'era da discutere. (So tutte le mie insicurezze e le mie ansie sono dovute ad un attaccamento sbagliato con lei)
Inizia la storia con questo ragazzo.Io ossessiva, volevo vederlo ogni pomeriggio, vivevo per la nostra relazione perché era l'unica cosa che mi potesse rendere felice. Lui, pretendeva I suoi spazi, ma non lo diceva, un po mi respingeva, e io mi disperavo vivendo quei gesti come poco amore nei miei confronti.
Dopo 2anni trascorso cosi, ho incontrato il Buddismo che mi ha portato molto a riflettere su me stessa.
Mi resi conto che ero all'interno di una dipendenza affettiva molto forte.
Quindi decisi di spostare l'attenzione su di me, e sul mio cambiamento, piuttosto che sul suo.
Riusci a creare un nuovo equilibrio nella relazione, e le cose andavano meglio, ma non pensavo altro che alla relazione, la mia vita dipendeva dalla essa.
Nonostante le dinamiche fossero diventate normali, qualsiasi cosa lui facesse io mi sentivo sempre insoddisfatta, anche se lui faceva dei passi in avanti io pretendevo sempre di piu, non mi bastava mai niente.
Da li sono partiti I dubbi che mi hanno ossessionato per circa 5 mesi, del tipo: (non lo amo piu? Lui non mi ama piu? Non mi capisce profondamente? Non c'è molto dialogo? Forse non è la persona giusta per me? È troppo introverso per me?) e un'altra miriade di domande che ormai compromettevano l'intera mia quotidianità.anche quando stavamo insieme io ero talmente ossessionata dai dubbi che non riuscivo piu a vivere nessun tipo di situazione e ogni suo atteggiamento mi sembrava che confermasse I miei dubbi.Ho idealizzato, pensando che se la coppia non rispetta certi standard allora non funziona. Questo mi creava una sofferenza, una settimana fa ho deciso di chiudere la relazione per fare chiarezza dentro me stessa.
Ma non so come fare per capire.lui sta soffrendo, e anche io soffro perché lui mi manca, ma ho paura perché non so che cosa sia giusto fare.
vorrei riprovarci cercando di eliminare quelle dinamiche malate e riiniziare tutto da capo. Delle volte ho paura che non funzionerebbe. Vorrei trovare finalmente me stessa per poter decidere se voglio davvero stare con lui o no.
Mi sento molto legata a lui e non vorrei perderlo, ma al tempo stesso so di dover crescere come individuo prima di riuscire a intraprendere una relazione con l'altro.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

sono d'accordo con lei: per essere davvero libera di fare scelte consapevoli e capace di capire cosa prova deve risolvere i problemi di relazione che si sta trascinando dal passato.

Questi problemi nascono presumibilmente da una vita familiare non serena e soprattutto da un rapporto che definisce "quasi simbiotico" con una madre che soffre di problemi psicologici: da quanto scrive parrebbe aver ricreato tale rapporto con il suo ex, quando sua madre se n'è andata, portando la relazione sentimentale alla rottura.

Può essere più precisa su sua mamma?
Soffre di un disturbo in particolare?
E' o è stata in cura?
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dopo
Utente
Utente
Si credo anche io di aver ricercato il rapporto che avevo con mia madre, portandolo nella mia relazione sentimentale.
Mi madre, anch'essa insicura da sempre, ha dato tutta la sua vita agli altri sentendosi spesso inadeguata poichè trascurava I suoi bisogni.
Dopo di che, ha avuto una depressione ed è stata in cura da psicologi e psichiatri, poi la decisione di andare via, di non stare bene dove stava e il desiderio di rifarsi una vita.
Il nostro rapporto, quello con mia madre, è sempre stato di amore eccessivo, io viziatissima, con un overdose di attenzioni da parte sua. Ho sempre cercato il suo appoggio anche per le decisioni piu banali,quando ero all università pensi la chiamavo anche 18 volte al giorno. Dipendevo da lei e dai suoi consigli.
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dopo
Utente
Utente
Tengo molto a questo ragazzo. Ma ho chiuso la relazione perché I dubbi mi stavano facendo uscire fuori di testa.
Vorrei tanto riiniziare da capo con lui ma la mia paura della dipendenza è troppo forte. E mi chiedo, se volessi tornare con lui ancora per bisogno e non per desiderio? Se davvero non funzionasse? Ho paura di me stessa e di quello che posso provare.e non voglio farlo soffrire o illuderlo inutilmente
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Secondo me è molto più probabile che pensi a tornare con lui per bisogno, e non per desiderio, visto che aveva creato un rapporto di coppia totalizzante e in sostituzione di quello con sua madre, come mi ha confermato.

Per questo è importante che risolva i suoi problemi relazionali e faccia così chiarezza, prima di prendere decisioni sbagliate o di ritrovarsi di nuovo in una situazione simile a questa.

Come ha vissuto l'allontanamento di sua madre?
Si è sentita abbandonata?
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dopo
Utente
Utente
Ma come faccio a risolvere I miei problemi di relazione se non ho un campo di battaglia dove farlo?
Quando mia madre è andata via,e come se sentissi la terra sotto I piedi mi mancasse. Ma lei piangeva, piangeva, mi chiedeva di perdonarla, cercava di spiegarmi che cosi lei non poteva piu vivere, che si sentiva in gabbia, cosi ho messo in tasca tutto il mio dolore e ho cercato di comprenderla, e di darle sostegno e supporto da parte mia, avevo molta paura che si facesse del male e anche se provavo rabbia non gliel'ho mai fatta vedere.
Ora lei sta un po meglio, io provo ancora del rancore nei suoi confronti, e sto lavorando per cercare di sciogliere questo sentimento.
Credo di avere tantissima consapevolezza ma pochi strumenti che possono aiutarmi a cambiare davvero.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi riferivo all'opportunità di lavorare in psicoterapia sulle sue modalità relazionali.
In che senso avrebbe bisogno di un "campo di battaglia" per risolvere i problemi?