Richiesta consulto per mio figlio

Salve sono mamma di un bambino di 2 anni che alla nascita(40 settimane) ha avuto un di stress respiratorio, è stato un mese ricoverato per aver inalato meconio con infiammazione dei polmoni curata con ossigenoterapia e cortisone. Ovviamente in ospedale hanno effettuato tutti i controlli necessari tra cui eco encefalica ma tutto ok, ad aggiungere a questo, il giorno delle dimissioni è stato identificato come bambino iperattivo. Ad oggi il bambino è molto vivace, parla poco ma comprende alcune richieste che gli vengono fatte, indica sempre quello che vuole, interagisce con noi ma tenerlo sotto controllo diventa spesso difficile. In casa se vede qualcosa sul divano o sul letto lo butta giù ripetutamente, non ascolta i rimproveri, gioca con 2 giochi e basta, tende a buttare i giochi per terra e sparpagliarli ovunque, se fa qualcosa di sbagliato ride e continua a farlo. Fuori casa, in giro ha poca voglia di camminare e si butta per terra.
Volevo sapere se secondo voi è meglio chiedere il parere di un esperto per valutare la situazione.
Grazie.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile signora,

innanzitutto io non mi allarmerei più del necessario...
Sono situazioni che capitano e non vuol dire assolutamente che suo figlio abbia problemi su cui occorre intervenire tempestivamente. Non necessariamente i problemi organici che ha avuto alla nascita rappresentano la causa del comportamento che descrive. È un bambino. Comprendo l’apprensione di una mamma ma proprio perché bambino piccolo, andrebbe (se sussistono le condizioni) non sanitarizzato e, tanto meno, medicalizzato.

Per tanto, suggerirei a lei e al suo compagno di contattare un/una collega psicologo psicoterapeuta perfezionato/a in età evolutiva e recarvi (voi genitori) in consulto in modo da esaminare la questione con sensibilità e attenzione clinica non reperibile online.
Molto spesso,se e quando presenti dei problemi comportamentali in età evolutiva, diventa basilare e terapeutico il ruolo emotivo/comportamentale/relazionale dei genitori del bambino.
Io partirei con questo primo step. Starà poi al collega valutare la possibilità di incontrare il piccolo di persona o meno.

Fondamentalmente credo che un parent training genitoriale possa tornarvi utile. Spetterà comunque al collega in diretta valutare il tutto.
Da questo link potrà farsi una idea di cosa consiste il parent training. Badi bene: nell’introduzione si parla prevalentemente di bambini con problemi mentali e psicologici... Non è detto che sia il caso di suo figlio. Un parent training genitoriale non si fa solo in caso di problemi. http://www.stateofmind.it/2018/07/parent-training

Se desidera mi tenga al corrente

Molti auguri!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.