Pensieri ricorrenti di morte

Mi chiamo Claudia ho 23 anni.
In questi ultimi tempi sono giù di morale, in questo periodo ho avuto diversi problemi a causa di uno stage, che mi ha rallentato la laurea e mi ha fatto toccare la nuda realtà del lavoro.Mi serviva per laurearmi, ma anche per prendere qualche soldini, perchè di questi tempi con la crisi economica servono.
Ciò che mi spaventa è che penso in modo ricorrente alla morte e a come uccidermi, il problema è che nei periodi stressanti trovo la morte una soluzione ai miei problemi. Al lavoro probabilmente non mi assumeranno e mi lascieranno a casa.Ho fatto dei tentativi con farmaci da banco e non mi sono sentita per niente in colpa con le persone care.Non sono depressa almeno spero.
Però ne sono uscita distrutta dai miei e dal mio ragazzo che mi hanno fatto sentire una pazza.
Ne sono spaventata, che pensando pensando e ripensano è diventata un chiodo fisso questa idea, vorrei stare a casa dal lavoro ma ciò sarebbe peggio.
Ho fatto un esame per cercare di dimenticare l'esperienza di stagista che sto vivendo.Sto portando aventi la tesi a rilento, mi sembra di sprecare tempo ed energie.
Il mio ragazzo mi vuole molto bene e cerca di capirmi, ma fa fatica a stare con me per i continui sbalzi d'umore. Ci sono giorni che non gli rispondo al telefono,perchè ho voglia di stare da sola, giorni che lo chiamo e gli chiede scusa. Non capisco che mi sta succedendo, io ho poca autostima di mio e questo non mi aiuta affatto e per di più dei genitori molto apprensivi che non mi lasciano i miei spazi, non mi permettono di avere molta vita sociale.
Spero in un consiglio.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
L'aiuto più utile che potrà ricevere è quello che le verrà da un professionista, dal quale deciderà di recarsi. Questo tipo di problemi non può essere risolto leggendo informazioni, ma solo attraverso cure specialistiche ed eventualmente una relazione psicoterapeutica.

Se ha spesso pensieri di morte, il consiglio migliore che possiamo darle qui è proprio quello di farlo al più presto, questo consulto. Gesti avventati siamo sempre in tempo a farne, finché siamo in vita.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il consiglio.
Ho provato quasi un anno fa a parlare con una psichiatra
di ospedale, ma non mi aveva giovato molto la cosa.
Era stata piuttosto rude, dicendo che ero borderline,
diagnosticandomi soltanto avendomi vista solo una volta.
Io sono contraria agli psicofarmaci, però la psicoterapia
la ritengo una cosa utile.
Anche perchè questa mia negatività, influisce in modo pesante sulla mia vita.
Grazie per l'aiuto.
Claudia
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile Claudia
Se le è stato diagnosticato un disturbo borderline di personalità, forse le avranno anche detto che la psicoterapia è in effetti più indicata del trattamento farmacologico, in questi casi. Quindi, penso che dovrebbe prendersi un pochino di tempo per ricercare un professionista in grado di aiutarla e al quale potersi affidare.

Può leggere questa pagina dal mio sito, per farsi un'idea su come fare per scegliersi un terapeuta:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm

Le faccio molti auguri.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
volevo ringraziarla per il consiglio datomi, avevo bisogno di parlare con qualcuno dei miei problemi, adesso sto meglio.
Ho passato un week-end in montagna e poi mi sono recata da una psicoterapeuta del mio paese.
Ho concoradato 5 sedute.
E' un problema di comportamento, mi ha consigliato di fare yoga per rilassarmi.
[#5]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
vedo che un primo passo è già stato fatto: recarsi da una psicoterapeuta.

Se in passato è già stata da uno psichiatra significa che questi sbalzi d'umore non sono nuovi, e che forse si ripresenteranno. Per questo motivo credo sarebbe necessaria una seconda visita psichiatrica: se quella volta si è trovata male non significa nulla, psichiatri e psicologi non sono tutti uguali.

Immagino quanta paura le facciano i farmaci, ma pensare alla morte è forse più piacevole? Chiudersi in casa ed evitare i contatti umani è forse meglio?

Provi anche a leggere questo articolo sulla depressione https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Non abbia timore, ma si faccia aiutare nel miglior modo possibile, e non solo parzialmente, poichè ne ha il diritto.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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