Salvatemi

Non ce la faccio più.

Ho 20 anni e ho chiesto un consulto un po' di tempo fa.
Non essendo stato esaustivo nel mio racconto, lo psicologo che mi ha risposto non ha capito probabilmente bene la situazione e ha travisato il mio essere con un doc omosessuale. Ho scoperto di essere gay.
Sembra assurdo ma l'ho capito ascoltando me stesso mentre praticavo sport e non perchè mi sia sentito attratto da qualche uomo.
Ho tutti i tratti dell'omosessuale: sensibilità, avversione ai contrasti e anche i tratti fisici lo sono.
Continuo a vederla come una malattia.
L'ho capito ad agosto di quest'anno.
Fra 10 giorni ho 2 esami e sono tartassato da ansia e uno stress elevatissimo.
Non no ho parlato con nessuno apparte mio zio 2 mesetti fa che non mi sembrava la persona più adatta ma mi è parso l'unico disposto ad ascoltarmi veramente.
I miei genitori ne hanno sospettato, ma non mi hanno accetato.
Da quando ho circa 12 anni è partita la finzione della mia vita.
Ho avuto tante ragazze, non ho mai avuto rapporti completi, ma tutto il resto sì.
Non mi è mai piaciuto e lo vedevo come una costrizione, ma ero talmente abituato a non seguire me stesso e quello che ero veramente che pensavo che anche per gli altri l'amore fosse questo.
È assurdo, ma il mio livello di omofobia interiorizzata è gigantesco e questo è il problema che tutt'ora mi trovo a vivere.
Più volte mio padre che adesso non sospetta più di me quando eravamo a pranzo ha fatto battute tipo: "meglio un figlio frocio o drogato?
" E tutti a rispondere "drogato almeno lo curi".
Sono identico a mia madre sia come sensibilità che come tratti somatici, ma nemmeno lei ne ha voluto sapere di vedere la realtà.
Addirittura un po' di tempo fa in una delle nostre litigate visto il mio pessimo andamento all'università mi ha rinfacciato con odio il fatto che a 14 anni, secondo lei, non sapevo se mi piacessereo i ragazzi o le ragazze.
Ho capito che mi odio profondamente, ho già pensato al suicidio.
Sono ingrassato, vado male a scuola, frequento tutte persone lontanissime dal mio mondo, ma che non so per quale motivo ho scelto di far diventare miei amici.
E ora che mi sono messo a dieta e faccio sport è come se l'avversione nei miei confronti si stesse traformando in rabbia da sfogare.
Dall'anno scorso soffro di psoriasi.
Vi chiedo cortesemente consigli per diminuire stress, ansia e omofobia interiorizzata, in modo tale almeno da riuscire a studiare e superare questi esami.
Come se non bastasse la settimana scorsa è morto mio nonno e ho avuto un sacco di negative vicissitudini dal punto vista della salute in famiglio di recente.
Chiederò consulto a una psicoterapeuta a breve, ma prima devo sostenere gli esami.
Vi prego datemi un consiglio e aiutatemi a vivere finalmente la mia vita, perchè questa non lo è.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

questo secondo consulto sullo stesso argomento:
"sono omosessuale?",
non aggiunge molto.

I tratti che Lei descrive per darsi prova di essere *veramente* omosessuale, e cioè:

"- sensibilità,
- avversione ai contrasti
- e anche i tratti fisici"

non sono previsti da nessun manuale scientifico.
E dunque niente da aggiungere a quanto il Collega Le ha già risposto.

Mi auguro che Lei trasformi in azione il Suo proposito:
"Chiederò consulto a una psicoterapeuta a breve."

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ma io provo attrazione verso gli uomini e verso le donne no. Non lo scrivo perchè non ho il coraggio di ammetterlo ma è questo il fatto.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Questa affermazione è già più chiara...!

Con la Psicoterapeuta potrete approfondire gli aspetti del malessere e del disagio che Lei prova,
ma anche del
"Ho capito che mi odio profondamente"
e
"Continuo a vederla come una malattia".

Al proposito Le suggerisco di leggere
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3480-gay-e-lesbiche-curarli-per-normalizzarli.html

ma sono ben consapevole che solo un percorso psicologico *di persona* aiuta ad accettare la condizione omosessuale nella sua normalità,
pur con tutti i condizionamenti sociali che ben conosciamo purtroppo.

Quando avrà iniziato il percorso,
se ritiene ce ne dia riscontro.
Online abbiamo fatto quanto possibile.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti