Madre disfunzionale e senso di inferiorità in ambito sentimentale

Sono un ragazzo di quasi 22 anni, uscito da una relazione tossica durata due anni con una ragazza che mi ha usato e io non riuscivo a chiudere la relazione, una relazione che mi stava distruggendo.
Un tempo ero molto fobico sociale e tutto mi metteva ansia, oggi ho raggiunto tante soddisfazioni in ambito relazionale, ho amici, dialogo con sconosciuti, all'università espongo argomenti davanti a tante persone, un grande risultato.
Tuttavia vi è un problema che parte da mia madre, che mi riporta una immagine di me fragile, dipendente, insicuro, incapace.
Non me lo dice chiaramente ma frasi tipo "Se non ti sposi questa casa rimane a te visto che i tuoi fratelli sono sposati" mi fanno credere di non essere in grado di poter avere una relazione.
Inoltre mi opprime e scoraggia in ogni cosa, se devo andare a mare con un amico comincia a dirmi che mi ustionerò, se devo uscire e torno all'1.30 vuole sapere come mai cosi tardi, se devo fare qualcosa di nuovo si preoccupa e mi trasmette la sua preoccupazione e mi dice che non sono in grado di andare ad abitare da solo.
Questo mi ha portato a molti evitamenti, spesso ho evitato di andare a mare con un amico, di uscire la sera e tutto, perchè è come se dentro di me sapevo che mia madre avrebbe rotto le scatole.
Questo ha provocato inesperienza in tante cose, anche il fatto che la macchina solo ora sto imparando a guidarla visto che me la procrastinava sempre, o non sono mai andato al cinema, con conseguente senso di inferiorità rispetto agli altri ragazzi in ambito sentimentale che si manifesta ogni volta che conosco una ragazza che mi interessa.
Ogni volta che devo uscire con una ragazza ho un'ansia somatizzata con nausea e vomito, è come se indossassi una maschera fuori e non vorrei essere scoperto per come sono realmente (insicuro, con poca esperienza etc), mi sento incapace di poter vivere bene una relazione sentimentale.
Tuttavia con le ragazze non sono incapace, dialogo e scherzo.
Questa situazione mi ha portato ad entrare in una relazione tossica e non riuscivo a uscirne, adesso che ne sono uscito vorrei lavorare su di me e mi chiedo, è normale che io a 23 anni, se volessi farmi un viaggio non posso perchè mia madre comincerebbe a proiettarmi 500 preoccupazioni?
Io ho una immagine di uomo autonomo e sicuro, di conseguenza mi sento inferiore agli altri ragazzi in ambito sentimentale visto che le uniche cose che posso fare sono uscire mattina/pomeriggio e andare al centro della mia città con un amico, se voglio andare a mare mia madre comincia, per la prima volta sono andato a mare con un amico 2 settimane fa perchè mi sono rotto di farmi governare la vita e di dover avere nausea e vomito ogni volta che esco con una ragazza.
Se trovo lavoro mi scoraggia e mi dice che non fa per me.
Ho cominciato psicoterapia, lei dice che dobbiamo tagliare questo cordone ombelicale e afferma che non mi vede debole e fragile e che mia madre mi ha proiettato molte paure facendomi credere che fuori tutto è pericoloso.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

Ogni madre assieme a molti meriti ha anche dei limiti,
talvolta il figlio combatte tutta la vita per superarne le ricadute su di se’. La Sua le ha dato una visione talmente spaventosa del mondo e delle relazioni da provocare insicurezza e sintomi somatici.

Chissà come mai ..
Perché Sua madre è ansiosa e il mondo lo vede realmente così?
Perché ha investito tutto unicamente su di Lei e non sopporterebbe Le succedesse qualcosa?
Perché così La tiene legato a se’?
O perché altro?
Sono talmente tanti i motivi possibili...

Ma poco importa.
Il problema ora è di interrompere tale legame che la sta strangolando e che corre il rischio di replicare nelle Sue relazioni.

Bene ha fatto dunque a intraprendere una psicoterapia.

Tenga conto che non sarà un percorso con esiti immediati: c’è da lavorare di dinamiche personali e relazionali consolidate nel tempo.

Abbia fiducia nella Sua Psicoterapeuta,
e ..
Buon Lavoro!

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta! A seguito di una relazione tossica ho deciso di affrontare questa cosa perchè non voglio più ricadere in certe dinamiche tossiche. Come scritto, un tempo ero molto fobico sociale ma ad oggi non credo che il problema sia questo appunto, infatti nonostante un po' di timidezza riesco ad affrontare le situazioni sociali e ad esporre argomenti anche davanti a tante persone, basta pensare che all'università in un gruppo di 5 persone sono stato l'unico a voler presentare un argomento davanti a tutti, gli altri avevano il terrore, ho amici e con le ragazze appaio simpatico. Insomma, per la fobia sociale ho fatto un buon lavoro. Diciamo che è rimasto disagio con le ragazze perchè appunto mi sento inferiore agli altri ragazzi che sanno guidare la macchina, io sto imparando ora dopo 3 anni di patente, magari lavorano, visitano più luoghi, però ho notato che ad oggi questa carenza di esperienze parte dalla mia famiglia. Io appunto non ho problemi a farmi un viaggio con un mio amico e con altri suoi amici che non conosco, solo che sapendo che mia madre comincerebbe a carastrofizzare la cosa sono portato ad evitarla, ovviamente ora sto evitando di evitare e fare ogni nuova esperienza perchè voglio uscire da questa situazione.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
... evitando di evitare...
Ottimo.

Da parte mia l’augurio di un buon percorso personale.

Dott. Brunialti