Profonda crisi

Buonasera, vi spiego il mio problema.
Ho avuto una relazione e da circa un mese è finita, le prime due settimane sono state un inferno, essendo stato lasciato da un giorno all’altro senza alcun preavviso.
Ho pianto e sofferto molto, e tuttora ne soffro non riuscendo a reagire, la mia testa e i miei pensieri vanno sempre a lei, a ciò che abbiamo fatto e che sarebbe potuto essere, ero sicuro di aver affianco la donna della mia vita, ma purtroppo non è stato così.
Provo una sensazione di vuoto totale e sento troppo la sua mancanza (ci completavamo a detta sua).
Tutto ciò che faccio mi riconduce a lei, ogni cosa.
Sono stato lasciato perché mi è stato detto che sono troppo per lei, che sono fantastico e raro (frasi fatte), ma io purtroppo non riesco a rassegnarmi.

Vi prego di aiutarmi grazie.
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Gent.le ragazzo,

da quello che ci racconta il suo disagio psicologico è legato alla conclusione di una relazione amorosa, su cui aveva investito parecchio emotivamente. Provare sentimenti dolorosi e malinconia per la perdita di la persona amata, è un vissuto molto comune per la psiche. Quando però tali vissuti dolorosi non ci consentono di ricominciare, stante che lei è molto giovane, è consigliabile farsi aiutare da uno psicologo, che attraverso un percorso di supporto psicologico l’aiuterà a ritrovare la fiducia in Se’ stesso e a trasformare questo momento di dolore, in un’ occasione di conoscenza ed evoluzione della sua personalità. Tale percorso di supporto psicologico, può essere svolto anche attraverso colloqui on-line.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, appunto per questo ho scritto in questo forum, cerco di trovare quantomeno un po’ di forza per reagire, ma purtroppo tutto ciò che mi circonda mi porta a lei, e il pensiero che non potrò più stare con lei mi logora e mi deprime. Non ho la forza nemmeno di poter cercare un’altra ragazza perché sono sicuro che quello che ho provato e che mi ha dato lei a 360 gradi non lo troverò più, e di questo me ne sto convincendo sempre di più.
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Dr. Mauro Bruzzese Psicologo 126 6 11
Caro ragazzo,

Durante la relazione ha notato qualche frattura, insicurezza, indecisione da parte di lei?

Lei a cosa attribuirebbe il fatto di essere stato lasciato?

Quanto è durata la relazione? (per avere un quadro temporale preciso).

Concordo con il collega che mi precede sul fatto che il finire di una relazione é un momento doloroso, una sorta di lutto emotivo che va secondo varie fasi e che persiste nel tempo (variabilmente).

Sono passate due settimane che non sono un lasso di tempo lunghissimo quindi probabilmente ci vorrà ancora più tempo per elaborare la perdita.

Ci aggiorni se lo ritiene opportuno,

Cordialmente

Dott. Mauro Bruzzese,
Psicologo clinico presso il Newham University Hospital di Londra, Fondatore e CEO di PsicologON.
www.psicologon.com

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dopo
Utente
Utente
Assolutamente zero segnali, nulla che potesse far presagire un epilogo del genere, praticamente impensabile. È passato poco più di un mese dalla fine, le prime due settimane sono state pesantissime, ma il problema è che non ho assolutamente la forza di rialzarmi e di vedere le cose che verranno in maniera posituva perché tutto mi ricorda quello che ho vissuto e non riesco a proseguire.
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Valuti la possibilità di chiedere un aiuto psicologico, qualora questo disagio psicologico, lo blocchi per troppo tempo nel reagire. Se lo ritiene opportuno, mi tenga aggiornamento.
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dopo
Utente
Utente
Non mi sento pronto ad andare da uno psicologo, perché lo vedo come una cosa dalla quale non mi potrò più staccare e a sentirne sempre il bisogno per qualsiasi cosa. Per quanto mi riguarda la mi situazione purtroppo non cambia e anzi peggiora sempre più.
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Gent.le ragazzo,

dal mio punto di vista, il disagio psicologico va trattato al pari di un disturbo fisico, pertanto, se non nota miglioramenti, le consiglio di valutare di iniziare un percorso psicologico, preferibilmente, attraverso sedute on-line, in quanto tale modalità, nel suo caso, le consentirebbe di superare i dubbi e le perplessità, connesse ad un approccio psicologico al suo problema.
Infatti, riguardo a ciò, che ci riferisce: "Non mi sento pronto ad andare da uno psicologo, perché lo vedo come una cosa dalla quale non mi potrò più staccare e a sentirne sempre il bisogno per qualsiasi cosa", vorrei rassicurarla dicendo, che tra psicologo e paziente, risulta fondamentale ad inizio di un percorso psicologico, stabilire obiettivi da raggiungere e tempi previsti, in modo che il paziente può valutare da sé, l'efficacia del trattamento in corso.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per il suo intervento, ma realmente credo che per me non ci sia alcuna soluzione, purtroppo va sempre peggio, sto triste tutto il giorno e parlo poco e niente. Sono arrivato alla conclusione che ognuno di noi ha un destino, e il mio l’ho già capito. Solo a vita, fino a quando non morirò.
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Gent.le ragazzo,

valuti anche la possibilità, stante che non si sente pronto ad andare da uno psicologo, di rivolgersi al suo medico di famiglia per farsi consigliare, come reagire a questo disagio psicologico.