Quale tipologia di approccio psicologico può aiutare questa situazione?

Salve,
sono un uomo di 36 anni, provo a riassumere in poche righe quello che mi succede ogni volta che mi innamoro ed inizio una relazione.
In questi ultimi 5 anni ho provato a farmi aiutare varie volte da professionisti diversi, senza però venirne a capo... Ho imparato se non altro a conoscermi di più e a sintetizzare ciò che succede.
Il problema è che non riesco a portare avanti una relazione amorosa seria per più di 2/3 anni.
Da quando ho 18 anni ho avuto 4 fidanzate con cui avrei voluto costruire una famiglia, che è un mio sincero desiderio, ma finita la fase dell'innamoramento che dura 1 anno o poco più, iniziano i problemi e se la mia volontà vorrebbe andare in una direzione mi trovo costretto a rinunciare al mio desiderio, quasi fosse qualcuno diverso da me a decidere.
Questo per altro con grandi sofferenze.
Le storie finiscono sempre con una grande delusione e tristezza in primis verso me stesso, oltre a creare ansia e paura nell'affrontare relazioni amorose serie.


È quasi come se creassi le situazioni (inconsciamente) per tornare a sentire qualcosa di forte emotivamente.
È come se scatenassi litigi o situazioni in cui sentirmi in difetto per poi essere perdonato e di conseguenza risentire forti emozioni verso la persona amata e ristabilire un forte legame emotivo.
È come se la normalità, il piattume, fosse noioso, triste, non accettato secondo il mio metro di giudizio per come, nel mio inconscio, nella mia pancia, dovrebbe essere l'amore e quali emozioni dovrebbe scatenare per poter definirlo un amore "giusto".
Quindi cerco di creare situazioni di squilibrio per poi tornare a provare quelle emozioni che provavo all'inizio del rapporto e che mi legittimano a stare con una persona, perché se non sento nella pancia quelle emozioni la conclusione è che la persona che ho di fianco non mi piace abbastanza.
Quindi non riuscendo a recitare la parte dell'innamorato, mi devo sforzare e la pancia quando mi devo sforzare di essere e di comportarmi in modo diverso da come vorrei non la digerisce, ho vere e proprie crisi di mal di pancia che continuano a dirmi e a sottolineare che qualcosa non va.
L'unico modo per risolvere momentaneamente il problema è chiudere la relazione anche se questo provoca grande sofferenza perchè è una cosa che non vorrei.


Io spero di essere stato chiaro e spero che qualcuno possa in qualche modo darmi una dritta per capire da chi potrei farmi aiutare.
Avete mai avuto esperienza di una situazione simile?



Grazie
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Dr.ssa Paola Dordoni Psicologo, Psicoterapeuta 112 7
Gentile utente,

per rispondere alla sua domanda, credo che il professionista più adatto per lei sia uno psicoterapeuta. L'orientamento credo che sia abbastanza indifferente in questo caso, più, forse è importante che lei riesca ad instaurare un rapporto terapeutico di fiducia che le permetta di affrontare tutto questo vissuto nel tempo.
Da quello che leggo , pare che lei abbia sempre bisogno di stimoli nuovi.. non è chiaro cosa intende con "mi trovo costretto a rinunciare al mio desiderio, quasi fosse qualcuno diverso da me a decidere"... costretto? da cosa nasce? forse proprio su questo mi soffermerei...
buon lavoro!

Cordialmente,
Dr.ssa Paola Dordoni