Non riesco a svegliarmi

Gentili Dottori,
ho deciso di scrivere in quanto mi sento davvero "in pericolo".
Vi parlerò di una situazione davvero imbarazzante per me, in quanto alla mia età non ci si spetta che una persona assuma dei comportamenti strani e non so a chi rivolgermi realmente, anche perché è davvero una cosa vergognosa.
Sono cresciuto in una famiglia abbastanza superficiale e disordinata, e da sempre la mia famiglia non mi ha mai imposto di andare a letto presto perché il giorno dopo c'è scuola o roba simile.
Oggi ancora proprio a causa di questo "disordine" mi ritrovo a dover finire l'università.
Sono al terzo anno di Farmacia ed ho 27 anni.
Non riesco a svegliarmi presto e la cosa mi preoccupa moltissimo poichè 1) avendo obblighi di frequenza, devo presentarmi 2) perchè quando un giorno troverò lavoro (se lo troverò), non posso permettermi di andare a letto alle 5 del mattino e svegliarmi alle 18 p.
m.! La mia situazione non è soltanto imbarazzante ma alquanto invalidante e mi deprime più di quanto già lo sia.
Ho provato ad assumere dei farmaci consigliati dal mio medico (zolpidem), ma questi su di me non hanno alcun effetto se non quello di prolungare la mia voglia di dormire. Mi sento un caso disperato e non so a chi realmente rivolgermi o comunque cosa fare. Non riesco né a studiare, né a dare esami!! Ovviamente dormo con 3 sveglie più quelle del cellulare, ma non sento nemmeno le bombe! Io vivo da solo in casa, in quanto i miei genitori sono separati (uno vive all'estero, mentre mia madre ha deciso di andare via per fatti suoi con un altro compagno). Ho provato davvero tutte le strategie possibili, l'ultimo esempio, risale proprio a ieri, non ho dormito tutta la notte per andare all'università. a mezzanotte stavo finendo di guardare un film (proprio per evitare di andare a letto presto e svegliarmi in piena notte), ma mi sono addormentato due minuti esatti sulla sedia. Appena mi sono risvegliato (proprio dopo due minuti dall'addormentamento), non avevo più sonno.
Cosa mi consigliate?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.

P.
S. se ritenete che il mio consulto sia di altra pertinenza, vi prego di spostare direttamente voi il post.
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Attivo dal 2018 al 2024
Psicologo
Gentile Utente,
innanzitutto le premetto che il consulto che le sto per dare terrà conto non solo di quanto scritto in questa pagina ma anche dello storico di richieste che lei ha fatto su questo sito in passato.

Partendo dalla situazione attuale,lei sembra stia riscontrando un problema del sonno (se ho ben capito sia in fase di addormentamento che in fase di mantenimento del sonno) per cui potrebbe aver senso una visita neurologica che abbia la finalità di rilevare eventuali alterazioni in tal senso.

Tuttavia emerge in lei anche altro. Emergono dal suo scritto una serie di sentimenti quali uno stato generico di irrequietezza e di paura perchè si sente come se fosse "senza speranza" ed infine vergogna perchè si sente "anormale".

Andrebbe compreso se questi sentimenti rappresentano solo una conseguenza del disagio oppure se sono parte di una sofferenza più ampia rispetto ad un modo di funzionare nella sua vita.

Leggendo gli altri consulti ho potuto notare come lei abbia una marcata attenzione verso i segnali potenzialmente allarmanti che le manda il suo corpo, e adesso proprio il suo corpo sembra essere andato in tilt.

Tra le righe leggo un marcato bisogno di mettere ordine nella sua vita, ma pare che quando questo non accade ciò le genere particolare sofferenza come in questo caso.

Quanto appena detto, però, rientra in ambiti non medici ma psicologici e comporterebbe un percorso di terapia personale volto all'autocomprensione del proprio disagio e, più in generale, del proprio modo di funzionare.

Chiaramente trattandosi di un consulto online prenda quanto scritto con tutte le precauzioni del caso, mi auguro però di averle dato spunti di riflessione su diversi aspetti.