Suicidio e maternità
è meglio crescere con una madre con disturbo bipolare anche curata o avere una madre morta suicida?
Il suicidio materno è davvero più devastante dei problemi causati dalle fasi depressive e maniacali nella vita quotidiana, le limitazioni, le crisi, l'imprevedibilita, l'abbandono emotivo, eccetera?
Grazie delle risposte.
Figlia e mamma con disturbo bipolare.
bisognerebbe chiedere alla madre, che è la diretta interessata...
La Sua domanda apre uno spiraglio sulla sofferenza propria, ma anche dei familiari, che il disturbo biopare provoca.
Lei ha un ambito nel quale poterne parlare di persona?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta perfez. Sessuologa clinica, Psicologa europea.
www.linkedin.com/in/brunialtisessuologaclinica/

sia gli uni
sia gli altri.
Non c'è una graduatoria nei dolori.
La psiche poi è strettamente individuale
e ogni persona - mi riferisco al figlio - risponde come meglio può
sia a breve (il quotidiano del giorno per giorno),
sia a distanza, nel dipanarsi degli anni e nei decenni della propria esistenza.
Possiamo dire però che il suididio lascia ai figli una eredità e un'ipoteca pesantissime, che talvolta si evidenziano dopo anni:
il messaggio che contro questa patologia la lotta è inutile, e che dunque non rimane che dichiararsi sconfitto e uccidersi, ritirandosi definitivamente.
Gli alti e bassi di una mamma bipolare fanno pur sempre parte della lotta..., della vita.
Dalla Sua domanda sembra trasparire una stanchezza grande.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta perfez. Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Per i motivi chiariti sopra.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
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Io ho un figlio e a volte mi domando se gli sto facendo più male da viva che da morta. Ne parlo in psicoterapia, ma non so se la psicologa capisce che non si possono annullare i sintomi con la forza di volontà, sarebbe come imporsi di smettere di avere la diarrea. Bisogna accettarli e accettare i danni, prendersene anche la colpa e chiedere anche scusa! Scusi lo sfogo, era questo che mi domandavo.
Lei osserva che non si parla di "...storie in cui lottare è servito a qualcosa...",
certo che serve. Assieme ai farmaci, assieme alla psicoterapia, lottare serve a raggiungere e mantenere una certa normalità di vita (a periodi meglio, altri peggio) per sè, ma anche per quelle creature che si sono messe al mondo.
Però credo di percepire anche una difficoltà di accettazione della Sua condizione esistenziale:
"vale la pena vivere con questa "disabilità?"
Una domanda che si pone ogni persona quando il gioco si fa duro.
Fortunatamente Lei è seguita da una Psicoterapeuta di persona (e, immagino, anche con una terapia farmacologica).
Se Le pare che la Sua Psy non comprenda a fondo,
Le porti questo scambio online,
in molti casi ha sortito un approfondimento della relazione terapeutica e della fiducia.
Saluti cordiali.
dott.Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
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Con un augurio di "Buoni giorni", per come è possibile in questa situazione di Coronavirus.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
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le scrivo ancora perché vorrei capire una cosa. La psicologa mi ha sconsigliato di dire al mio bambino che sto male, sto poco bene, sono indisposta, qualcosa che gli faccia capire che quello che tristemente succede è causato dal fatto che ho una brutta depressione e devo stare a casa con lui per il coronavirus. Non posso aggiustarmi per fargli pesare meno la situazione come ho fatto in altre situazioni facendomi aiutare. La mattina sono terribilmente aggressiva, lui è spaventato e fa quello che voglio, è molto triste, ha la mia stessa espressione piatta, gioca da solo. La psicologa vorrebbe che gli dicessi che sono stanca. Lei l'ha mai vista una persona depressa? Stanca.
Vorrei dire che io mi curo e questa ricaduta è dovuta ad una modifica concordata della terapia, ma la natura non si interessa di quanto ci si sforzi, se vuole si accanisce. Qualcuno pensa che il disturbo bipolare sia prendere 1 farmaco e via. Bisogna fare decine di prove, ci vogliono anni.
Spero che questa situazione finisca presto, per i malati psichici è catastrofica.
La Sua Psy La conosce di persona
e se Le ha fornito tale indicazione lo avrà fatto a ragion veduta
forse per proteggere un minore.
Capisco la Sua difficoltà
(però se Lei pensa che lo possa capire fino in fondo UNICAMENTE chi lo vive sulla propria pelle, riconosco che ha ragione),
e al contempo presumo che Lei stia facendo il meglio che Le è possibile OGGI, in questa situazione difficile per molti, pur non bipolari.
Non vedo domande in #10,
ma mi fa piacere sentirLa, se a Lei ha fatto piacere interagire nuovamente con noi.
Abbia fiducia nella Sua Psy,
si prenda cura dell'alleanza terapeutica,
è importante anche quando non se ne vedono subito i frutti.
Una piacevole serata e ancor più un sereno risveglio domattina.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta perfez. Sessuologa clinica, Psicologa europea.
www.linkedin.com/in/brunialtisessuologaclinica/
"..inferno.."?
perchè aggiungere ulteriori significati catastrofici?
Come mai i sofferenti vanno all'inferno?
Una buona mattina.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta perfez. Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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noi possiamo solo mandarLe un pensiero;
dispiace non poter fare di più.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta perfez. Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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