L'ho lasciato ma mi sento morire

Gentili dottori
Vi scrivo per la mia situazione.
Io e mio marito siamo insieme da 7 anni di cui uno e mezzo di matrimonio. Siamo sempre stati molto diversi caratterialmente ma ci siamo amati da morire, in lui ho trovato un partner generoso e che mi amava e rispettava.
Tuttavia da circa un anno, causa anche una brutta malattia di mia mamma, le cose sono cambiate in peggio. Io ho iniziato a non riuscire più ad avere rapporti con lui (seppur non desiderando altre persone) e sono diventata apatica. Ho iniziato a seguire un percorso di psicoterapia che ha portato a tanti capire che la mia mancanza di attrazione sessuale era dovuta al fatto che spesso mi sentissi inadeguata con lui, a volte mi diceva cose, anche con battute, che io ritenevo offensive e mi sentivo di aver messo da parte le mie passioni perché non mi sentivo capita.
In questa nostra crisi si è andata ad inserire una terza persona con cui ho intrapreso una relazione che dura circa da 8 mesi. Qualche giorno fa ho preso la decisione di lasciare mio marito. È stato bruttissimo dirglielo e la cosa che mi ha fatto più male è stata vedere che lui negli ultimi due mesi (in cui sono andata vja di casa e ora sono dai miei) non aveva mai perso la speranza. L'altro giorno mi ha detto che sono una delusione, che tra qualche anno spera di risposarsi e avere figli e spera di ricordarsi di me solo come una brutta esperienza. Si è anche già tolto la fede e ha iniziato a parlare di aspetti pratici (vendere la casa e annullare il matrimonio).
Io sono devastata, l'altra persona non la sento da una settimana per mia scelta e non sa ancora nulla. A ore alterne mi viene voglia di richiamare mio marito e chiedergli di ricominciare.
È normale essere così confusi e stare così male ? Non riesco quasi a respirare.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

ci scrive:
"..Qualche giorno fa ho preso la decisione di lasciare mio marito. È stato bruttissimo dirglielo.."
ma ben presto lui ha ripreso il filo della propria vita.

Lei ci sta ancora pensando.

Quando noi Psicologi consigliamo una "valutazione di coppia", di persona, con un nostr/a Collega, non è per cercare clienti,
quanto per evitare quello che sta accadendo;
che decisioni personali, non messe a confronto con altri punti di vista più "tecnici" possano produrre decisioni irreparabili
su cui si continua poi a rimuginare.

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/