Frustrazione a lavoro

Cari Dottori,
sono una giovane laureata trasferitasi da sola in Belgio in cerca di una possibilita' di lavoro come ingegnere in un settore molto particolare. Ovviamente posso dire di non aver avuto vita facile con i recruiters delle varie aziende, i quali, spesso, mi hanno rifiutata per questione di lingua (Olandese).
Insomma, alla fine sono stata assunta da poco per un lavoro per lo piu' bibliografico in una grande e famosa azienda, con tematiche ingegneristiche, ma senza alcun tipo di attivita' che normalmente competerebbe ad un ingegnere di progetto. Sono una persona molto dinamica, mi piace imparare, programmare e sperimentare e questa attivita' burocratica ho paura che mi penalizzi. Insomma, in poche parole ho accettato per lo piu' per motivi personali. I miei genitori non volevano piu' fornirmi un aiuto economico da settembre in poi (cosa che ha influenzato molto anche le mie attivita' di studio, in quanto si litigava spesso sulla questione monetaria, nonostante il loro aiuto economico fosse davvero molto molto ridotto) e in quanto ho davvero bisogno di raggiungere l'indipendenza economica. Insomma, il lavoro e' ben pagato, e anche questo mi genera frustrazione, in quanto altri miei colleghi fanno attivita' molto piu' impegnative e interessanti per molto meno. Inoltre ho gia' fatto un lavoro simile come stagista, in cui per mesi sono stata comandata a bacchetta dalla mia boss, donna impicciona, stressata e bugiarda, costretta a leggere tutto il giorno solamente articoli su articoli da analizzare, che nessuno ovviamente voleva fare, nonostante tante promesse mai realizzate, cosa che mi ha fatto scappare da quel posto di corsa a fine contratto. Questo trauma mi sta facendo pensare al peggio anche in questa nuova azienda, non riesco a concentrarmi e mi lamento in continuazione, pensando al peggio e annoiandomi, provocando frustrazione di rinculo anche al mio compagno. Cosa dovrei fare? Mi licenzio e mi do un po' di tempo per trovare di meglio? Sto zitta e faccio in modo che il nome dell'azienda faccia CV e mi dia credibilita' in futuro per altre aziende in Belgio?
Grazie per un consiglio
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Noi non riusciamo ad darLe un consiglio relativo alla situazione lavorativa in ... Belgio,
ma solo rispetto a Lei.

Che i "boss" siano capi,
ossia superiori,
e dunque con tutte le loro fissazioni e paturnie, (e magari obiettivi) è ovvio.

Ma se fosse riuscire a godere per il momento di un lavoro "ben pagato"?
se fosse cambiare il punto di vista rispetto a
"..non riesco a concentrarmi e mi lamento in continuazione, pensando al peggio e annoiandomi"?

O si riesce a cambiare le cose esterne,
oppure si deve modificare il punto di vista...

Il cosa fare di questa attuale occupazione è una scelta che compete solo a Lei,
Lei sa che gli Psicologi non danno consigli.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/