Perdita lavoro

Salve dottori, ho avuto la possibilità dopo essermi diplomato di andare a lavorare per una grande azienda, è stato molto difficile ma bello, ho dato tutto non uscivo con amici mi isolavo sempre di più per riuscire meglio nel mio primo lavoro, dopo tre anni mi hanno licenziato per crisi aziendale, ed è stato un piccolo trauma che ho superato, fortunatamente dopo ho lavorato per altri tre anni in in altre grande azienda mi trovavo ancora meglio soprattutto con i colleghi, mi hanno licenziato per cose aziendali, da li ho fatto di tutto per rientrare ma non ce la sto facendo, mi dava stimolo, adrenalina quel lavoro tutto! non mi importava di niente al di fuori! poi ho lavorato in altre azienda e non era la stessa cosa a livello di lavoro e di ambiente molto peggio, ho l’ansia ad affrontare il nuovo lavoro sapendo che il vecchio non lo riuscirò mai a riconquistare, anche se ho Fede ma sembra inesorabile, tutto questo mi fa sentire sconfitto, e soprattutto non mi da lo stimolo per affrontare un nuovo lavoro, dato che mi sembra che tutti hanno la stessa fine! Non so più come fare per andare avanti credetemi! Spero in un vostro consiglio grazie infinitamente! (Quasi ogni notte faccio sogni di me di nuovo con quel lavoro che non oramai non c’è più)
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Gent.le ragazzo,

in psicologia del lavoro, è conosciuto da tempo l'importante rapporto che esiste tra il proprio benessere psicologico e la dimensione lavorativa. Infatti, quando si svolge un lavoro che piace, all'interno di un clima lavorativo sereno, con "sane relazioni" tra colleghi ed un'adeguata gestione della leadership, i livelli di produttività aziendale sono alti, come anche il benessere psicologico dei lavoratori.
Pertanto, nel suo caso, è ipotizzabile che lei abbia lavorato in contesti lavorativi in cui ha sperimentato tale benessere psicologico e quindi la perdita del lavoro sia stato un evento traumatico, che le ha prodotto forte stress e abbia inciso sui suoi livelli di autostima.
Inoltre, lei ci riferisce: "ho dato tutto non uscivo con amici mi isolavo sempre di più per riuscire meglio nel mio", che ha anche messo da parte, in questi anni, le proprie relazioni sociali, che si sarebbero potute rivelare un'importante fonte di supporto informale per affrontare questo periodo di disagio psicologico.
Pertanto,il consiglio che lo do è di intraprendere un percorso di sostegno e supporto psicologico per elaborare e superare gli effetti, che queste eventi hanno avuto sul suo benessere psicologico.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore, ho provato a raccontare ad i miei amici il tutto, ma non mi hanno capito fino in fondo, anche perché loro essendo anche più benestanti di me hanno chi avuto un solo lavoro e mai cambiato e chi come me ha avuto un percorso simile ma molto lontano a livello umano da come lo vivevo io! Sto cercando in tutti i modi di uscirne da solo anche perché non posso permettermi sedute, oltre a questo credo che davvero a volte non sia giusto sognare ma vivere la realtà che è ben diversa concorda?
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Gent.le ragazzo.

riguardo il mio consiglio di fare delle sedute psicologiche, potrebbe valutare se farle on-line, che spesso hanno un costo ridotto e consentono di venir anche incontro alle proprie esigenze di vita.
Infine, riguardo alla sua domanda, la risposta non è semplice, le vorrei citare la frase del filosofo Arthur Schopenhauer: "La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare".
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dopo
Utente
Utente
Grazie molte dei suoi consigli, devo solo capire il modo di come sfogliarli! Spero di uscire mano a mano
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 214 7
Se lo ritiene opportuno, mi tenga aggiornato.
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dopo
Utente
Utente
Lo farò sicuramente, anche perché è importante avere dei consigli grazie a presto!