Ho paura per il mio futuro, per via della relazione con un ragazzo

Salve,
sono uscita da una relazione malsana un po’ di anni fa, che mi ha portato a conoscere una nuova persona. Da due anni a questa parte sto con un ragazzo che mi rende felice, è una persona dolcissima comprensiva e mi ha dato tutto quello che mi mancava in una relazione. Mi ha dato appoggio, mi ha spronata nel perseverare nei miei obiettivi, è una persona seria che ha rispetto per la persona che ha accanto, a differenza della mia situazione precedente. Però, c’è un però, lui ha una situazione familiare alle spalle molto forte, dopo aver vissuto il lutto di una figura genitoriale. La sua vita non è stata molto facile per la mancanza di denaro e per il cambio di molte figure genitoriali che hanno tentato di sostituire il ruolo del genitore biologico. Per questo è costretto a lavorare e intanto a studiare per l’universitá. Non è un lavoro dispendioso gli occupa solo il fine settimana però tra i miei impegni e i suoi riusciamo a vederci pochissimo. Avendo vissuto la relazione per 6 mesi mentre ancora non lavorava e confrontandola con quella attuale ho paura per il mio futuro. Sono in pensiero per i suoi problemi e ho paura che possano ripercuotersi nella nostra relazione. Non tanto per il fatto che il fine settimana non possiamo vederci, si a volte sto male per questo, ma per fortuna esco con le mie amiche, ma piuttosto per gli ipotetici sviluppi futuri. Ho paura che il nostro rapporto si raffreddi e che la sua situazione familiare continui a peggiorare ripercuotendosi sul nostro rapporto, con la conseguenza di vivere una relazione ancora più anormale di quanto lo sia già. Abbiamo discusso fra di noi di questa cosa e lui è disposto addirittura a farsi da parte per mettere al primo posto la mia felicità. Però io non voglio allontanarmi da lui, sto male al sol pensiero perché per la prima volta nella mia vita sento di amare davvero questa persona e non voglio perderla. Allo stesso tempo ho paura di soffrire troppo e sono stanca di stare male dopo la mia esperienza pregressa. Ho solo voglia di vivere una relazione normale con questa persona e sono sicura che questo accadrà tra un po’ di anni quando ci saremo laureati e troveremo un occupazione. Sono molto combattuta, nonostante io viva una situazione familiare serena, mi sento triste perché non posso ad esempio fare una passeggiata la domenica perché è stanco. Inoltre lui deve badare alla casa oltre che ad affrontare i problemi che ho descritto in precedenza. Non me la sento di affaticarlo però sento che sto buttando gli anni più belli di una relazione in cui si è entrambi giovani. Al contempo però se lui non va a lavorare non può permettersi gli studi e ad esempio di mangiare una pizza con me. La cosa peggiore è che la sua situazione economica dovrebbe peggiorare e io ho paura di questo. Ho paura di soffrire e non so se continuare ad investire il mio tempo in questa relazione, oppure lasciare andare.
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 184
Gentile utente, lei è molto giovane e i giovani tendono a vedere il tempo in maniera deformata: credono che se quello che desiderano non arriva immediatamente, qui e subito, non arriverà mai più. Ma oltre a questo, nel suo racconto ci sono delle lacune che non rendono facile risponderle.
Vediamo come appare dall'esterno la sua storia: lei sta con un ragazzo che ama e che la ricambia, un ragazzo che si sta costruendo un futuro e che intanto provvede a sé stesso lavorando, la qual cosa è indice di responsabilità e di capacità.
Il suo lavoro vi preclude le uscite il sabato e la domenica... ma molti fidanzati non escono, durante il week end. Molti lavorano per tutta la settimana e nel week end si riposano. Allora?
Lei scrive: "sento che sto buttando gli anni più belli di una relazione in cui si è entrambi giovani".
Giovani, e si spera impegnati in un buon lavoro, sarete ancora per molti anni. O invece lei rimpiange l'adolescenza, quando alcuni -ma non tutti e non sempre- uscivano spensieratamente in comitiva?
La giovinezza è proprio l'epoca della costruzione del proprio futuro, e comporta una buona dose di impegno e di volontà.
Ma ecco che sento echeggiare nella sua email dei non-detti e dei punti oscuri. La situazione familiare del suo ragazzo la preoccupa, teme di veder peggiorare anche la situazione economica... Ma di cosa si tratta? Un parente gravemente malato da accudire? Glielo chiedo perché a volte si vedono in maniera angosciosa dei problemi che invece sarebbe possibile risolvere.
Per parte sua, una precedente relazione l'ha ferita al punto che ora non sembra più disposta a perdere nulla (torna il fantasma di un'adolescenza non vissuta, che forse sogna di recuperare?).
Concludendo, si ha l'impressione che le sue perplessità siano acuite dal fatto che lei non ha chiaro cosa la preoccupa, oppure non lo ha scritto qui.
Torni a riflettere su cosa non va, e ci riscriva, se le è utile.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com