Bisogno di dire gli errori

Buongiorno... Vorrei sapere xke' sento il bisogno di dire gli errori che faccio...... Mi tormenta, continuo a pensare ai miei errori e volerli dire...... Anche se li dico agli altri, non mi tira su di morale, xke' devo dirli a mia mamma, allora riesco a tirarmi su..... Il bisogno che mia mamma sappia dei miei errori..... Di conseguenza ho tutta una paura addosso...... Paura della depressione, cioè di questa situazione e paura della stessa paura..... Non so più cosa fare...... Purtroppo non ho ancora intrapreso le sedute con uno psicologo xke' la dottoressa di base mi ha detto che devo andare da privati a pagamento, xke' in ospedale non ci sono gli psicologi o ci sono ma fanno le sedute una ogni mese...... Cioè distanti tra una e l'altra.... Io non ho soldi, non so come farò..... E i farmaci prescritti invece da un psichiatra, non ce la faccio a prenderli, xke' mi fa paura il fatto che potrebbero darmi degli effetti collaterali, anche se non è detto. Xke' a me fa paura il fatto di star male, sia psicologicamente che fisicamente..... Non riesco più a vivere bene, è tutto uno stress, ho paura di tutto sembra, mi viene sempre la tentazione di andare in pronto soccorso x questa paura addosso probabilmente causata appunto dalla depressione. A volte ho pensato di farmi ricoverare, così là sarei costretta a prendere i farmaci, così mi aiuterebbero a prenderli, ma poi penso che allo stesso tempo non sia una buona cosa, vedermi là in ospedale...... Penso cioè che peggiorerebbe la situazione. So che così, dietro un computer non potete più di tanto fare, ma se potete almeno darmi un consiglio, svelare delle strategie x non pensare ovvero x non sentire più questo bisogno di dire gli errori...... Se volete, vi dico più nello specifico questi errori...... Vi prego aiutatemi xke' è davvero un incubo.... A volte addirittura penso che la mia ansia e depressione sia dovuta a qualche malattia o tumore che crea questi disagi, insomma ho tutta una serie di pensieri e tanta, tanta paura di ciò che mi succede.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Cara utente, ho letto tutte le sue email e tutte le risposte degli specialisti. Citando una tra i tanti che si sono adoperati per aiutarla, la dottoressa Scapellato ha già suggerito l'ipotesi che lei abbia un disturbo ossessivo/compulsivo, accogliendo la diagnosi dello specialista che l'aveva visitata. Anche in quella occasione le erano stati prescritti dei farmaci, e lei aveva ricevuto parole tranquillizzanti sui loro effetti, ma a quanto pare non ha ancora cominciato la cura.
Inutile dirle che sbaglia a non fidarsi di chi ha studiato queste cose: lo capisce anche da sé. Ma a quanto pare lei sceglie tutte le informazioni che possono farle male, e scarta tutte quelle che l'aiuterebbero a star meglio: uno specialista le prescrive dei farmaci, ma lei preferisce autoprescriversi di non prenderli; la sua dottoressa di base le dice che lo psicologo delle ASL forse la vedrà una volta al mese, e lei ci crede, fino al punto che nemmeno si fa dare la richiesta per provare ad iniziare dei colloqui psicologici. Proprio ieri un giovane mi diceva che è seguito da ben SEI ANNI in un Centro di Salute Mentale, gratuitamente, una volta la settimana. Perché non provare, alle ASL, al Consultorio Giovani, oppure al CSM? Davvero la sua condizione le sembra così buona da scartare qualunque tentativo di stare meglio, tanto da non voler nemmeno prendere le medicine? E allora, perché continua a scriverci? Se si aspetta che le diciamo via email la parolina magica che potrebbe guarirla, riprovo a dirgliela: vada da uno psicologo. Se però si aspetta che le basterà guardarlo, o parlargli una volta sola, per stare meglio, se lo tolga dalla testa. Niente, nella vita, funziona così. Molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Capito... In effetti ha ragione, sto qua a lamentarmi, quando basterebbe prendere il farmaco..... Riguardo le sedute, la dottoressa di base mi ha detto che non ci sono più di tanti psicologi in ospedale... Cioè anche delle persone che hanno i miei stessi problemi, hanno detto che in ospedale ci mettono di più con le sedute, cioè ti fanno una seduta ogni mese, cioè una distante dall'altra..... La dottoressa di base quindi mi ha dato l'impegnativa con scritto "colloquio psicologico clinico"..... Proverò sentire lì..... La ringrazio x la sua risposta.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Sono molto contenta che abbia preso in considerazione la mia risposta, e spero che si sia già attivata. Lei vive in una zona dove ospedali, ASL, Consultori e CSM funzionano, e prendere i farmaci dovrebbe farla sentire molto meglio, al punto che le permetterà forse anche di cercare un lavoro. Ma attenzione: sono farmaci che in genere impiegano del tempo, anche mesi, per far sentire i loro effetti a pieno.
Metta in tutto quello che fa pazienza, buon senso, ma soprattutto cura di sé stessa. Auguri infiniti!
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dopo
Utente
Utente
Si, il lavoro lo sto già cercando da un po'..... Questi problemi fortunatamente non mi impediscono di fare le cose....
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dopo
Utente
Utente
Mi sono dimenticata di chiederle...... Io prendo sertralina hexal 50 mg..... La dottoressa Scappellato, mi ha detto che x curare il doc, dovrei prendere una dose più alta di quella che dovrei prendere...... Cioè più alta di 50mg...... Xke' mi ha detto che i doc sono molto resistenti alle cure...... Io al momento non posso alzarmi la dose ovviamente...... Quindi volevo sapere se almeno la depressione e l'ansia che esso provoca, se almeno quelle possono scomparire del tutto piano piano..... A me basterebbe almeno che scomparissero gli effetti che esso provoca...... Xke' la depressione è veramente forte...... E se secondo lei assecondare il doc, cioè riferire gli errori a mia mamma, possa alimentare il doc oppure possa farlo stare calmo.....
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Cara utente, sul dosaggio dei farmaci non mi pronuncio, e del resto la dottoressa Scapellato era stata chiara; la invito a consultare il suo medico, anche per telefono o per sms.
Per l'aspetto "confessare gli errori" per calmare il doc, provi a rivolgere a sé stessa queste tre domande: "In genere assecondarlo calma il doc?"; "Mia madre è felice sentendo le mie confessioni?"; e infine: "Io come mi sento, dopo la mia confessione e la sua reazione?".
E adesso la invito decisamente a rivolgere le sue domande agli specialisti, psichiatra e psicologo, per cercare la guarigione, anziché la serra calda dove coltivare la malattia.
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dopo
Utente
Utente
Ah capito..... Comunque prima ho telefonato ovvero prenotato, chiedendo un colloquio psicologico clinico.... E quella della cassa mi ha dato un appuntamento per il 2 agosto alle 15, con una psicologa x delle psicoterapie..... Finalmente verso la guarigione... Mi ha detto che non devo pagare nulla essendo esente.... Spero in bene......
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