Ansia se non esiste cosa sarebbe

salve, non sto a descrivere i miei stati d' ansia ma vorrei porre una domanda forse semplice o in realtà complicata,
ho letto che l' ansia in alcuni paesi non esiste mentre in altri è stata "scoperta" da alcuni anni ma non ci è sempre stata, la mia domanda è:
ma se la definizione ansia non sarebbe stata inventata e definita, con che "malattia" sarebbero definite queste sensazione, questa "malattia"

grazie se è possibile vorrei sapere più pareri per sapere come la pensano diversi specialisti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile ragazzo, molti disturbi psichici sono influenzati dalla cultura di riferimento. Ora, però, dire che "in alcuni paesi l'ansia non esiste" mi sembra esagerato. Dove avrebbe letto questa notizia?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
gentile ragazzo, l'ansia è intrinseca nell'uomo e sotto certi livelli ha una funzione adattiva per la sopravvivenza della specie. La sua funzione è universale ossia quella di anticipare la percezione di un pericolo mettendo in moto delle risposte fisiologiche e psicologiche per poterlo affrontare.
Essa diventa patologica "malattia" quando assume livelli ingestibili e non più adattivi per la sopravvivenza.
Etimologicamente ansia deriva dal termine angere=stringere. Se non ci fosse questo termine si utilizzerebbe, paura, angoscia, tensione che, alcuni, utilizzano comunque per descriverne i suoi aspetti.
Tuttavia vorrei rivolgerle io una domanda, ossia dove ha letto che in alcuni paesi non esiste e quali sarebbero?
cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#3]
dopo
Utente
Utente
ho letto alcuni libri e anche alcune notizie su internet che dicono che nei paesi meno sviluppati non c' è presenza di ansia, ma non come mi dice l' ultimo medico dove la sua funzione è universale ossia quella di anticipare la percezione di un pericolo, ma intesa come ansia patologica "malattia".

credo che comunque tutti e 2 i medici mi abbiamo dato una risposta interessante cioe' il DR. Santonocito :
molti disturbi psichici sono influenzati dalla cultura di riferimento ,quindi io vi chiedo se non fosse stata definito il concetto di ansia come "malattia" questa potrebbe non presentarsi come un problema?

il DR. De Vincentiis:
Se non ci fosse questo termine si utilizzerebbe, paura, angoscia, tensione, quindi anche in questo caso emozioni normalissime di qualsiasi persona che magari con la conoscenza dell' ansia come malattia lo porta a stare male ma che altrimenti senza conoscenza dell' ansia lo avrebbe portato a superare una normalissima emozione della vita
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
> nei paesi meno sviluppati non c' è presenza di ansia

Supponiamo che un indigeno dell'Africa Nera, solo e disarmato, si trovi all'improvviso di fronte una tigre affamata.

Secondo lei sarebbe in "ansia", oppure no?

Lasci stare i concetti, le definizioni e le razionalizzazioni. Le emozioni sfuggono alle razionalizzazioni proprio perché non hanno nulla di razionale.

Ma se invece voleva dire che lei è una persona ansiosa e non riesce a spiegarsi il perché, allora forse può dirci qualcos'altro.

Cordiali saluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
(...)quindi anche in questo caso emozioni normalissime di qualsiasi persona che magari con la conoscenza dell' ansia come malattia lo porta a stare male ma che altrimenti senza conoscenza dell' ansia lo avrebbe portato a superare una normalissima emozione della vita(...)

gentile ragazzo credo che lei sia fuori strada. Le cose non stanno affatto così, se una persone percepisce un pericolo reale o temuto si scatena in essa una serie di reazioni che, indipendentemente dalla sua conoscenza dell'ansia" lo porterebbero ad avere quel particolare vissuto appunto tipico dell'ansia. L'unica differenza è che non saprebbe nominarlo, definirlo o etichettarlo.
ciò che cambia è la differente interpretazione emotiva che si fa dello stimolo ansiogeno. Ciò che suscita ansia in una persona potrebbe suscitare indifferenza in un'altra.

cordialmente
[#6]
dopo
Utente
Utente
...indipendentemente dalla sua conoscenza dell'ansia" lo porterebbero ad avere quel particolare vissuto appunto tipico dell'ansia...ciò che cambia è la differente interpretazione emotiva che si fa dello stimolo ansiogeno. Ciò che suscita ansia in una persona potrebbe suscitare indifferenza in un'altra...

quello che pero' mi chiedo e come è possibile che un vissuto di vita normalissimo che prima non portava ansia adesso magari dopo 23 anni di vita mi porta ansia, ho notato che comunque il mio pensiero influisce molto quando ho distrazioni l' ansia svanisce quasi del tutto


...Supponiamo che un indigeno dell'Africa Nera, solo e disarmato, si trovi all'improvviso di fronte una tigre affamata
Secondo lei sarebbe in "ansia", oppure no?...

si ma questa e' ansia reale no patologica, ansia per un vero pericolo non per un niente


ancora 2 domande:

e piu' forte l' inconscio sull' ansia o il nostro pensiero? cioe' si puo' superare l' ansia "patologica" solo con la forza del nostro pensiero e una volta imparato a superarla lo si puo' fare per sempre?

e poi è più facile superare uno stato di ansia "patologica" o di panico per una persona che lo ha già superato in confronto a chi ancora non ha vissuto questa ansia "patologica"?

gentilissimi come sempre delle vostre risposte e vi ringrazio per la disponibilità delle mie domande un pò stravaganti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Se permette vorrei farle io una domanda un po' stravagante: ma lei ci chiede queste cose perché è già stato da uno psicologo e non ne ha tratto beneficio, oppure perché spera che parlando della sua ansia questa si riduca o scompaia?

Cordiali saluti
[#8]
dopo
Utente
Utente
si sono stato da uno pschiatra ancora per adesso una sola seduto in cui ho parlato solo io quindi non so che effetto a potuto avere, li spiego la mia ansia patologica inizialmente era solo nei colloqui di lavori dove ero ansioso nell' attesa di entrare a parlare con il mio interlocutore avevo sensazioni di vomito, dopo un anno mi sono operato al naso per un trauma un giorno sono svenuto un paio di giorni dopo l' operazione mi e' venuta l' ansia patologica anche per visite mediche semplici come dermatologo ecc,,, intanto la mia vita andava avanti, questo inverno ho passato 3 mesi in australia (stranamente non molto ansioso di prendere l' aereo per un viaggio cosi lungo) 3 giorni prima di tornare per l' italia sono stato morso da un insette/ragno (cosi dicono i medici) e ho avuto un forte prurito e sono svenuto, da quel giorno la mia ansia patologica e' aumentata di molto , appena sento un sintomo di prurito ho paura di svenire di nuovo o comunque di svenire, (sono stato per un po di tempo con la pressione bassa) tornato in italia ho fatto esami del sangue e' tutto ok,,inoltre tutte le cose che prima facevo tranquillamente mi provocano ansia perche' paura di sentirmi male, andare in palestra,con amici, con ragazze, discoteca) sopratutto appena sentivo un sintomo di prurito che si presenta sopratutto quando sono agitato o fa molto caldo,appena tornato in italia ero anche ansioso di entrare al supermercato per paura di stare male ma mi e' passato dopo pocchi giorni quella sensazione una settimana fa un attacco di panico ho visto un filmato dove uno sveniva e li tenevano la lingua da li la mia paura di svenire e ingoiarmi la lingua e da li una serie di pensieri brutti di poter impazzire di suicidio, il tutto dopo mezz ora e' passato avendo meditato sul fatto che è solo il mio pensiero che mi faceva pensare quelle cose e che se non avrei pensato a quelle cose sarei stato meglio, da quel giorno anche se ancora un po' scosso per quello che mi e' successo mi sento ogni giorno meglio, preciso che anche essendo ansioso di fare molte cose che prima facevo tranquillamente non ho mai rinunciato a fare niente quindi sono andato lo stesso al supermercato,in palestra, in giro con amici, discoteca, code alle poste,,, non so se ho risolto il problema spero di essere sulla strada giusta intanto tra poco avro' un secondo colloquio con lo pschiatra di cui sa tutto tranne dell' attacco di panico successo dopo il primo colloqui,

un vostro parere...

grazie come sempre
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Se già ha iniziato a vedere uno specialista, questo è un buon inizio, ma una seduta è troppo poco per vedere risultati. Inoltre lei non dice se lo psichiatra le abbia prescritto anche dei farmaci. Il suggerimento più sensato che è possibile darle in questo momento è di continuare almeno per altre 2-3 sedute, e di vedere se lo psichiatra le assegnerà anche prescrizioni comportamentali, ovvero compiti da fare fra una seduta e l'altra e che effetto avranno. In base a ciò si potrà decidere se il trattamento potrà essere in grado di aiutarla in tempi brevi oppure no.

A proposito: allo psichiatra può dire tutto ciò che le succede fra le sedute, come ad esempio l'altro attacco che ha avuto.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
certo faro' presente di tutto e faro' altre 2 sedute, non mi ha indicato nessun farmaco

grazie
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
come tu stesso hai più volte scritto in questa richiesta, l'ansia è una reazione molto simile alla paura, ma la differenza è che:

1- la paura è la reazione ad una minaccia REALE

2- l'ansia è la reazione ad una minaccia PERCEPITA, non così ovvia alla maggior parte delle persone

Ti chiedi come mai prima non avevi queste reazioni: tutto ciò è molto comune, spesso un evento improvviso spaventa la persona (come ti è successo quando sei stato male) e da allora qualcosa cambia. Non ci si sente più sicuri al 100%, ci si sente sempre un po' vulnerabili.

Visto che sei molto curioso e attento, prova a leggere questo articolo sulla definizione di ansia https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

buona lettura!

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#12]
dopo
Utente
Utente
interessante

grazie anche a lei

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