Lutto e periodo ansioso

Buongiorno a tutti,

Vorrei chiedere in vostro consulto in quanto sono vittima da qualche tempo di un periodo ansioso e vorrei raccontare la mia storia per avere un consiglio... il 24 dicembre del 2016 è venuta a mancare L unica nonna che avevo, che da sempre è stata una figura importante per me in quanto abitavamo molto vicini e le visite che le facevo erano spesse, è morta di morte naturale quindi il lutto è stato affrontato abbastanza bene però a giugno dello stesso anno si è scoperto che mio cugino di 20 anni aveva un tumore ai polmoni... abbiamo tenuto a mia nonna la cosa nascosta ovviamente per non darle dispiacere negli ultimi momenti di vita. A luglio del 2017 è morto anche mio cugino... ormai pesava 38 chili, cieco per il fatto che il tumore si è poi spostato al cervello, ed aveva un colorito giallo come la cera... ho cercato di seppellire la cosa e sono andato avanti... ora frequento un corso a Monza per specializzarmi come meccanico di auto da corsa e la cosa mi sta dando molta soddisfazione ma mi richiede molto sacrifici sia economici che personali visto che devo trasferirmi ogni settimana per almeno 4 giorni... non avevo particolari problemi se non le normali preoccupazioni che si hanno quando ci si investe in un percorso così impegnativo... il 24 dicembre del 2017 (non so se sia una coincidenza) ero a mangiare con la mia ragazza quando all’improvviso sento una fitta al cuore, mi si intorpidiscono gli arti e vedo annebbiato e per un soffio non svengo sul posto... torno a casa e cerco di stendermi ma già dal giorno successivo inizio ad avvertire fitte diffuse, tachicardia, dispnea, ansia e all’inizio avevo attacchi di panico e non mangiavo per quasi tutto il giorno... poi ho capito che era ansia e gli attacchi di panico sono svaniti insieme a molte fitte ma a livello psicologico mi sento distaccato dal mondo, triste e a volte ho il terrore che questo mio malessere si protragga all infinito o che sfoci in una depressione (una mia zia dopo il lutto di mio cugino ora è in uno stato depressivo)... voglio essere onesto con voi dicendovi che mi sento molto in colpa per il lutto di mio cugino perché io fumo e lui non ha mai ne fumato ne bevuto, quella morte doveva essere la mia non la sua e se lo ricordo e come se il tumore si fosse mangiato tutto di lui anche i ricordi... lo ricordo solo nel letto di ospedale... uno psicoterapeuta mi aiuterebbe? È il lutto non elaborato che mi fa stare così? E la vita stressante che sto facendo? Cosa posso fare?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

le domande sono molte,
ma mettono il dito sulla piaga:
il lutto ci colpisce al cuore,
ci si identifica,
ci si sente il colpa,
magari si "indossano" i sintomi di una analoga malattia..

"..uno psicoterapeuta mi aiuterebbe? .."
Certamente sì,
La aiuterebbe a districarsi nel lutto
e al contempo a far fronte alle manifestazioni che il Suo corpo Le presenta.

Ritiene di poter chiedere aiuto di persona?

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta innanzitutto...
comunque si chiederò personalmente un consulto... avrei intenzione di aspettare la fine del corso che sto facendo per vedere se lo stress cala autonomamente, in caso contrario richiederò un colloquio con uno specialista.

Grazie e distinti saluti
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Tenga monitorata la situazione.

E non "attenda la fine del corso"
se dovesse accorgersi che nulla migliora
e che la situazione si appesantisce.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve a tutti vi scrivo per darvi aggiornamenti sul mio stato di salute...
Attualmente la situazione è migliorata tantissimo in un decorso naturale... niente più pensieri ossessivi niente depressione o pensieri angosciosi e il mio umore si è ristabilito in maniera naturale permettendomi di nuovo di vivere in maniera serena i miei momenti e i miei affetti... nonostante il periodo orribile che sembrava non passare mai, giorno per giorno senza nemmeno accorgermene ho ritrovato il me stesso che ero prima... il tutto senza ricorrere a psicologi o psicoterapeuti (i miei genitori e la mia ragazza si sono rilevati un punto cardine del mio miglioramento)... nonostante questo resta un ma... continuò ad avere una dispnea continua che non migliora neanche quando faccio sport tipo corsa o bici, o meglio sento che i miei polmoni sono a pieno regime ma il respiro non è totalmente appagante... non riesco a capire se sia a causa del fumo in quanto nell ultimo periodo devo ammetterlo mi sono concesso una quota giornaliera di sigarette che effettivamente è eccessiva ( 20/25) o se è sempre causato dalla mia psiche inoltre di tanto in tanto ho dolori intercostali alla parte sinistra del petto.... devo dire che il mio umore è sereno quindi non ci do troppo peso e non mi sento in ansia o meglio essendo L ansia un sentimento naturale lo provo tutti i giorni per il normale ritmo della vita ma in “dosi” normali... è possibile sempre che si tratti di sintomi dell elaborazione del mio lutto? Ringrazio anticipatamente e distinti saluti
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

siamo lieti del miglioramento.

Riguardo alla "..dispnea.. quota giornaliera di sigarette che effettivamente è eccessiva ( 20/25) o se è sempre causato dalla mia psiche .. inoltre di tanto in tanto ho dolori intercostali alla .."

Una visita medica è la prima cosa da fare.
Se il corpo è OK,
ci si rivolgerà alla psiche.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti