Confusione mentale telefono - realtà

Buongiorno a tutti spero che qualcuno riesca a trovare questa domanda e riuscire più o meno a rispondere!
Ho da sempre avuto difficoltà a esprimermi con le parole ciò che pensavo!
Stamattina è capitato un fatto!
Mia cugina doveva inviare una mail alla scuola per un reclamo e mentre altri componenti della mia famiglia le suggerivano cosa scrivere (io pensavo e basta) non dicevo nullla (solo parole un po’ a caso).
Loro sanno e io so che so ragionare adeguatamente.

Allorché mia cugina mi chiede un aiuto a me! Io le dico non so dirti, devo avere davanti il telefono per scrivere l’email
Mi è sorto un dubbio! Cioè perché a faccia a faccia nella balia della realtà non sono riuscito a far uscire il mio pensiero ma solo quando ho avuto il telefono in mano per scrivere si è sgrovigliato il pensiero?

Grazie a tutti gli specialisti.
Questo è solo un pensiero leggero.
[#1]
Dr. Antonella Mauri Psicologo, Psicoterapeuta 6 1
Buongiorno

Direi che si tratta di un problema di ansia.
Talvolta quando l’ansia sale oltre un certo livello, la nostra capacità di pensare si blocca e restiamo quasi paralizzati.
Sarebbe utile approfondire per capire quale sia la reale causa dell’ansia.
La paura del giudizio dell’altro in genere o di una persona in particolare? O qualche altro motivo?
Per molti scrivere è più facile perché permette di non pensare all’interlocutore e quindi di sentirsi più libero di esprimersi.
Il telefono è un oggetto e non attiva in lei delle ansie di natura più sociale.
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista per capire meglio la natura della sua ansia e di farsi aiutare a trovare gli strumenti per superarla.
Cordialmente
Antonella Mauri
[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2022
Ex utente
Grazie mille Antonella Mauri per la risposta, è stata gentilissima, le dico : ho 22 anni, di fondo a me piace comunicare con gli altri, scoprire cose nuove, esperienze nuove ecc.. Non sento lo stato d'ansia in me mentre comunico. (Anche se a lavoro mi dicono di calmarmi perché mi vedono ansioso, giusto perché sono esuberante e a volte dicono che mi impappino e non rispiego bene!)
Ci sono stati comunque dei momenti in cui invece si è manifestata forte -l'ansia-! (Pochi episodi, il più forte è stato un formicolii dal torace in su tanto da paralizzarmi e riuscire solo a muovere la lingua)
La cosa più scema che mi viene in mente è che a volte "MI SENTO SENTITO" Cioè:
-Credo sempre che qualcuno ascolti quel che sto dicendo anche se effettivamente non c'è nessuno o è in lontananza o in un'altra stanza.
-Oppure siamo in un discorso tra 2 persone sembra che ci sia un 3 ad ascoltarci e che possa sentire, divulgare la nostra conversazione, interpretarla male, giudicare quel che dico e così via.
MA CONTRARIAMENTE A ME PIACE COMUNICARE, RIDERE E SCHERZARE.
Mi trovo ad essere l'opposto di quel che provo davvero.
[#3]
Dr. Antonella Mauri Psicologo, Psicoterapeuta 6 1
Buongiorno
Succede spesso che una parte di noi voglia una cosa e un’altra la cosa opposta. Ciò spesso è all’origine Del malessere.
Un’integrazione tra parti di se deve essere l’obbiettivo.
Un’analisi sarebbe una cosa buona.
Cordialmente
Antonella Mauri
[#4]
dopo
Attivo dal 2020 al 2022
Ex utente
Buongiorno grazie per il consiglio, le chiedo se potrebbe essere più esaustiva o comunque se ci fossero anche altri dottori a leggere, invito tutti a scrivere un pensiero, forse per aiutare me e anche a chi leggerà in futuro.
Creiamo un dibattito più strutturato, cerchiamo di capire insieme dov'è la punta della fatica dell'espressione verbale (una connessione cervello-bocca). Grazie mille per chi c'è e per chi verrà!