Disturbo d'ansia ormai ingestibile

Salve, sono una ragazza di 23 anni.
Soffro da quando ho 15 anni di disturbo d'ansia e attacchi di panico.
All'età di 18 anni ho deciso di rivolgermi ad una psicoterapeuta.
La terapia è durata poco meno di due anni e si è dimostrata molto utile a suo tempo.

L'origine delle mie ansie risiede nella costante paura di morire improvvisamente, infatti le mie peggiori paure sono: gli arresti cardiaci improvvisi, gli aneurismi cerebrali, gli infarti, gli ictus, ecc...
Specifico questo perché è proprio l'imprevedibilità a terrorizzarmi, il fatto che si possa fare ben poco per la sopravvivenza.
Dopo aver dovuto interrompere la terapia per gravi problemi economici che non mi permettevano più di sostenerne il costo, ho passato qualche anno mediamente sereno per poi avere una drastica ricaduta nel periodo della quarantena dovuta al covid-19.
Dopo qualche settimana dall'inizio di questo periodo ho ricominciato ad avere fortissimi attacchi di panico.
Gradualmente ho ricominciato ad avere pensieri ossessivi sulla morte, su come sia facile morire, su cosa succede una volta morti, su quanto io non voglia morire, sul fatto che prima o poi mi capiterà e sul fatto che potrebbe accadere anche adesso che sono giovane.
Ogni azione che faccio mi fa pensare al fatto che molte persone avranno avuto un attacco cardiaco mentre facevano le mie stesse azioni quindi perché non potrei averlo anche io.
Quando guardo un film penso a quanti attori sono morti nel corso degli anni, a che patologie avevano e a quanti anni avevano.
Ultimamente ho sviluppato paura verso il cibo, rifiuto tutto ciò che non è salutare ma piano piano mi rendo conto che sto restringendo il mio range di cibi salutari quindi mangio male e poco.
Ho ricominciato a fare l'errore di controllare i sintomi delle malattie online.
Come in questi giorni che accuso spossatezza, nausea e mal di stomaco intenso e i miei battiti cardiaci hanno una bassa frequenza (da 46 a 59 bpm) nonostante la sedentarietà.
Online ho letto che si chiama bradicardia e può portare a conseguenze molto gravi se accompagnata da sintomi come i miei.
Nonostante cerchi di non pensare al peggio perché riconosco il mio disturbo sembra che il mio cervello sia più forte di me.
Ho il terrore di morire nel sonno, perché ho letto che può succedere, e con questi battiti aumenta la paura.
Da quanto ho scritto è evidente che non riesco più a gestire la mia vita, non ho controllo su me stessa e sui miei pensieri.
Mi sento immobile.
Non faccio che pensare "che senso ha fare tutto questo dato che morirò?
".
Mi rendo conto di quanto sia stata strana la mia spiegazione ma vorrei un consiglio su come affrontare questa situazione.
So che ho bisogno di tornare in terapia ma i problemi economici sono addirittura peggiorati da allora.
Non posso andare lontano e nella mia zona non ci sono specialisti convenzionati.
Mi sento persa.
Spero in un consiglio, nonostante io sia ovviamente consapevole dei limiti dati dal mezzo.
Grazie mille per aver letto, una buona giornata.
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Dr. Fabrizio Di Girolamo Psicologo 13
Salve,
la sua spiegazione non è strana, anzi, descrive un quadro ben preciso e puntuale.
Ho vari consigli da poterle dare, sperando che siano cosa gradita:
1) può rivolgersi a servizi di terapia elargiti gratuitamente dal governo (chiamando al numero verde) per far fronte all'emergenza Covid-19. Un primo passo per affrontare la cosa con l'aiuto di un professionista;
2) provi a rievocare tutto il lavoro fatto in quei due anni di terapia. Sarà sicuramente utile;
3) si imponga di non leggere i sintomi online, per il semplice fatto che non la aiuta;
4) contempli il concetto di morte, non come tabù, ma come parte della vita. A tal proposito, esistono numerosi libri che trattano l'argomento e che potrebbe trovare illuminanti.

In conclusione però, le consiglio di rivolgersi nuovamente ad uno psicoterapeuta appena le sarà possibile.
Cordiali saluti.

Dr. Fabrizio Di Girolamo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore,
la ringrazio per la gentile risposta.
Provvederò sicuramente a contattare il servizio gratuito di cui mi ha parlato e di cui onestamente sapevo poco. Riguardo alla mia visione della morte devo sicuramente lavorarci e dei libri forse potrebbero fare al caso mio visto la mia passione per la lettura, quindi apprezzo il suo consiglio e cercherò qualche titolo adatto.
In realtà cerco quotidianamente di porre dei limiti ai miei pensieri ossessivi ma purtroppo, come specificavo nel messaggio, mi risulta sempre più complicato. Continuerò sicuramente a provarci, comunque, e appena mi sarà possibile tornerò sicuramente a farmi seguire da uno specialista.
La ringrazio ancora, una buona giornata.

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