Capire chi ha prababilmente ragione

Ora grazie a Dio non ho più niente però vorrei capire la causa dei miei problemi del infanzia cioè da piccolo ero timido,un pò muto con gli altri,fobico(tra cui fobia sociale), ansioso,insicuro di me e avevo paura degli altri(poiché credevo di non essere capace a interagire,di non essere accettato e che mi giudicavano) e avevo tristezza cronica;poi alle medie ho avuto attacchi deliranti(es.solo perché vedevo una ragazza andare in bagno insieme a un altra ragazza ,io credevo che lesbica e facevano cose in bagno e volevo smacherarle controllando il loro bagno poi gli avevo persino scritto una lettera d'amore in cui dichiarato che l'amavo e che sapevo che era lesbica ma che io la potevo risolvere il suo problema) e avevo ossessioni impulsive e maniacali (non voglio elecarli tutti per adesso ,quindi faccio tre esempi:1-mi lavavo continuamente le mani perché avevo paura che mi entravano germi,larve di mosca e sostanze tossiche nel orecchio;2-continuamente toccavo gli oggetti come le maniglie delle porte e contavo fino a 10 o 30 perché credevo che mi portava fortuna;3- continuamente ripetevo una frase "crack è morto il corvo canterino" come se fosse una formula magica ,il perché di usare proprio questa frase e il suo significato non lo so è non lo sa e non lo capisce nemmeno il mio psicologo di prima e di adesso(mi sono fatto seguire solo per l'ansia che mi è rimasta ,il resto ha smesso da solo quando avevo 16 anni e dopo aver lasciato la scuola,siccome la' non mi piaceva essendo che la maggior parte mi offendevano,ridevano e si approfittavano di me e la mia bontà insomma erano dei bulli). Comunque il quadro è questo il mio vecchio psicologo psicoterapeuta psichiatra(che ci sono andato a 14 anni) a quei tempi mi aveva diagnosticato doc e psicosi maniaco-depressiva legato a stress emotivi,sociali e familiari ;il mio nuovo psicologo psicoterapeuta esperto in emdr che mi segue solo per l'ansia ma che gli ho raccontato della mia storia di vita e problemi del infanzia e adolescenza, mi aveva diagnosticato che ho avuto il disturbo evitante di personalità e depressione nel infanzia causato da demotivazione, insicurezza , stress emotivo- familiare e crisi sociali (il non sentirsi accettati in famiglia e non aver avuto nessun amico dello stesso sesso) e che questa percezione e sensazione di crisi sociale e emotiva e lo stato socio-emotivo è aumentato nelle medie(nella pre-adoleascenza) causando uno sfogo psicotico maniacale come "per fuggire dalla realtà non accettata" perché non riuscivo a interagire con nessuno né con il mio stesso sesso e né con il sesso opposto e avevo rifiutato la mia famiglia poiché ero in accettazione che non ero accettato e accolto da loro e nessuno e io non sapevo come fare;io non cerco una diagnosi ma capire chi ha forse piu' ragione e se possono avere colpe la mia famiglia quindi basandosi sulla mia storia di vita e la vostra conoscenza e esperienza chi ha forse piu' ragione il primo o il secondo?puo' avere colpe la mia famiglia?.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buongiorno,
prima di risponderle sono andata a guardare lo storico dei suoi consulti.

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/583577-capire-i-problemi-del-passato.html

Online non credo sia più possibile fare altro per lei.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Mi scusi dottoressa valeria randone
Rispondi a questo se sei giusta :1- io ho rispettato le linee guida "evitare diagnosi e prescrizioni di esami/trattamenti, è illegale e deontologicamente scorretto: il consulto utile deve concentrarsi sui dati clinici e sugli esami strumentali, per offrire spunti e suggerimenti che indirizzino l'utente al curante più adatto o ad un collega di zona; i medici iscritti a medicitalia.it svolgono una funzione di second opinion, di supervisione specialistica e non una alternativa terapeutica o diagnostica online
evitare quesiti ai quali, per il modo in cui vengono formulati, l'utente attribuisca eccessive aspettative
evitare di fornire indicazioni che possano essere equivocate o mal interpretate o di cui l'utenza non possa avvalersi in maniera vantaggiosa a causa del mezzo telematico" infatti non chiedo una diagnosi su cosa avevo in passato ma una ipotesi ,basata sulla vostra conoscenza ed esperienza e il racconto della mia storia di vita, su chi ha piu' ragione insomma ho due opnioni diverse quale devo seguire?poi vorrei sapere se i miei problemi del passato possono essere causati da errori della mia famiglia e un clima non adatto ,questo e' un semplice quesito di psicologia vorrei sapere se i genitori e il loro modello socio-educativo e il rapporto sbagliato dei genitori con il figlio possono influenzare e causare durante l'infanzia dei problemi psicologici al figlio?. Ti sembra che chiedo tanto chiedere nella prima domanda un ipotesi e nella seconda domanda un quesito psicologico?vi ricordo che nelle vostre linee guida non e' vietato fare ipotesi anzi il fare ipotesi e il confronto sono una delle cose da fare per l'obiettivo di medicinaitalia di chiarire i dubbi e avere consigli utili gratuiti.
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dopo
Utente
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2-studio psicologia ma non sono libero di dire la mia opnione senza offendere nessuno?dire cose ovvie (es"se non ti fidi di lui parlane con il tuo psicologo")non e' utile per chiarire i propri dubbi e capire meglio i problemi psucologici.
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dopo
Utente
Utente
3-io non ho offeso la dottoressa del altro consulto(che nemmeno conosco e non ho diritto di offenderla) ma la psicologia e medicina in generale denunciando la disumanizzazione e il poco amore che hanno la medicina e psicologia per i suoi pazienti,lo dico per esperienza personale;quindi perche' devo stare zitto e piacere e accettare tutto quello che di sbagliato dicono e fanno le persone?lo so che questo non c'entra con il consulto ma era per spiegare il mio malinteso creato nel altro consulto.
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