Devo seguire un percorso psicologico per questo problema alimentare
È da quando sono molto piccola che ho difficoltà ad approcciarmi al cibo.
Mangio solo determinati alimenti e non riesco ad ampliare la mia dieta.
Non è che non mangio, sono in ottima forma e non ho nessun problema sulla quantità di cibo assunto.
Non riesco ad assaggiare nuove cose, non lo faccio per capriccio, io mi impegno ma ogni volta che provo ad assaggiare cose nuove mi vengono i conati di vomito o non riesco a farmi piacere il sapore.
Ho 17 anni e mangio solo pochissime cose: pasta in bianco con olio o burro, riso, focacce lisce, petto di pollo e cotolette, qualche formaggio e latticini.
Anche su i cibi Spazzatura sono molto limitata, solo cioccolatini o patatine classiche niente di più.
Questa cosa mi crea spesso un disagio perché amici o parenti mi continuano a ripetere le stesse cose "come mai non mangi?
" "Come fai ad essere ancora viva" "tu sei pazza" o "perché non lo assaggi?
".
Io provo ad assaggiare pochissime volte perché non riesco a reggere gli sguardi che mi rivolgono tutti quando assaggio qualcosa.
Non mi piacciono le reazioni che hanno le persone in queste situazioni, mi fanno stare a disagio.
Mi sto rendendo conto che questa cosa sta diventando un problema non solo per la mia testa ma anche per tutto il mio corpo.
Per esempio continuano a comparire nuove carie nonostante il mio dentista mi abbia detto che ho un igiene orale impeccabile.
Il mio medico e il dentista mi hanno detto che è per la mia alimentazione che continuano a comparire.
Ho questo blocco e non riesco a superarlo, ci ho provato spesso ma senza troppi risultati.
Non voglio essere un peso per le persone che mi stanno attorno che sono costrette a adeguarsi ai miei "gusti" e non voglio nemmeno distruggermi.
Lo scrivo qua perché non ho il coraggio di parlarne veramente con qualcuno perché la situazione sarebbe sminuita come accade spesso.
Come dovrei affrontare questo problema?
Dovrei andare da uno specialista?
Mangio solo determinati alimenti e non riesco ad ampliare la mia dieta.
Non è che non mangio, sono in ottima forma e non ho nessun problema sulla quantità di cibo assunto.
Non riesco ad assaggiare nuove cose, non lo faccio per capriccio, io mi impegno ma ogni volta che provo ad assaggiare cose nuove mi vengono i conati di vomito o non riesco a farmi piacere il sapore.
Ho 17 anni e mangio solo pochissime cose: pasta in bianco con olio o burro, riso, focacce lisce, petto di pollo e cotolette, qualche formaggio e latticini.
Anche su i cibi Spazzatura sono molto limitata, solo cioccolatini o patatine classiche niente di più.
Questa cosa mi crea spesso un disagio perché amici o parenti mi continuano a ripetere le stesse cose "come mai non mangi?
" "Come fai ad essere ancora viva" "tu sei pazza" o "perché non lo assaggi?
".
Io provo ad assaggiare pochissime volte perché non riesco a reggere gli sguardi che mi rivolgono tutti quando assaggio qualcosa.
Non mi piacciono le reazioni che hanno le persone in queste situazioni, mi fanno stare a disagio.
Mi sto rendendo conto che questa cosa sta diventando un problema non solo per la mia testa ma anche per tutto il mio corpo.
Per esempio continuano a comparire nuove carie nonostante il mio dentista mi abbia detto che ho un igiene orale impeccabile.
Il mio medico e il dentista mi hanno detto che è per la mia alimentazione che continuano a comparire.
Ho questo blocco e non riesco a superarlo, ci ho provato spesso ma senza troppi risultati.
Non voglio essere un peso per le persone che mi stanno attorno che sono costrette a adeguarsi ai miei "gusti" e non voglio nemmeno distruggermi.
Lo scrivo qua perché non ho il coraggio di parlarne veramente con qualcuno perché la situazione sarebbe sminuita come accade spesso.
Come dovrei affrontare questo problema?
Dovrei andare da uno specialista?
Gentile ragazza,
Lei è ancora minorenne,
per cui rivolgersi a dei curanti abbisogna del supporto genitoriale.
E' per questo che anche questo servizio è riservato ai maggiorenni...
Assodato che un aiuto psicologico Le gioverebbe molto per i disturbi descritti,
potrebbe iniziare dallo Psicologo della Scuola che immagino Lei frequenti?
Ciao.
Dott. Brunialti
Lei è ancora minorenne,
per cui rivolgersi a dei curanti abbisogna del supporto genitoriale.
E' per questo che anche questo servizio è riservato ai maggiorenni...
Assodato che un aiuto psicologico Le gioverebbe molto per i disturbi descritti,
potrebbe iniziare dallo Psicologo della Scuola che immagino Lei frequenti?
Ciao.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 761 visite dal 04/03/2020.
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