Relazione con disabile

Buongiorno,

sono una ragazza di 25 anni e tre anni fa ho conosciuto questo ragazzo, che attualmente ha 30 anni, durante una serata. Ci siamo sentiti per un po', in maniera continua, molta intesa ed alla fine abbiamo deciso di uscire da soli. Dopo questa serata, il mattino seguente lui fa un incidente in moto ed io non lo sento per i primi 10 giorno, poi mi riscrive e da lì ricominciamo a sentirci quotidianamente.
Riporta una lesione del plesso brachiale per la quale perde completamente l'uso della mano e quasi tutto l'uso del braccio.
Passano i mesi e ci vediamo anche sporadicamente (abita lontano e non era autonomo). Passano due anni così, durante i quali, sotto pressione, mi dice che subito dopo l'incidente si era rimesso con la ex e che erano andati a convivere.Ma nel corso di tutto questo tempo capisco di avere davanti una persona con la quale avevo un gran feeling in primis, ma anche egoista ed insoddisfatto, non legato alla persona che aveva accanto. Confrontandoci lo sentivo sempre più vicino, più legato a me e ci ho messo davvero poco ad innamorarmene.
Un anno fa, finalmente capisce che la vita con quella ragazza non faceva per lui, ma a seguito di alcune vicissitudini viene a sapere che lei da dopo l'incidente non le era mai stata fedele e quella che doveva essere l'occasione di iniziare una nuova storia con me, è diventato un periodo di depressione per l'essere stato messo da parte per essere diventato disabile. A fine estate dopo aver praticamente convissuto aver fatto un viaggio ed essergli stata vicina pur soffrendoci, mi "lascia". Tra virgolette perché non è mai stato convinto di ripartire con una relazione, diceva di voler imparare a stare da solo ma cercava sempre la mia presenza, era un continuo pendolo tra l'allontanarmi ed il cercarmi in maniera spasmodica.Non era sano e quando mi ha detto che con me non voleva stare, che non ero il suo tipo, che con me non doveva andar bene per forza e che comunque il suo modello di donna era la sua ex, io sono sparita per un mese e mezzo, dopo il quale è tornato, apparentemente diverso. E' stato tutto bellissimo fino a che non è partito per un viaggio di 25 gg con gli amici. Da quando è tornato sono ricominciati i dubbi, la paure le discussioni ecc.
Mi fa sentire inadatta e soprattutto poco attraente (aggiungo che comunque ho grossi problemi di autostima)
Aggiungo una cosa che per me è importantissima: viene da un contesto familiare in cui i genitori, giovanissimi, si sono separati in malo modo quando lui aveva 5 anni. Il papà l'ha perso di vista e la madre ha cominciato ad occuparsi di lui quando lui aveva 16 anni.
Quando si comporta da egoista e di me non si preoccupa mi verrebbe da mollare tutto, ma poi penso che tutte le volte che ha dubbi poi torna.
E con una situazione simile non sa come ci si occupa di qualcun altro.
Come ci si comporta con un soggetto simile?

Grazie a chi mi dedicherà un po' di tempo.

Saluti,
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
la domanda da farsi semmai è un'altra: cosa dice di te il fatto di aver instaurato una relazione con una persona che ti tratta così?
Forse accennando alla scarsa considerazione che hai di te ti sei già data una prima risposta.
Quindi io credo che tu debba ripartire da te, dall'importanza che sei disposta a dare ai tuoi bisogni affettivi e dalla necessità di dissipare la nebbia dell'ambivalenza che sembra caratterizzare il modo in cui il tuo partner vive la relazione con te.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it