è doc da relazione oppure la relazione è semplicemente finita?

Buonasera.
Da tre anni sto con un ragazzo il quale, ora per un motivo, ora per un altro, mi ha sempre lasciata ad intervalli di 2 mesi dandomi delle motivazioni, per poi tornare e contraddirle dalla prima all ultima.
Le motivazioni nell arco di 3 anni sono state diverse: all inizio legate alla mancanza di vero amore, fino all ultima rottura a causa del mio desiderio di convivere e, nel caso in cui vada bene, creare una famiglia.
Circa tre mesi fa si è convinto a chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta.
Addirittura voleva portarmi lì in quanto "donna più importante della sua storia di vita".
Io gli ho consigliato di andare da solo.

Lo psicoterapeuta al primo appuntamento gli parla di DOC da relazione.
Da quel momento e per i successivi 3 mesi (superando i soliti due mesi del copione) lui è caduto in una sorta di depressione per poi dirmi che avremmo dovuto lasciarci perché si è reso conto, con l aiuto dello psicoterapeuta, dopo soli due incontri, che non poteva continuare a vivere una relazione frustrante perché, comunque vada, figli non ne vuole.

Io sono pronta ad accettare la fine di questa storia poiché, come si può immaginare, è stato molto pesante avere affianco una persona così instabile.

Allo stesso tempo mi sento angosciata dall idea che ritorni e non so come comportarmi.


Da un lato vorrei innalzare un muro e chiudere.
Dall'altro mi chiedo se fa tutto parte del DOC e io non so davvero cosa fare... Chi puó illuminarmi?
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Dr. Monica Zoni Psicologo 164 13
Buongiorno,
lei scrive
"Io sono pronta ad accettare la fine di questa storia poiché, come si può immaginare, è stato molto pesante avere affianco una persona così instabile".
Indipendentemente da quale possa essere la possibile diagnosi ipotizzata dalla terapeuta nei confronti del suo ragazzo, quello che conta è il fatto che la sua relazione con lui non le sembra soddisfacente.
Decida in merito solo tenendo presente il suo benessere e i suoi progetti per il futuro, e se dovesse decidere di lasciarlo, non esiti a mantenessi ferma sui suoi propositi anche se dovesse tornare : un cambiamento verso la stabilità da parte del suo ragazzo si presenta comunque difficile e in un orizzonte temporale lungo

Se desidera, per sua conoscenza personale, informarsi sul DOC, legga l'articolo qui sotto
Buone cose

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2517-fattori-di-rischio-per-lo-sviluppo-del-disturbo-ossessivo-compulsivo.html

Dr. Monica Zoni, Psicologa clinica, Milano sud e Skype
zoni.monica@gmail.com cell. 3394939556

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per il consiglio. Avevo già letto qualcosa per informarmi, ogni cosa che leggo corrisponde in buona parte a quello che ho vissuto, purtroppo.
Mi rendo conto che la situazione è troppo più grande di me. All inizio della storia pensavo ci volesse solo un po' di tempo e invece... No.
Una curiosità, ho letto che, qualche volta, le persone vicine a persone con DOC vengono coinvolte nella psicoterapia. Avrebbe senso secondo lei partecipare nel caso in cui mi venga richiesto?
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Dr. Monica Zoni Psicologo 164 13
Tutto dipende da ciò che decide in merito alla relazione: se pensa di poter dar alla vostra storia ancora delle possibilità e le viene richiesta la partecipazione , può prendere in considerazione la possibilità di accettare la richiesta.
Altrimenti no, perché a questo punto rimane un problema personale che il ragazzo dovrà affrontare da solo.

In ogni caso tenga presente che una relazione d'amore serena non deve contenere una dose importante e costante di sofferenza

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Sì, forse è meglio che lui viva il suo percorso da solo. Ho già dato troppe possibilità a questa storia e ci sono rimasta molto male quasi sempre.
Grazie dottoressa e buone cose