Bambina 5 anni ansiosa

Buongiorno, sono madre di una bambina di 5 anni.
È sempre stata una bambina tranquilla e serena.
lo scorso aprile ha avuto un periodo di circa un mese di pollachiuria da ansia risoltosi spontaneamente.
Da circa due settimane però il sintomo è ricomparso, in più ha degli attacchi di rabbia incontrollata che prima non aveva mai avuto e soprattutto, cosa che mi preoccupa di più, da circa un mese raccoglie tovaglioli usati, pezzi di carta igienica, pezzetti di carta, involucri di cioccolatini, filone pezzetti di polvere e li nasconde nella sua cameretta.
Se provo a dirle di buttarli perché sono spazzatura si agita e piange.
Ogni volta che va a fare pipì prende un pezzetto di carta igienica pulito e lo conserva.
Se in doccia fa un’impronta con la mano non vuole che venga cancellata e si agita.
Se qualcosa proprio non può tenerla, allora devo fotografarla così può comunque vederla.
Non vuole nemmeno aprire il pacchetto delle figurine altrimenti rovina il pacchetto.
La sera prima di riuscire ad addormentarsi devo leggerle due fiabe, cantare, raccontare storie... poi si alza per fare pipì, vuole bere... insomma inventa scuse per ritardare il momento del sonno.
Non ha frequentato il nido.
Da piccolina l’accudiva mezza giornata il nonno e poi il pomeriggio sta sempre con me perché lavoro solo la mattina.
Frequente la scuola materna e ora ci va volentieri, anche se tutto il primo anno piangeva sempre perché voleva la mamma.
È molto legata alla famiglia.
È figlia unica.
Io e mio marito siamo molto presenti con lei.
Non capisco da dove nasca il suo disagio.
Forse si è spaventata per qualcosa ma non ricordo un evento particolarmente traumatico avvenuto in questo periodo nè in passato.
Cerco di non farle pesare questo comportamento, faccio finta di niente davanti a lei ma io e mio marito siamo preoccupati.
Come possiamo aiutarla?
Da cosa può dipendere questo comportamento?
Grazie
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Dr. Andres Rivera Garcia Psicologo, Psicoterapeuta 173 5
Salve, grazie per aver scritto.
Sembra, da quello che lei riferisce (bisognerebbe interrogare la diretta interessata), che sua figlia abbia il costante bisogno di non separarsi mai dall'oggetto, non attua la fondamentale operazione di separazione tantoché porta con sé tutto ciò che di solito va buttato, scartato: le carte dei cioccolatini ad esempio. Questo non è molto distante da ciò che lei dice del vostro essere molto presenti con lei. L'essere molto presenti ha gli stessi effetti, a volte, del non esserci per nulla. Ciò non vuol dire che vostra figlia non sia implicata soggettivamente nel suo ''malessere'' (lo metto tra virgolette in quanto la questione non è sollevata da sua figlia ma dai genitori, da sua madre). Un modo per aiutarla e aiutarvi è quello di capirne di più mettendovi in gioco assieme a vostra figlia. Non ci sono prescrizioni per ''addrizzare'' quello che viene visto un comportamento fuori dal normale ma possiamo prendere quest'ultimo come l'opportunità di esplorare ciò che sotto sotto brulica ed emerge sotto forma ''sintomatologica''.
Un caro saluto.

Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta