Psicologia, ansia

Cari dottori,
Ho 33 anni e da qualche mese mi trovo a combattere con una fastidiosa ansia che si presenta soprattutto la mattina per poi degradare a partire dal primo pomeriggio per poi sparire la sera.

Credo di aver riconosciuto la mia paura in una sorta di cardiofobia, immotivata, dato che a generarmi fastidio sono soprattutto pensieri e preoccupazioni per la mia salute cardiovascolare, inoltre mi spaventano le notizie di morti improvvise di sportivi o persone famose anche se è stupido immedesimarle in me.

Per escludere il più possibile fattori organici a Febbraio Ho eseguito analisi del sangue e delle urine completi da cui è emerso tutto nella norma, tiroide senza nessun problema e ho fatto anche un ecg a dicembre da cui il cardiologo ha notato solo una tachicardia sistolica dovuta all'agitazione (ero nervoso lo ammetto).
Non fumo, non bevo e non faccio uso di droghe.
Pressione nella norma anche se è una misurazione che mi innervosisce, la stessa dottoressa di base sulla mia situazione mi ha tranquillizzato.

Non ho altre problematiche o situazioni congenite, in famiglia non ho avuto casi collegati alla mia paura.
Sono un ragazzo sano, convivo felicemente con mia moglie e mio figlio, gestisco un attività tutta mia.

Nelle manifestazioni di difficoltà riconosco un ansia soprattutto psicologica, data dai pensieri, non ho manifestazioni fisiche a parte il senso di preoccupazione, non ho tachicardia, non soffro di insonnia, dolori muscolari, mal di testa, non ho problemi digestivi.
Quando sono rilassato gli stessi pensieri che mi possono far agitare la mattina non sortiscono effetto.
Solo che quasi ogni mattina a qualche ora dal risveglio mi ritrovo a rimuginare e a preoccuparmi finché non passa (mi aiuto con delle gocce di valeriana che prendo dopo colazione) capita che misuro le pulsazioni con cui identifico lo stato ansioso che però trovo sempre nella norma.

Già in passato ho sofferto sporadicamente di stati ansiosi per lo più con la stessa genesi da cui ne sono uscito da solo ma ora con una famiglia e il lavoro volevo chiedere un consiglio a voi su come gestire questo momento al meglio per recuperare serenità?

Più che altro visto la problematica blanda sono indeciso se superarla da solo come ho sempre fatto o affrontare un percorso psicoterapeutico.

Grazie in anticipo per il vostro tempo.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

di sè osserva che
"....visto la problematica blanda sono indeciso se superarla da solo come ho sempre fatto
o affrontare un percorso psicoterapeutico."

Nove consulti qui in poco più di un mese sullo stesso argomento,
financo due lo stesso giorno,
non sembrerebbero parlare di una "..problematica blanda..";
tanto più in quanto più ricorrente nel tempo:
"..Già in passato ho vissuto un paio di volte momenti simili.. "(dal consulto del 17.04).

Tentativi personali ne ha fatti,
consulti online ne ha spostati ricevendone articolate risposte.

Noi Esperti Le abbiamo fornito gli strumenti di riflessione.
Le decisioni ora spettano a Lei.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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