Lo amo tantissimo, ma non riesco a fidarmi di lui

Salve dottori,
vivo una situazione psicologicamente molto complicata e devo parlarne con qualcuno di esterno. Sono una ragazza di 20 anni, a cui non manca nulla: all'università sono un'eccellenza, ho una famiglia che mi ama, degli amici che morirebbero per me. Il mio problema è uno e uno solo: amo un ragazzo da anni. Lo conobbi che avevo 15 anni. Lui, pakistano appena arrivato in Italia, io in vacanza con mia nonna. Lui venditore di collane, io vacanziera. Ci siamo piaciuti subito. Ci sentivamo tutti i giorni. I miei mi lasciavano fare. Avevano paura che diventassimo Romeo e Giulietta. La cosa continuava, per un anno, seppur a distanza, mio padre allora prese provvedimenti: mi impedì di sentirlo. L'ho sempre pensato, tutti i giorni. Lo avevo dovuto bloccare da fb, ma avevo un profilo falso per spiarlo. Gli ho scritto poesie, lettere, tutte le canzoni che ascoltavo erano per lui, quando andavo al mare ci guardavamo da lontano. Lui pure, mi cercava. Si faceva profili falsi, per chiedermi l'amicizia. Rifiutavo. Tanto saremmo stati sempre ostacolati. Passano quattro anni, vado all'università, in una città vicino a lui. Lo sblocco. Erano passati 4 anni, non mi avrebbe cercata più. Ma no. Invece mi cerca. Mi dice di avere tutto: permesso di soggiorno, lavoro, casa. Ci riproviamo. Ero così felice. Lotto contro la mia famiglia, che lo accetta capendo che forse è davvero lui l'uomo della mia vita. Lui però comincia a distanziarsi. Mi faceva sempre due domanda "ma mi farai tornare in Pakistan per salutare il mio papà?" e poi "quando ci sposiamo?". Lui era distante, ormai. Fino a una sera in cui mi dice "Non ti amo più, se mi sposi forse ti riamo", mi distrugge, per vedere fin dove arriva gli dico sì. Dice che andrà a prendere carte e tutto. Ovviamente lo lascio. Nei mesi successivi continuiamo a cercarci. Mi cerca lui. lo scaccio io in malo modo e viceversa. Ieri mi fa "ti chiedo perdono, ho detto quello che ho detto perchè mi avevano messo in testa che mi avresti tenuto lontano dalla mia terra e la mia famiglia, ma non posso farcela senza di te". Gli dico "allora dimostrami che hai il permesso, che non sei venuto da me per questo". Me lo mostra. Permesso scaduto. Ma io sento questo: da un lato vorrei andarmene via da lui, dall'altro voglio dargli una seconda possibilità. Lo amo. Quando sono con lui sono felice. Aiutatami vi prego
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

sei molto giovane e credo tu debba imparare a fidarti di ciò che senti. Senti di amarlo, sebbene senza una vera e propria conoscenza e frequentazione e che non puoi fidarti di lui.

Prima di prendere qualsiasi decisione, credo sarebbe opportuno che tu riflettessi e prendessi il tempo di cui hai bisogno. Come mai tanta fretta se hai vent'anni e frequenti l'università? Perchè non fare le tue esperienze e capire tra qualche tempo come evolverà il rapporto con questo ragazzo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa,
per il momento siamo rimasti che gli darò una seconda possibilità, ma lui deve impegnarsi per "integrarsi" lavorativamente. Soprattutto spero non faremo l'errore di coinvolgere subito amici e parenti nel nostro rapporto, ma di costruirlo prima io e lui.
La ringrazio tantissimo del suo supporto.
Buona domenica