Disturbo evitante della personalità

Gentili dottori,
Vi scrivo perché da 2 anni ho una relazione con un ragazzo che credo soffra del disturbo evitante. I suoi comportamenti sono esattamente come quelli descritti da vari forum di psicologia riguardo a questo disturbo. Per un po' la sua chiusura non è stata un problema per me, pensavo fosse dovuto ad una diffidenza iniziale nei miei confronti, ora però, a distanza di 2 anni, sta iniziando a pesarmi il fatto che lui non condivida nulla con me. Vorrei un consiglio su come approcciarmi a lui in modo che piano piano inizi ad aprirsi con me o almeno a far sì che prenda almeno consapevolezza di avere questo problema.
Vi ringrazio per la vostra risposta.
Cordialmente
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
la valutazione diagnostica è un processo complesso non può essere effettuata in funzione di informazioni reperite su forum in internet, altrimenti non ci sarebbe alcun bisogno di rivolgersi ad uno specialista.
Sarebbe opportuno affrontare l'argomento con il suo partner, evitando accuratamente di trattarlo come "malato" e confrontandosi in modo trasparente con lui a partire dalla condivisione del proprio vissuto, che è il modo migliore per incoraggiare l'apertura da parte del partner senza essere "risucchiati" dal copione distruttivo accusa/difesa/ chiusura.
Qualora il confronto non sia sufficiente a generare un processo di cambiamento, dato che il disagio riguarda la relazione di coppia, sarebbe opportuno prendere in considerazione la possibilità di un colloquio con uno psicoterapeuta esperto in terapia di coppia.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Utente
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Gentile dottoressa,
La ringrazio molto per la sua risposta. So bene di non essere in grado di diagnosticare questo disturbo, ma per brevità ho usato questi termini per far capire come si comporta in coppia il mio compagno (non solo in coppia in realtà).
Io cerco di evitare il più possibile le accuse nei suoi confronti per non farlo chiudere ulteriormente e nel contempo mi confido con lui e racconto le mie giornate e i miei pensieri, purtroppo questo non basta per ricevere lo stesso da lui. La terapia di coppia è una strada che io percorrerei volentieri ma non so come proporla a lui, che non si rende conto di essere troppo chiuso, ben al di sopra di una persona timida. Il primo passo credi sarebbe quello di fargli prendere coscienza della cosa, ma come?