Esperienze omosessuali,ma bisogno di relazione. etero

Salve dottori, ho 30 anni, primo di 3figli (2maschi, una femmina) vi faccio una panoramica della mia situazione.
Vengo da una storia familiare con madre con sintomi depressivi e diagnosi di schizofrenia, quindi emotivamente potete immaginare le conseguenze, anche se ultimamente abbastanza stabile ma sintomi depressivi persistenti e rifiuto di ogni cura.
Padre presente con noi 3 figli, ma nel rapporto con lei quasi sempre irascibile, insofferente, senza mai sentimenti positivi vs di lei, creando confusione e disorientamento in noi.
Questa la premessa familiare

Da adolescente dopo un periodo alle scuole medie di relativo benessere, con amici comitiva di maschi e qualche ragazza di mezzo, passai al liceo, lontano da casa ed ho avuto difficoltà a fare amicizie.
Per lo più con ragazze riuscivo, ma mi mancava molto la figura maschile di amico.
Non ebbi grossi problemi con questa comitiva quasi solo donne, se non all inizio.
ma questa mancanza di amicizie maschili pesava.
Cominciai allora ricordo, le prime esperienze sessuali con il porno, ed ero attratto da quello maschile.
ricordo un episodio a 13 forse, in cui chiesi a mio padre un gioco per PC dal suo ufficio e quando andai in casa ad aprirlo c era un porno.
Lui forse voleva 'svezzarmi' in qualche modo, ma l effetto fu contrario, finii per chiudermi ed esplorare questa sessualità solo col porno, di cui fra l altro mi vergognavo, facendolo di nascosto etc.
Mai avuto esperienze con donne, fino ai 24 anni quando ci fu il primo bacio, ma mai altro.
Sempre perché mi vergognavo di quello che facevo di nascosto, usufruendo del porno maschile.
Col tempo ho esplorato, incuriosito, la mia sessualità grazie alle app di incontri, con uomini, ragazzi coetanei ma anche uomini più grandi.
Ma è sempre stata una cosa meramente sessuale, un bisogno, uno sfogo, soprattutto quando mi sentivo sotto stress per i problemi in casa e a lavoro (negozio di famiglia).
È stato un crescendo, se prima mi facevo più remore, ero più titubante, negli ultimi tempi ero più disinvolto, senza premettere una sana conoscenza al rapporto vero e proprio.
Fino ad un ragazzo conosciuto a gennaio, che la pensa come me sul fatto che essere gay non porti a felicità completa, e con cui però c'è stato un approccio più emotivo, specie all inizio.
mi infatuai molto per lui, ma la cosa non andò avanti e ammetto di averla presa molto male.
A settembre ho avuto una possibilità di lavoro a 1000km da casa mia per 3mesi ed avevo ansia e paura altissime a lasciare tutto.
sono andato e ho riflettuto molto sul mio comportamento e la mia disinvoltura negli incontri.
che è come se mi avessero fatto perdere un po' me stesso, come se non fossi pienamente io, e mi chiedo come sia stato possibile succedesse.


Fatto sta che ora sto cercando di tessere relazioni emotivamente solide, che in passato per questa cosa ho trascurato molto.
Ma mi sento cmq perso e nel contempo non sento più voglia di incontrare un uomo, ma vorrei creare una relazione stabile e seria con una donna.
Pareri?
[#1]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Utente,
lo sviluppo sessuale di una persona può passare in modo assolutamente fisiologico attraverso momenti di attrazione per lo stesso sesso, a maggior ragione l'eccitazione sessuale può invariabilmente essere direzionata verso l'altro sesso ma essere generata dalla visione di scene sessuali che coinvolgono soggetti dello stesso sesso e viceversa, come dire che non esiste una regola che definisca in modo lineare che se sono etero allora devo aver avuto quello sviluppo mentre se sono omo devo averne avuto un altro.
La cartina tornasole è costituita sempre da quella dimensione soggettiva che è rappresentata dalla tensione che sente, che ha il diritto di esistere senza essere messo in discussione.

La questione adesso è capire se ora sente di voler "ricercare" una donna nel tentativo di percorrere un sentiero che sente più facile, o visto che non è andata di là allora tenta di qua oppure perchè intimamente sente attrazione verso questo mondo?

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#2]
Dr. Giuseppe Ventrone Psicologo, Psicoterapeuta 45 1
Gentile utente,
con la sua "premessa familiare" lei mostra di avere una certa consapevolezza della "confusione" e del "disorientamento" che, vissuti durante la crescita, si sono riversati dal piano affettivo a quello sessuale.
La recente esperienza di lavoro fuori casa le ha dato la possibilità di "riflettere molto sul suo comportamento" e di guardarsi da un'altra prospettiva. Forse questa è l'occasione, giunto ad un'età adulta, di provare a costruire con fiducia "relazioni emotivamente solide", mettendo in gioco i sentimenti che magari chiariranno anche i suoi dubbi. Se poi dovesse sentirne il bisogno, può farsi supportare in tal senso da uno psicologo.
Cordiali saluti

Dr. Giuseppe Ventrone
Psicologo-Psicoterapeuta
Docente di Filosofia