Fobia di uscire e bassa autostima

Sono una persona molto ansiosa dalla nascita.
Da qualche anno a questa parte ho cominciato a gestire molto bene l'ansia grazie solo alla mia forza di volontà e a fare molte cose senza problemi.
Negli ultimi due annetti ho però cominciato a non avere più particolari passioni, soprattutto per colpa della scuola, poiché mi ritrovavo a studiare giorno e notte.
Il tempo libero lo passavo sempre uscendo, cosa che mi faceva stare bene.
Purtroppo ad Agosto sono quasi svenuta per strada per un eccessivo sforzo fisico.
Da lì mi è nata la fobia di sentirmi male in pubblico (non mi era mai successo), con conseguenti giramenti di testa e arti indolenziti appena metto piede fuori di casa.
Con il passare del tempo la situazione è migliorata un sacco, ma tutt'ora ci sono giorni in cui sto bene e giorni in cui preferirei dormire tutto il giorno che uscire e se mi sforzo di uscire mi assalgono gli attacchi di panico e le crisi di pianto.
C'è da dire che è stato un periodo molto stressante per me, tra la scuola, un lutto, un parente che sto perdendo e mi sento sempre inutile poiché da tre anni non faccio più nulla se non studiare o uscire.
Insomma, passo le giornate a invidiare chi ha una vera passione, ma non riesco a trovarne una mia.
Cosa posso fare?
Sono depressa?
Non capisco... (Spesso mi ritrovo ad avere attacchi di panico anche su cose stupide: mi viene il dubbio di essere etero, di essere una brava persona, di voler bene alla gente che mi circonda, talvolta mi sembra di star impazzendo o di non conoscermi davvero...)
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2017 al 2020
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente 566973,
leggere che lei si definisca ansiosa dalla nascita mi fa ritenere che il lungo tempo in cui si dibatte nei sintomi ansiosi -seppure con alti e bassi- la situazione è migliorata un sacco le faccia pensare che sia solo una questione di volontà e questo non è propriamente corretto.
Una base ansiosa nella sua struttura di personalità può essere data in parte ad una predisposizione genetica ma questa non è immodificabile come avrà constatato Da qualche anno a questa parte ho cominciato a gestire molto bene l'ansia e in considerazione della sua giovane età credo che altre considerazioni andrebbero fatte: ambiente familiare in cui lei vive ad esempio, il suo stile di vita dedicato in gran parte allo studio ma senza passione, ecc.
Il fatto che siano avvenuti eventi (momento stressante nella scuola e nella vita familiare) possono acuire la sintomatologia; di fatto quelli che vengono spesso definiti attacchi di panico non sono altro che il risultato del vivere nella paura che quanto di drammatico si è sperimentato (lo svenimento ad agosto) possa ripresentarsi ancora. Ci sono meccanismi nel nostro costrutto cerebrale che una volta attivati rimangono sensibili anche al solo pensiero che qualcosa di negativo possa accadere.
In considerazione dell’età con una fase di crescita ancora in evoluzione (si ritiene che il completamento della maturità cerebrale sia intorno al 24mo anno) e presumibilmente anche con una situazione ormonale ad assetto variabile le variazioni di umore così come non aver ancora trovato una vera passione siano da considerarsi più che normali.
Si faccia aiutare (e non da ciò che potrà leggere su Internet) ma da personale esperto ad avere una corretta comprensione del suo disagio e ad avere maggiori strumenti per poterlo affrontare e risolvere.
Augurandole un buon anno nuovo
Armanda Salvatori
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